Rubavano veicoli commerciali: scattano le manette per sei foggiani
La gran parte dei furti è avvenuta nelle province di Livorno, Pisa, Lucca e Firenze
venerdì 27 settembre 2024
14.59
Su ordine dalla Procura della Repubblica labronica, i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, unitamente a quelli dei reparti territorialmente competenti, hanno dato esecuzione nelle province di Foggia e Pisa ad un'ordinanza applicativa di misure cautelari – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 6 soggetti, con precedenti di polizia anche per reati dello stesso genere e specie (5 in carcere, 1 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso fra loro, di furto pluriaggravato, riciclaggio, autoriciclaggio, falsità materiale commessa dal privato ed uso di atto falso (artt. 81, 110, 624, 625 nr. 2, 5 e 7, 648 bis, 648 ter co.1, 476, 477, 482 e 489 cp).
L'indagine, avviata a seguito della segnalazione della locale "CNA – Confederazione Nazionale dell'Artigianato" circa un'anomala impennata di furti di furgoni/autocarri nel territorio di Livorno, è stata sviluppata dal dipendente Nucleo Investigativo dal luglio 2023 allo scorso febbraio.
L'intera operazione si è articolata attraverso servizi di ocp, captazioni telefoniche, telematiche e ambientali, nonché avvalendosi della cooperazione internazionale di polizia per gli accertamenti all'estero. In particolare l'attività ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dei destinatari della misura, tutti di età compresa tra i 24 e i 66 anni, definiti abili, scaltri, veloci ed operativi, che hanno dimostrato abitualità delle condotte criminose nel compiere molteplici furti in diverse località ma anche la capacità di piazzarli (n.d.r. i veicoli rubati) all'estero, segnatamente in Polonia ed in particolare verso un insediamento produttivo individuato dai carabinieri.
Secondo la ricostruzione investigativa, gli indagati, tutti originari del foggiano, erano altamente specializzati nella commissione di furti seriali di veicoli commerciali (prevalentemente Iveco Daily, asportati in meno di due minuti mediante manomissione della centralina e dell'eventuale localizzatore GPS), sfruttando basi logistiche ubicate nel pisano, dove trovavano ricovero durante le trasferte e dove verosimilmente svolgevano le attività propedeutiche all'esportazione della refurtiva tramite la contraffazione dei telai e la predisposizione di targhe e documenti di circolazione falsi.
Non si tratta di semplici furti, ma di condotte organizzate, pianificate e realizzate, in particolare 41 quelli ricostruiti durante l'indagine e contestati, a vario titolo, agli indagati commessi in gran parte nella Regione Toscana (nelle province di Livorno, Pisa, Lucca e Firenze), nonché nella Repubblica di San Marino e nelle province di Ravenna e Pesaro Urbino.
L'indagine, avviata a seguito della segnalazione della locale "CNA – Confederazione Nazionale dell'Artigianato" circa un'anomala impennata di furti di furgoni/autocarri nel territorio di Livorno, è stata sviluppata dal dipendente Nucleo Investigativo dal luglio 2023 allo scorso febbraio.
L'intera operazione si è articolata attraverso servizi di ocp, captazioni telefoniche, telematiche e ambientali, nonché avvalendosi della cooperazione internazionale di polizia per gli accertamenti all'estero. In particolare l'attività ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dei destinatari della misura, tutti di età compresa tra i 24 e i 66 anni, definiti abili, scaltri, veloci ed operativi, che hanno dimostrato abitualità delle condotte criminose nel compiere molteplici furti in diverse località ma anche la capacità di piazzarli (n.d.r. i veicoli rubati) all'estero, segnatamente in Polonia ed in particolare verso un insediamento produttivo individuato dai carabinieri.
Secondo la ricostruzione investigativa, gli indagati, tutti originari del foggiano, erano altamente specializzati nella commissione di furti seriali di veicoli commerciali (prevalentemente Iveco Daily, asportati in meno di due minuti mediante manomissione della centralina e dell'eventuale localizzatore GPS), sfruttando basi logistiche ubicate nel pisano, dove trovavano ricovero durante le trasferte e dove verosimilmente svolgevano le attività propedeutiche all'esportazione della refurtiva tramite la contraffazione dei telai e la predisposizione di targhe e documenti di circolazione falsi.
Non si tratta di semplici furti, ma di condotte organizzate, pianificate e realizzate, in particolare 41 quelli ricostruiti durante l'indagine e contestati, a vario titolo, agli indagati commessi in gran parte nella Regione Toscana (nelle province di Livorno, Pisa, Lucca e Firenze), nonché nella Repubblica di San Marino e nelle province di Ravenna e Pesaro Urbino.