Tentata estorsione con metodo mafioso: 2 arresti a Monte Sant'Angelo
Azione eseguita dai carabinieri di Manfredonia nel Foggiano a carico di un 34enne e un 18enne
giovedì 31 ottobre 2024
11.19
Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il tribunale di Bari su richiesta della distrettuale antimafia è stata eseguita dai carabinieri di Manfredonia a carico di un 34enne e un 18enne di Monte Sant'Angelo entrambi accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo e dall'agevolazione mafiosa.
Le indagini sono state avviate dai carabinieri di Monte Sant'Angelo in seguito alle dichiarazioni rese da un commerciante, a cui i due indagati si sarebbero rivolti nel tentativo di costringerlo a diminuire il volume di vendite così da eliminare forme di concorrenza a vantaggio di esercenti compiacenti - o, in alternativa, a partecipare direttamente - attraverso un contributo economico - al sostentamento di sodali appartenenti al clan Li Bergolis-Miucci, recentemente arrestati nell'ambito dell'operazione antimafia denominata 'Mari e Monti'.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri le pretese sarebbero state reiterate dai due indagati, con le stesse modalità, anche nei confronti di un altro commerciante del luogo, a cui era stato richiesto di contribuire alle spese legali e al mantenimento di esponenti mafiosi detenuti.
Le attività compiute dai militari - viene spiegato in una nota - costituiscono il naturale prosieguo dell'azione di contrasto al fenomeno mafioso promossa dalla procura distrettuale di Bari e dalla procura nazionale antimafia nell'area garganica, che ha recentemente visto il coinvolgimento di carabinieri, polizia e guardia di Finanza nell'esecuzione di 39 misure cautelari e di sequestri patrimoniali per circa 10 milioni di euro.
Operazione nel corso della quale i carabinieri hanno anche rinvenuto e sequestrato circa 450mila euro in contanti, occultati all'interno di un'abitazione riconducibile a uno degli indagati, ritenuti provento di attività illecite.
Le indagini sono state avviate dai carabinieri di Monte Sant'Angelo in seguito alle dichiarazioni rese da un commerciante, a cui i due indagati si sarebbero rivolti nel tentativo di costringerlo a diminuire il volume di vendite così da eliminare forme di concorrenza a vantaggio di esercenti compiacenti - o, in alternativa, a partecipare direttamente - attraverso un contributo economico - al sostentamento di sodali appartenenti al clan Li Bergolis-Miucci, recentemente arrestati nell'ambito dell'operazione antimafia denominata 'Mari e Monti'.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri le pretese sarebbero state reiterate dai due indagati, con le stesse modalità, anche nei confronti di un altro commerciante del luogo, a cui era stato richiesto di contribuire alle spese legali e al mantenimento di esponenti mafiosi detenuti.
Le attività compiute dai militari - viene spiegato in una nota - costituiscono il naturale prosieguo dell'azione di contrasto al fenomeno mafioso promossa dalla procura distrettuale di Bari e dalla procura nazionale antimafia nell'area garganica, che ha recentemente visto il coinvolgimento di carabinieri, polizia e guardia di Finanza nell'esecuzione di 39 misure cautelari e di sequestri patrimoniali per circa 10 milioni di euro.
Operazione nel corso della quale i carabinieri hanno anche rinvenuto e sequestrato circa 450mila euro in contanti, occultati all'interno di un'abitazione riconducibile a uno degli indagati, ritenuti provento di attività illecite.