Volley azzurro sul tetto d'Europa con la voce di Roberto Sciannamea
Lo speaker di Molfetta ha accompagnato la vittoria italiana a Belgrado
martedì 7 settembre 2021
0.08
"It's coming to Rome!". Potremmo riassumere così il 2021 dell'Italia, fino a questo momento, nel mondo dello sport. E non solo, a dire il vero. Basti pensare che già a fine maggio si era capito che per l'Italia potesse essere un anno particolare nelle competizioni internazionali quando i Maneskin hanno vinto l'Eurovision Song Contest, riportando il titolo nella penisola dopo ben 29 anni.
Da quel momento sono arrivate vittorie e gioie ovunque: a partire dall'Europeo di Calcio, vinto dalla nazionale allenata da Roberto Mancini dopo un cammino straordinario culminato con la vittoria, alla lotteria dei rigori, contro l'Inghilterra padrona di casa che già pregustava il titolo con un inno cantato per giorni in barba alla scaramanzia e che poi, giustamente, è stato rivisitato dagli italiani alla luce dell'esito finale. Ma le gioie non sono finite qui: il team azzurro ha stupito tutti anche a Tokyo, dove ha ottenuto il nuovo record assoluto di medaglie alle Olimpiadi (40) e dove ha stabilito il secondo miglior risultato di sempre alle Paralimpiadi (69 medaglie).
Ultimo ma solo per una questione di tempo è stato il successo della nazionale di volley femminile, capace di vincere l'Europeo battendo in casa la favoritissima Serbia che aveva eliminato proprio le azzurre ai quarti di finale del torneo olimpico. In questa vittoria c'è stato anche un pezzo di Molfetta: la voce di Roberto Sciannamea, scelto dalla CEV (Confederazione Europea di Volley) come speaker delle fasi finali e che ci ha raccontato la sua esperienza a dir poco memorabile in quel di Belgrado.
«Solo a parlarne mi viene ancora la pelle d'oca - commenta Roberto, che ha mosso i suoi primi passi come speaker proprio nel raccontare le partite della Pallavolo Molfetta al PalaPoli ai tempi della Serie A - perché mai avrei potuto pensare un epilogo del genere di questa avventura che già di per sé avrei ricordato con grande piacere. Essendo stato convocato dalla CEV come speaker della finale ho dovuto gestire il mio trasporto durante la partita per l'esigenza di restare professionale fino all'ultimo secondo. La gioia è potuta esplodere solo alla fine del quarto set ma è stato bellissimo».
«Questa vittoria vale tanto per il volley azzurro, in primis perché ha permesso alla squadra di riscattare l'amara eliminazione dalle Olimpiadi proprio per mano della Serbia. La nazionale slava era per noi una vera bestia nera perché negli ultimi scontri diretti ci aveva sempre battuto - aggiunge Roberto - e per questo vincere in casa loro, con un palazzetto gremito di 20mila tifosi, è stato ancora più incredibile. Non è stato semplice restare imparziale durante la sfida ma devo ammettere che la vittoria è stata meritatissima, perché ottenuta da un gruppo che ormai è consolidato pur essendo ancora molto giovane».
«Per me questo 2021 resterà un anno da incorniciare - conclude il molfettese - perché ho avuto l'onore di poter commentare la finale di Champions League e la finale della VNL (Volleyball Nations League, ndr) quindi questa vittoria è la ciliegina sulla torta di un percorso che mai avrei potuto immaginare un anno fa. Resto orgogliosamente legato al mio punto di partenza in questo lavoro, con il PalaPoli che ha visto muovere i miei primi passi e con quella bolgia biancorossa a cui sarò sempre grato perché è lì che ho capito quanto potessi amare questo sport e la possibilità di raccontarlo».
Da quel momento sono arrivate vittorie e gioie ovunque: a partire dall'Europeo di Calcio, vinto dalla nazionale allenata da Roberto Mancini dopo un cammino straordinario culminato con la vittoria, alla lotteria dei rigori, contro l'Inghilterra padrona di casa che già pregustava il titolo con un inno cantato per giorni in barba alla scaramanzia e che poi, giustamente, è stato rivisitato dagli italiani alla luce dell'esito finale. Ma le gioie non sono finite qui: il team azzurro ha stupito tutti anche a Tokyo, dove ha ottenuto il nuovo record assoluto di medaglie alle Olimpiadi (40) e dove ha stabilito il secondo miglior risultato di sempre alle Paralimpiadi (69 medaglie).
Ultimo ma solo per una questione di tempo è stato il successo della nazionale di volley femminile, capace di vincere l'Europeo battendo in casa la favoritissima Serbia che aveva eliminato proprio le azzurre ai quarti di finale del torneo olimpico. In questa vittoria c'è stato anche un pezzo di Molfetta: la voce di Roberto Sciannamea, scelto dalla CEV (Confederazione Europea di Volley) come speaker delle fasi finali e che ci ha raccontato la sua esperienza a dir poco memorabile in quel di Belgrado.
«Solo a parlarne mi viene ancora la pelle d'oca - commenta Roberto, che ha mosso i suoi primi passi come speaker proprio nel raccontare le partite della Pallavolo Molfetta al PalaPoli ai tempi della Serie A - perché mai avrei potuto pensare un epilogo del genere di questa avventura che già di per sé avrei ricordato con grande piacere. Essendo stato convocato dalla CEV come speaker della finale ho dovuto gestire il mio trasporto durante la partita per l'esigenza di restare professionale fino all'ultimo secondo. La gioia è potuta esplodere solo alla fine del quarto set ma è stato bellissimo».
«Questa vittoria vale tanto per il volley azzurro, in primis perché ha permesso alla squadra di riscattare l'amara eliminazione dalle Olimpiadi proprio per mano della Serbia. La nazionale slava era per noi una vera bestia nera perché negli ultimi scontri diretti ci aveva sempre battuto - aggiunge Roberto - e per questo vincere in casa loro, con un palazzetto gremito di 20mila tifosi, è stato ancora più incredibile. Non è stato semplice restare imparziale durante la sfida ma devo ammettere che la vittoria è stata meritatissima, perché ottenuta da un gruppo che ormai è consolidato pur essendo ancora molto giovane».
«Per me questo 2021 resterà un anno da incorniciare - conclude il molfettese - perché ho avuto l'onore di poter commentare la finale di Champions League e la finale della VNL (Volleyball Nations League, ndr) quindi questa vittoria è la ciliegina sulla torta di un percorso che mai avrei potuto immaginare un anno fa. Resto orgogliosamente legato al mio punto di partenza in questo lavoro, con il PalaPoli che ha visto muovere i miei primi passi e con quella bolgia biancorossa a cui sarò sempre grato perché è lì che ho capito quanto potessi amare questo sport e la possibilità di raccontarlo».