Reddito di cittadinanza, trovate 192 assegnazioni indebite in provincia di Foggia
Scoperta una presunta frode da un milione e 200mila euro
giovedì 2 marzo 2023
11.56
Ancora "furbetti" del reddito di cittadinanza in Puglia: sono 192 le persone sospettate di aver percepito indebitamente il sussidio nella provincia di Foggia dove la Guardia di finanza ha scoperto una presunta frode da un milione e 200mila euro nel corso di controlli a Manfredonia, San Severo, Lucera, Vieste, Rodi Garganico, Cagnano Varano e Carpino.
Tra i percettori del reddito ci sono due famiglie con persone sottoposte a misure cautelari personali in quanto ritenute affiliate alla criminalità locale, e due cittadini stranieri che avevano dichiarato il falso dicendo di essere residenti in Italia. Altri casi sono stati scoperti in una residenza sanitaria assistenziale di Cerignola i cui dipendenti avevano chiesto di essere pagati in nero per non perdere i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza.
Più di 150 posizioni irregolari sono emerse, invece, da un'attività ispettiva a Lucera dove i militari hanno individuato persone che avevano riscosso vincite derivanti da giochi online, anche superiori ai 100mila euro, omettendo di comunicarlo per non perdere il sostegno statale.
Gran parte delle risorse frutto delle presunte frodi, ovvero più di un milione e 200mila euro, sono state recuperate con alcuni sequestri.
Tra i percettori del reddito ci sono due famiglie con persone sottoposte a misure cautelari personali in quanto ritenute affiliate alla criminalità locale, e due cittadini stranieri che avevano dichiarato il falso dicendo di essere residenti in Italia. Altri casi sono stati scoperti in una residenza sanitaria assistenziale di Cerignola i cui dipendenti avevano chiesto di essere pagati in nero per non perdere i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza.
Più di 150 posizioni irregolari sono emerse, invece, da un'attività ispettiva a Lucera dove i militari hanno individuato persone che avevano riscosso vincite derivanti da giochi online, anche superiori ai 100mila euro, omettendo di comunicarlo per non perdere il sostegno statale.
Gran parte delle risorse frutto delle presunte frodi, ovvero più di un milione e 200mila euro, sono state recuperate con alcuni sequestri.