Ragno violino, fu avvistato anche a Cerignola: descrizione e caratteristiche dell’animale
Dopo la morte di un giovane a causa di un morso, c’è il diffuso timore di un contatto con l’aracnide velenoso
martedì 20 agosto 2024
11.03
Un ventitreenne in Salento di recente è morto per il morso letale di un ragno violino. Il giovane, che è stato colpito dall'aracnide mentre lavorava nei campi, era convito di essere stato punto alla gamba destra da una zanzara.
In seguito, dopo essersi recato in ospedale, ha appreso dai medici che lo hanno visitato che si trattava in realtà della puntura di un ragno violino. L'ascesso formatosi sulla gamba ha prima mandato in necrosi l'arto, poi- dopo una settimana di sofferenza- ha provocato la morte del 23enne per shock settico e insufficienza multiorgano.
Questa tragica notizia ha riportato l'attenzione sul ragno violino, un animaletto appartenente alla categoria degli aracnidi, diffuso soprattutto nelle campagne ma presente anche in città.
Tempo fa una donna di Cerignola aveva raccontato ad una testata giornalistica di essersi ritrovata un ragno di tale specie in camera da letto. Stando a ciò che aveva dichiarato, la donna si era accorta che non si trattava di un ragno comune perché era un po' più grande, di colore marroncino e con la caratteristica macchia sul dorso a forma proprio di un violino.
Aveva quindi tentato di ucciderlo, ma l'animale si era dileguato velocemente verso la porta (la donna abitava in un piano terra del centro storico della città).
Un ragno apparentemente innocuo, ma pericoloso
Il ragno violino (Loxosceles Rufescens) non è molto grande (il corpo del maschio può raggiungere i 7mm, quello della femmina i 9mm), ma è facilmente riconoscibile a causa del colore (marrone-giallastro, anziché scuro come la maggior parte dei ragni comuni), e per via della macchia sul dorso che richiama lo strumento musicale del violino.
Questa specie di ragno si trova soprattutto nei paesi più miti come il nostro, in quanto non tollera le temperature invernali. Nei mesi estivi è quindi facile che possa trovarsi nei pressi delle abitazioni, soprattutto nei giardini.
E' un animale che predilige solitamente di muoversi durante la notte, mentre di giorno resta nascosto all'interno di fessure e anfratti.
In casa il ragno violino potrebbe celarsi dietro ai battiscopa, ai mobili, tra la biancheria riposta negli armadi, e all'interno di scatole di cartone. Non disdegna anche bagni, scantinati e solai.
Il morso del ragno violino e i rischi
L'incontro con un ragno violino può quindi essere possibile, sia in campagna che in città. Se malauguratamente ci si imbatte in un suo morso, la puntura inizialmente sarà simile a quella di una zanzara. Quindi, non desterà preoccupazione perché provocherà prurito, bruciore e qualche formicolio. Se però tali sintomi dovessero peggiorare nell'arco delle successive 48-72 ore il rischio di una necrosi è assai concreta e bisogna attivarsi subito, recandosi in ospedale.
La puntura del ragno violino provoca iniezione di un veleno assai potente che si riversa nel sangue, ma può anche veicolare batteri all'interno dei tessuti, che con il passare del tempo possono provocarne la liquefazione.
Se ai sintomi cutanei legati alla lesione si aggiunge anche la febbre, è molto probabile che possano verificarsi danni ai muscoli e ai reni, oppure gravi emorragie. A seconda dei casi, può essere necessario anche un ricovero in camera iperbarica per prevenire rischi ancora più gravi e irreparabili.
In seguito, dopo essersi recato in ospedale, ha appreso dai medici che lo hanno visitato che si trattava in realtà della puntura di un ragno violino. L'ascesso formatosi sulla gamba ha prima mandato in necrosi l'arto, poi- dopo una settimana di sofferenza- ha provocato la morte del 23enne per shock settico e insufficienza multiorgano.
Questa tragica notizia ha riportato l'attenzione sul ragno violino, un animaletto appartenente alla categoria degli aracnidi, diffuso soprattutto nelle campagne ma presente anche in città.
Tempo fa una donna di Cerignola aveva raccontato ad una testata giornalistica di essersi ritrovata un ragno di tale specie in camera da letto. Stando a ciò che aveva dichiarato, la donna si era accorta che non si trattava di un ragno comune perché era un po' più grande, di colore marroncino e con la caratteristica macchia sul dorso a forma proprio di un violino.
Aveva quindi tentato di ucciderlo, ma l'animale si era dileguato velocemente verso la porta (la donna abitava in un piano terra del centro storico della città).
Un ragno apparentemente innocuo, ma pericoloso
Il ragno violino (Loxosceles Rufescens) non è molto grande (il corpo del maschio può raggiungere i 7mm, quello della femmina i 9mm), ma è facilmente riconoscibile a causa del colore (marrone-giallastro, anziché scuro come la maggior parte dei ragni comuni), e per via della macchia sul dorso che richiama lo strumento musicale del violino.
Questa specie di ragno si trova soprattutto nei paesi più miti come il nostro, in quanto non tollera le temperature invernali. Nei mesi estivi è quindi facile che possa trovarsi nei pressi delle abitazioni, soprattutto nei giardini.
E' un animale che predilige solitamente di muoversi durante la notte, mentre di giorno resta nascosto all'interno di fessure e anfratti.
In casa il ragno violino potrebbe celarsi dietro ai battiscopa, ai mobili, tra la biancheria riposta negli armadi, e all'interno di scatole di cartone. Non disdegna anche bagni, scantinati e solai.
Il morso del ragno violino e i rischi
L'incontro con un ragno violino può quindi essere possibile, sia in campagna che in città. Se malauguratamente ci si imbatte in un suo morso, la puntura inizialmente sarà simile a quella di una zanzara. Quindi, non desterà preoccupazione perché provocherà prurito, bruciore e qualche formicolio. Se però tali sintomi dovessero peggiorare nell'arco delle successive 48-72 ore il rischio di una necrosi è assai concreta e bisogna attivarsi subito, recandosi in ospedale.
La puntura del ragno violino provoca iniezione di un veleno assai potente che si riversa nel sangue, ma può anche veicolare batteri all'interno dei tessuti, che con il passare del tempo possono provocarne la liquefazione.
Se ai sintomi cutanei legati alla lesione si aggiunge anche la febbre, è molto probabile che possano verificarsi danni ai muscoli e ai reni, oppure gravi emorragie. A seconda dei casi, può essere necessario anche un ricovero in camera iperbarica per prevenire rischi ancora più gravi e irreparabili.