Salvate dai bagnanti e da una cagnolina: la storia di due tartarughe liberate a Torre Guaceto
Si tratta di due esemplari di Caretta Caretta
martedì 17 maggio 2022
Sono tornati alla vita da animali liberi altri due delle decine di esemplari che ogni anno vengono salvati nel centro recupero tartarughe marine dell'area protetta di Torre Guaceto. La storia delle due Caretta caretta, ancora tanto giovani da non poterne riconoscere il sesso, ha avuto un lieto fine bello tanto quanto il contesto del loro recupero. La prima richiesta di intervento da Torre Canne, il personale del Consorzio l'ha ricevuta a metà gennaio. All'altro capo del telefono, una famiglia che, come di consuetudine, stava facendo pulizia spiagge alle prime luci del mattino, quando si è imbattuta nella tartaruga.
Grazie alla richiesta di aiuto, il personale del centro recupero della riserva si è precipitato sul posto ed ha recuperato la piccola. Il secondo alert è giunto alla fine dello stesso mese e questa volta a chiedere l'intervento di Torre Guaceto erano una signora con la sua cagnolina, l'eroina di questa storia. Durante le operazioni di recupero, la donna aveva raccontato agli operatori della riserva di aver visto quella che credeva essere la carcassa di una tartaruga e di essersene allontanata per il dispiacere. Lei voleva andare via dalla spiaggia, la sua Kikka, no, categoricamente no. Più la signora provava a portarla via, più la cagnolina abbaiava ed insisteva per portarla vicino alla Caretta caretta. Questo fino a quando, la donna, stremata, le ha detto retta e, arrivata accanto all'animale, ha capito che era ancora vivo. Da qui, la grande gioia della scoperta e la chiamata al personale di Torre Guaceto, che è accorso.
"Nei primi giorni di ricovero delle due tartarughe – ha raccontato la vicepresidente WWF del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Lara Marchetta -, sembrava che non sarebbe mai arrivato il giorno della grande festa della loro liberazione. Le piccole erano state recuperate in pessime condizioni, erano ormai in ipotermia, si pensava che non ce l'avrebbero fatta, ma le cure e la dedizione degli operatori del Consorzio, oltreché la fortuna di aver incontrato brave persone ed una cagnolina speciale hanno cambiato il loro destino. E ieri, le due Caretta caretta sono tornate al mare, nelle acque protette della riserva".
A liberare la prima, insieme ad un operatore del Consorzio, ci ha pensato la bambina che quel giorno di gennaio la vide spiaggiata mentre faceva volontariato con i suoi genitori e che l'ha ribattezzata con il nome Baci prima di lasciarla andare via. La seconda è stata reimmessa in mare da un'altra bambina sorpresa dal grande evento in spiaggia, ed è tornata al mare aperto, con il nome di Kikka, in onore della sua salvatrice. Ad assistere all'occasione speciale un gruppo di utenti altrettanto unici, i 30 ragazzi del centro diurno Auxilium di Acquaviva delle Fonti arrivati al mattino in riserva per visitarla con le guide del Parco.
Grazie alla richiesta di aiuto, il personale del centro recupero della riserva si è precipitato sul posto ed ha recuperato la piccola. Il secondo alert è giunto alla fine dello stesso mese e questa volta a chiedere l'intervento di Torre Guaceto erano una signora con la sua cagnolina, l'eroina di questa storia. Durante le operazioni di recupero, la donna aveva raccontato agli operatori della riserva di aver visto quella che credeva essere la carcassa di una tartaruga e di essersene allontanata per il dispiacere. Lei voleva andare via dalla spiaggia, la sua Kikka, no, categoricamente no. Più la signora provava a portarla via, più la cagnolina abbaiava ed insisteva per portarla vicino alla Caretta caretta. Questo fino a quando, la donna, stremata, le ha detto retta e, arrivata accanto all'animale, ha capito che era ancora vivo. Da qui, la grande gioia della scoperta e la chiamata al personale di Torre Guaceto, che è accorso.
"Nei primi giorni di ricovero delle due tartarughe – ha raccontato la vicepresidente WWF del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Lara Marchetta -, sembrava che non sarebbe mai arrivato il giorno della grande festa della loro liberazione. Le piccole erano state recuperate in pessime condizioni, erano ormai in ipotermia, si pensava che non ce l'avrebbero fatta, ma le cure e la dedizione degli operatori del Consorzio, oltreché la fortuna di aver incontrato brave persone ed una cagnolina speciale hanno cambiato il loro destino. E ieri, le due Caretta caretta sono tornate al mare, nelle acque protette della riserva".
A liberare la prima, insieme ad un operatore del Consorzio, ci ha pensato la bambina che quel giorno di gennaio la vide spiaggiata mentre faceva volontariato con i suoi genitori e che l'ha ribattezzata con il nome Baci prima di lasciarla andare via. La seconda è stata reimmessa in mare da un'altra bambina sorpresa dal grande evento in spiaggia, ed è tornata al mare aperto, con il nome di Kikka, in onore della sua salvatrice. Ad assistere all'occasione speciale un gruppo di utenti altrettanto unici, i 30 ragazzi del centro diurno Auxilium di Acquaviva delle Fonti arrivati al mattino in riserva per visitarla con le guide del Parco.