Convegni
"L'attacco a Taranto", se ne discute in una conferenza
giovedì 11 novembre 2021
Castello Aragonese - Taranto
Una conferenza per ricordare "L'attacco a Taranto", evento di portata storica che ancora oggi viene ricordato in Puglia. Nella mattinata del 11 novembre, si tornerà a parlare di quell'evento nella suggestiva cornice del castello Aragonese.
L'iniziativa, ideata e organizzata dall'Anmi di Taranto, che ogni anno propone un'iniziativa per commemorare i caduti in quell' episodio storico, gode del patrocinio dell'Alto Comando di Marina Dud Taranto. A porgere i saluti di benvenuto e ad introdurre la conferenza spetterà all'Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello, Comandante del comando marittimo di Marina Sud Taranto e come unico relatore dell'evento interverrà il 1° Luogotenente (R) M.M. Michele Fiorentino, studioso e scrittore sulla storia della Regia Marina. Lo scrittore è stato premiato nella seconda edizione del premio "Bene Comune" per la sua accurata opera di divulgazione della storia della Regia Marina.
LA CONFERENZA STORICA
L'incontro si preannuncia un grande evento che rievoca dopo ottantuno anni l'attacco, avvenuto nella notte tra l'11 e il 12 novembre 1940, di due aerosiluranti della Royal Navy britannica, decollati dalla portaerei Illustrious giunta a centosettanta miglia da Taranto, che silurarono tre corazzate italiane, il Cavour, il Duilio e il Littorio e che bombardarono parte della città di Taranto oltre a diverse infrastrutture militari. La conferenza verterà ad elogiare l'eccellente lavoro di recupero delle unità colpite da parte delle Maestranze Arsenalizie. Vista l'importanza storica si condurrà un'attenta riflessione su un accadimento che non si può e non si deve dimenticare. All'iniziativa è prevista la partecipazione di studenti degli Istituti superiori di Taranto.
IL PENSIERO DI MICHELE FIORENTINO SULL'INIZIATIVA ED UN SUO RICORDO
Abbiamo chiesto a Michele Fiorentino, di origine giovinazzese, studioso, ricercatore e divulgatore di queste pagine di storia della Regia Marina, qual è la soddisfazione più grande di queste sue ricerche storiche messe a punto sulla Regia Marina.
« La ricerca della verità, trasmettere alle nuove generazioni gli avvenimenti raccontati dalle testimonianze di chi ha vissuto realmente quegli istanti, ha per me grande valore» ha risposto lo scrittore e musicista di Giovinazzo.
«Questi accadimenti storici, in quel periodo, non potevano essere raccontate dai militari. A tal proposito condivido con i lettori un ricordo. Nel 1982, giovane sottufficiale, assistevo ad una conferenza sulla Notte di Taranto presso la Biblioteca del CIMAR (Circolo Marinai di Taranto). La Sala era piena e un comandante spiegava al pubblico le varie fasi dell'attacco inglese alla città di Taranto. A un tratto un anziano si alzò e con molta educazione domandò: Chiedo scusa comandante ma queste notizie dove sono state attinte, non risultano essere veritiere, e sa perché? Io quella terribile notte ero lì e prestavo servizio presso il porticciolo del distaccamento dell'isola di San Paolo sul rimorchiatore posa reti. Io c'ero, lei dov'era? Dopo la conferenza, chiesi informazioni e da quel giorno capii l'importanza della ricerca delle testimonianze dirette che continuo a cercare e a studiare nel dettaglio».
«La conferenza che si terrà il giorno 11 novembre -ha proseguito il luogotenente Michele Fiorentino- verterà, in particolare, nell' evidenziare la grande opera di soccorso svolta dalle maestranze Arsenalizie, composte da tecnici militari, civili, esperti operai che attraverso la loro esperienza recuperarono le unità colpite che in breve tempo furono condotte nei bacini e rimesse in servizio. Quella notte la popolazione scossa dagli effetti del bombardamento nelle prime ore della mattina si riversò sul lungomare e apparve ai loro occhi un macabro scenario. Molti di loro non esitarono a prestare soccorso agli equipaggi delle unità e alle maestranze che richiedevano mano d'opera evidenziando il forte senso di amor di Patria e la forza di reagire. Attraverso queste verità si riesce a identificare una visione particolare di quegli istanti che se non esposti rimarranno sepolti per sempre». Grazie alla ricerca e alle testimonianze ricevute dai familiari dei superstiti dello scontro di Capo Matapan, lo studioso Fiorentino ha scritto un importante libro che riporta le loro storie; inoltre ha scritto il libro sulla storia della Banda della Marina Militare, descritta attraverso la diretta testimonianza del Maestro Vittorio Manente e dei Sottufficiali anziani. Questi incisi descritti rappresentano, per il luogotenente della Marina Italiana, la vera essenza racchiusa negli incontri e nelle conferenze da lui condotte, utili a trasmettere storie che oggi giorno pochi conoscono in modo da aprire ai giovani uno scenario ricco di verità senza limiti».
L'ingresso alla conferenza osserverà il protocollo anti covid.
Marzia Morva
L'iniziativa, ideata e organizzata dall'Anmi di Taranto, che ogni anno propone un'iniziativa per commemorare i caduti in quell' episodio storico, gode del patrocinio dell'Alto Comando di Marina Dud Taranto. A porgere i saluti di benvenuto e ad introdurre la conferenza spetterà all'Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello, Comandante del comando marittimo di Marina Sud Taranto e come unico relatore dell'evento interverrà il 1° Luogotenente (R) M.M. Michele Fiorentino, studioso e scrittore sulla storia della Regia Marina. Lo scrittore è stato premiato nella seconda edizione del premio "Bene Comune" per la sua accurata opera di divulgazione della storia della Regia Marina.
LA CONFERENZA STORICA
L'incontro si preannuncia un grande evento che rievoca dopo ottantuno anni l'attacco, avvenuto nella notte tra l'11 e il 12 novembre 1940, di due aerosiluranti della Royal Navy britannica, decollati dalla portaerei Illustrious giunta a centosettanta miglia da Taranto, che silurarono tre corazzate italiane, il Cavour, il Duilio e il Littorio e che bombardarono parte della città di Taranto oltre a diverse infrastrutture militari. La conferenza verterà ad elogiare l'eccellente lavoro di recupero delle unità colpite da parte delle Maestranze Arsenalizie. Vista l'importanza storica si condurrà un'attenta riflessione su un accadimento che non si può e non si deve dimenticare. All'iniziativa è prevista la partecipazione di studenti degli Istituti superiori di Taranto.
IL PENSIERO DI MICHELE FIORENTINO SULL'INIZIATIVA ED UN SUO RICORDO
Abbiamo chiesto a Michele Fiorentino, di origine giovinazzese, studioso, ricercatore e divulgatore di queste pagine di storia della Regia Marina, qual è la soddisfazione più grande di queste sue ricerche storiche messe a punto sulla Regia Marina.
« La ricerca della verità, trasmettere alle nuove generazioni gli avvenimenti raccontati dalle testimonianze di chi ha vissuto realmente quegli istanti, ha per me grande valore» ha risposto lo scrittore e musicista di Giovinazzo.
«Questi accadimenti storici, in quel periodo, non potevano essere raccontate dai militari. A tal proposito condivido con i lettori un ricordo. Nel 1982, giovane sottufficiale, assistevo ad una conferenza sulla Notte di Taranto presso la Biblioteca del CIMAR (Circolo Marinai di Taranto). La Sala era piena e un comandante spiegava al pubblico le varie fasi dell'attacco inglese alla città di Taranto. A un tratto un anziano si alzò e con molta educazione domandò: Chiedo scusa comandante ma queste notizie dove sono state attinte, non risultano essere veritiere, e sa perché? Io quella terribile notte ero lì e prestavo servizio presso il porticciolo del distaccamento dell'isola di San Paolo sul rimorchiatore posa reti. Io c'ero, lei dov'era? Dopo la conferenza, chiesi informazioni e da quel giorno capii l'importanza della ricerca delle testimonianze dirette che continuo a cercare e a studiare nel dettaglio».
«La conferenza che si terrà il giorno 11 novembre -ha proseguito il luogotenente Michele Fiorentino- verterà, in particolare, nell' evidenziare la grande opera di soccorso svolta dalle maestranze Arsenalizie, composte da tecnici militari, civili, esperti operai che attraverso la loro esperienza recuperarono le unità colpite che in breve tempo furono condotte nei bacini e rimesse in servizio. Quella notte la popolazione scossa dagli effetti del bombardamento nelle prime ore della mattina si riversò sul lungomare e apparve ai loro occhi un macabro scenario. Molti di loro non esitarono a prestare soccorso agli equipaggi delle unità e alle maestranze che richiedevano mano d'opera evidenziando il forte senso di amor di Patria e la forza di reagire. Attraverso queste verità si riesce a identificare una visione particolare di quegli istanti che se non esposti rimarranno sepolti per sempre». Grazie alla ricerca e alle testimonianze ricevute dai familiari dei superstiti dello scontro di Capo Matapan, lo studioso Fiorentino ha scritto un importante libro che riporta le loro storie; inoltre ha scritto il libro sulla storia della Banda della Marina Militare, descritta attraverso la diretta testimonianza del Maestro Vittorio Manente e dei Sottufficiali anziani. Questi incisi descritti rappresentano, per il luogotenente della Marina Italiana, la vera essenza racchiusa negli incontri e nelle conferenze da lui condotte, utili a trasmettere storie che oggi giorno pochi conoscono in modo da aprire ai giovani uno scenario ricco di verità senza limiti».
L'ingresso alla conferenza osserverà il protocollo anti covid.
Marzia Morva