Video porno con minorenni: insegnante di Bari condannata a 7 anni
La 47enne nota come «Zia Martina» avrebbe adescato adolescenti sui social avendo poi con loro rapporti sessuali
lunedì 29 luglio 2024
11.02
Si faceva chiamare «Zia Martina» l'insegnante 47enne di scuola elementare accusata di aver adescato sui social minorenni con i quali avrebbe poi avuto rapporti sessuali. Per tre casi, la donna è stata condannata dal Tribunale di Bari, in primo grado, a 7 anni e 3 mesi di carcere e al pagamento di una multa di 75mila euro.
Come pene accessorie, i giudici hanno disposto l'interdizione dai pubblici uffici e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o servizio in istituzioni e strutture frequentate da minori, oltre alla misura di sicurezza del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minorenni. Dovrà inoltre risarcire le parti civili, due dei minorenni adescati, difesi dagli avvocati Francesco Digilio e Vitantonio Pollaccia.
I fatti risalgono all'estate 2021 e sarebbero avvenuti a Bari. Secondo le indagini dei Carabinieri, che a dicembre dello stesso anno hanno arrestato l'allora 45enne, la donna avrebbe avuto rapporti sessuali con un 15enne. Con lo stesso minore avrebbe girato un video durante un rapporto sessuale, stavolta alla presenza di un 13enne. Avrebbe inoltre trasmesso scene di sesso, sempre con lei protagonista, su Instagram, in una videochat alla quale avrebbe assistito anche un 12enne.
Le indagini, dopo la denuncia di alcune mamme, partirono dopo l'intervento dei militari nel bed and breakfast in cui la 45enne, adesso libera, avrebbe incontrato i ragazzini. Le motivazioni della sentenza tra 60 giorni, mentre l'insegnante, difesa dal legale Erika Raffaella Santacroce, ha annunciato che impugnerà il verdetto.
Come pene accessorie, i giudici hanno disposto l'interdizione dai pubblici uffici e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o servizio in istituzioni e strutture frequentate da minori, oltre alla misura di sicurezza del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minorenni. Dovrà inoltre risarcire le parti civili, due dei minorenni adescati, difesi dagli avvocati Francesco Digilio e Vitantonio Pollaccia.
I fatti risalgono all'estate 2021 e sarebbero avvenuti a Bari. Secondo le indagini dei Carabinieri, che a dicembre dello stesso anno hanno arrestato l'allora 45enne, la donna avrebbe avuto rapporti sessuali con un 15enne. Con lo stesso minore avrebbe girato un video durante un rapporto sessuale, stavolta alla presenza di un 13enne. Avrebbe inoltre trasmesso scene di sesso, sempre con lei protagonista, su Instagram, in una videochat alla quale avrebbe assistito anche un 12enne.
Le indagini, dopo la denuncia di alcune mamme, partirono dopo l'intervento dei militari nel bed and breakfast in cui la 45enne, adesso libera, avrebbe incontrato i ragazzini. Le motivazioni della sentenza tra 60 giorni, mentre l'insegnante, difesa dal legale Erika Raffaella Santacroce, ha annunciato che impugnerà il verdetto.