Cronaca
A Bari un uomo salvo grazie a un defibrillatore indossabile
Il dispositivo ha rilevato l’improvviso arresto cardiaco del paziente
Puglia - venerdì 15 dicembre 2023
Salvo grazie a un defibrillatore indossabile, il dispositivo medico ha rilevato l'improvviso arresto cardiaco, rilasciando una scarica elettrica che ha permesso al cuore del signor Vito Sifanno, 49 anni di Carbonara, di riprendere a battere e a chi era con lui di chiamare il 118. Trasportato cosciente al Policlinico di Bari, il paziente è stato poi sottoposto a intervento chirurgico per l'impianto di un defibrillatore sottocutaneo che continua a proteggerlo dalle frequenze cardiache pericolose di cui soffre.
"Chi indossa questo dispositivo - spiega il dottor Carlo D'Agostino, direttore dell'unità operativa di cardiologia ospedaliera – dispone di un vero e proprio salvavita che entra in azione in caso di aritmia ventricolare. Inoltre permette a noi cardiologi di monitorare costantemente a distanza il paziente rilevando, oltre al battito cardiaco, anche diverse funzioni come l'attività fisica quotidiana e le ore di riposo che ci possono aiutare a verificare da remoto se l'attività cardiaca rimane costante o se ci sono deterioramenti che richiedono l'impianto del defibrillatore definitivo sottocutaneo. E questa sicurezza consente di migliorare molto la qualità della vita nei pazienti".
Sono, infatti, più di 30 i pazienti della cardiologia del Policlinico di Bari che hanno utilizzano il defibrillatore indossabile nell'ultimo anno e sono stati circa 120 in tutta Puglia i soggetti protetti da questo dispositivo salvavita.
"Le indicazioni ad utilizzare questo defibrillatore arrivano dai cardiologi – aggiunge il dottor D'Agostino – Quando viene identificato un paziente a rischio prima di sottoporlo a intervento chirurgico o se ci sono controindicazioni all'intervento, come nel caso di donne gravide, possiamo monitorare gli effetti della terapia farmacologica lasciando al paziente questo 'giubbotto di salvataggio'. Se nella successiva valutazione, anche attraverso i dati trasmessi dal monitoraggio, vediamo che i fattori di rischio non sono venuti meno procediamo con l'impianto del defibrillatore".
"Chi indossa questo dispositivo - spiega il dottor Carlo D'Agostino, direttore dell'unità operativa di cardiologia ospedaliera – dispone di un vero e proprio salvavita che entra in azione in caso di aritmia ventricolare. Inoltre permette a noi cardiologi di monitorare costantemente a distanza il paziente rilevando, oltre al battito cardiaco, anche diverse funzioni come l'attività fisica quotidiana e le ore di riposo che ci possono aiutare a verificare da remoto se l'attività cardiaca rimane costante o se ci sono deterioramenti che richiedono l'impianto del defibrillatore definitivo sottocutaneo. E questa sicurezza consente di migliorare molto la qualità della vita nei pazienti".
Sono, infatti, più di 30 i pazienti della cardiologia del Policlinico di Bari che hanno utilizzano il defibrillatore indossabile nell'ultimo anno e sono stati circa 120 in tutta Puglia i soggetti protetti da questo dispositivo salvavita.
"Le indicazioni ad utilizzare questo defibrillatore arrivano dai cardiologi – aggiunge il dottor D'Agostino – Quando viene identificato un paziente a rischio prima di sottoporlo a intervento chirurgico o se ci sono controindicazioni all'intervento, come nel caso di donne gravide, possiamo monitorare gli effetti della terapia farmacologica lasciando al paziente questo 'giubbotto di salvataggio'. Se nella successiva valutazione, anche attraverso i dati trasmessi dal monitoraggio, vediamo che i fattori di rischio non sono venuti meno procediamo con l'impianto del defibrillatore".