Una protesta contro l'aumento del costo del carburante

Da questa mattina vanno aumentando i presidi nella provincia di Foggia, nel nord barese e tra Gravina ed Altamura

lunedì 21 febbraio 2022 20.37
Una protesta che inizia ad estendersi a macchia d'olio con il rischio di vedere bloccato il traffico pesante con le inevitabili ricadute sull'approvvigionamento dei carburanti e dei generi alimentari. In queste ore stanno aumentando i presidi, oltre che in provincia di Foggia anche nella Bat e in quella di Bari, sulle più importanti vie di comunicazione. La protesta è contro l'aumento continuo del costo del carburante, il lievitare dei pedaggi autostradali e delle condizioni di vita degli autotrasportatori.

Dalle prime luci di stamane ci sono state manifestazioni nella zona di Cerignola, San Severo e Apricena, mentre nel pomeriggio una lunga fila di tir sono fermi sul tratto autostradale dell'A14, verso Candela. Intanto nella Bat, oltre al presidio vicino al casello autostradale di Andria, sulla strada tangenziale ed a Canosa di Puglia sull'ex sp 231 all'incrocio con la provinciale per Lavello, si segnalano presidi sulla 231 tra Altamura e Gravina.

A quanto sembra la Puglia resterà bloccata, almeno per 8 giorni, tanto quanto durerà la protesta, che intende coinvolgere tutti gli autotrasportatori.

Mobilitazione autotrasportatori contro il caro carburante
Mobilitazione autotrasportatori contro il caro carburante
Mobilitazione autotrasportatori contro il caro carburante