Salento, lettera minatoria con testa di capretto contro la giudice Mariano
Le intimidazioni sarebbero legate all'operazione anti-mafia del luglio scorso
sabato 3 febbraio 2024
10.26
Nuove pesanti intimidazioni contro la giudice leccese Maria Francesca Mariano, sotto scorta da alcuni mesi.
Una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello da macellaio, accompagnata da un biglietto in cui è scritto "Così", è stata lasciata davanti alla sua porta di casa, come riportato dall'Ansa.
La testa dell'animale sarebbe stata trovata la notte tra giovedì e venerdì dalla stessa magistrata che poi ha avvisato le forze dell'ordine. Le intimidazioni che la giudice riceve sarebbero legate alle indagini che hanno portato all'operazione antimafia con cui lo scorso 17 luglio furono arrestate 22 persone del clan Lamendola-Cantanna.
Insieme alla giudice Mariano è finita sotto scorta per le minacce ricevute anche la titolare dell'inchiesta, la pm Carmen Ruggiero.
Una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello da macellaio, accompagnata da un biglietto in cui è scritto "Così", è stata lasciata davanti alla sua porta di casa, come riportato dall'Ansa.
La testa dell'animale sarebbe stata trovata la notte tra giovedì e venerdì dalla stessa magistrata che poi ha avvisato le forze dell'ordine. Le intimidazioni che la giudice riceve sarebbero legate alle indagini che hanno portato all'operazione antimafia con cui lo scorso 17 luglio furono arrestate 22 persone del clan Lamendola-Cantanna.
Insieme alla giudice Mariano è finita sotto scorta per le minacce ricevute anche la titolare dell'inchiesta, la pm Carmen Ruggiero.