Scritte no vax sulle scuole a Lecce, ANP Puglia: «Oltraggioso atto vandalico»
Diversi gli istituti in cui sono apparsi i messaggi contro il Governo e la gestione della pandemia
venerdì 4 febbraio 2022
11.35
La scuola in Puglia continua ad essere oggetto di attacchi. L'ultimo episodio in ordine di tempo è avvenuto in provincia di Lecce, dove nei giorni scorsi sui muri di alcuni istituti sono comparse scritte di protesta contro le scelte del governo per la gestione della pandemia.
A denunciare l'accaduto l'ANP (associazione nazionale presidi) di Puglia, che in una nota firmata dal presidente regionale Roberto Romito sottolinea: «Gli autori di questi atti si giustificano dicendo che non si tratta di "atti vandalici", ma di forme di manifestazione di un dissenso democratico. Ora, cosa ci sia di democratico nell'imbrattare i muri di una scuola o di un qualsiasi edificio, risulta difficile da comprendere. Considerati gli innumerevoli spazi disponibili per convegni, dibattiti ed eventi per elaborare soluzioni alternative a quelle scelte dal governo per affrontare e gestire la pandemia, compresa la, scelta di sostenere le lezioni in presenza, imbrattare scuole ed edifici non si comprende come lo si possa definire se non come oltraggioso atto vandalico».
«ANP Puglia - prosegue la nota - esprime solidarietà convinta ai dirigenti, ai docenti e al personale tutto operante negli istituti scolastici che, da due anni, è al lavoro per garantire il diritto allo studio e il diritto alla salute dei cittadini, spesso chiamato a supplire compiti e responsabilità di altre amministrazioni. Da sempre la scuola tutta lavora al servizio della comunità civica con senso del dovere e responsabilità. Chiediamo, altresì, che si lavori, affinché vengano individuati al più presto i responsabili e si chieda loro, quantomeno, il ristoro delle risorse pubbliche impegnate per il ripristino del decoro degli spazi».
A denunciare l'accaduto l'ANP (associazione nazionale presidi) di Puglia, che in una nota firmata dal presidente regionale Roberto Romito sottolinea: «Gli autori di questi atti si giustificano dicendo che non si tratta di "atti vandalici", ma di forme di manifestazione di un dissenso democratico. Ora, cosa ci sia di democratico nell'imbrattare i muri di una scuola o di un qualsiasi edificio, risulta difficile da comprendere. Considerati gli innumerevoli spazi disponibili per convegni, dibattiti ed eventi per elaborare soluzioni alternative a quelle scelte dal governo per affrontare e gestire la pandemia, compresa la, scelta di sostenere le lezioni in presenza, imbrattare scuole ed edifici non si comprende come lo si possa definire se non come oltraggioso atto vandalico».
«ANP Puglia - prosegue la nota - esprime solidarietà convinta ai dirigenti, ai docenti e al personale tutto operante negli istituti scolastici che, da due anni, è al lavoro per garantire il diritto allo studio e il diritto alla salute dei cittadini, spesso chiamato a supplire compiti e responsabilità di altre amministrazioni. Da sempre la scuola tutta lavora al servizio della comunità civica con senso del dovere e responsabilità. Chiediamo, altresì, che si lavori, affinché vengano individuati al più presto i responsabili e si chieda loro, quantomeno, il ristoro delle risorse pubbliche impegnate per il ripristino del decoro degli spazi».