Si rifiuta di coltivare marijuana: segregato e picchiato
È accaduto a Cagnano Varano. Due persone in manette
mercoledì 1 settembre 2021
12.29
Segregato e picchiato per essersi rifiutato di coltivare marijuana. Vittima della terribile esperienza, durata dall'agosto del 2020 sino al luglio di quest'anno, è un uomo di Cagnano Varano, nel foggiano. I carabinieri, però, sono riusciti ad individuare e ad arrestare i suoi aguzzini, un uomo di 32 anni di Cagnano Varano ed un cittadino di 23 anni del Senegal. Sono accusati dei reati di estorsione aggravata, sequestro aggravato di persona, lesioni personali aggravate ed evasione.
Le indagini sono partite dalla denuncia della vittima che raccontava di subire estorsione da parte di due uomini che, con la minaccia, gli chiedevano di consegnare, seppur a rate, 3000 euro, vantando nei suoi riguardi un pretestuoso debito dovuto alla perdita economica per il mancato rispetto della vittima di aiutarli nel loro progetto di coltivazione di piante di marijuana.
Pur di farsi pagare la somma, - stando a quanto ricostruito dai militari della compagnia di Vico del Gargano - in una circostanza lo hanno rinchiuso in una cantina e sotto la minaccia di un fucile lo hanno colpito a bastonate e con pugni e calci, sino stringergli una corda al collo.
Spaventata, la vittima avrebbe pagato i primi 200 euro ma poi si è decisa a denunciare consentendo ai militari di arrestare in flagranza il 23enne mentre riceveva la somma di 150 euro.
Successive indagini hanno portato all'arresto del 32enne. Entrambi sono stati condotti in carcere.
Le indagini sono partite dalla denuncia della vittima che raccontava di subire estorsione da parte di due uomini che, con la minaccia, gli chiedevano di consegnare, seppur a rate, 3000 euro, vantando nei suoi riguardi un pretestuoso debito dovuto alla perdita economica per il mancato rispetto della vittima di aiutarli nel loro progetto di coltivazione di piante di marijuana.
Pur di farsi pagare la somma, - stando a quanto ricostruito dai militari della compagnia di Vico del Gargano - in una circostanza lo hanno rinchiuso in una cantina e sotto la minaccia di un fucile lo hanno colpito a bastonate e con pugni e calci, sino stringergli una corda al collo.
Spaventata, la vittima avrebbe pagato i primi 200 euro ma poi si è decisa a denunciare consentendo ai militari di arrestare in flagranza il 23enne mentre riceveva la somma di 150 euro.
Successive indagini hanno portato all'arresto del 32enne. Entrambi sono stati condotti in carcere.