Cronaca
Aggressione a Brumotti a San Severo, presi altri due presunti responsabili
L'operazione segue la misura nei confronti del rapper Panema
Puglia - venerdì 26 novembre 2021
12.46
Si stringe sempre di più il cerchio sui presunti responsabili della violenta aggressione a Vittorio Brumotti ed alla troupe televisiva di "Striscia la notizia", avvenuta nel pomeriggio del 5 ottobre, nel quartiere San Bernardino di San Severo.
Lo stesso giorno del grave episodio, la Polizia di Stato aveva tratto in arresto due pregiudicati del posto: l'autore del violento pugno sferrato al viso del suddetto inviato, nonché una persona sottoposta agli arresti domiciliari che era evasa dalla propria abitazione per partecipare ai disordini.
Pochi giorni dopo, la Polizia di Stato ha sequestrato l'abitazione nella quale il predetto inviato aveva documentato l'attività di spaccio di stupefacenti, nonché un box adibito abusivamente a coffe-shop, munito di diversi accessori per l'uso ed il consumo di sostanze stupefacenti. Nell'occasione sono state sequestrate numerose telecamere posizionate all'esterno delle abitazioni di alcuni pregiudicati del luogo.
Successivamente, il 27 ottobre, la Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento restrittivo della libertà personale emesso a carico di 11 persone, la maggior parte delle quali operanti nel quartiere San Berardino, dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti nonché per reati in materia di armi.
Infine, nella giornata di ieri, a conclusione di una intensa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, la Squadra Mobile di Foggia ed il Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Severo hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei riguardi di altri due pregiudicati, gravemente indiziati di violenza privata nei riguardi del citato inviato televisivo e di un operatore cameramen che lo accompagnava.
In particolare, è stato arrestato l'uomo che, istigando i residenti del quartiere San Berardino ad opporsi alle operazioni di polizia, aveva tentato di scagliare una pietra all'indirizzo della troupe televisiva e che, fortunatamente, è stato bloccato in tempo dai poliziotti. A costui, al momento dell'arresto, è stata sequestrata un'autovettura di lusso, del valore superiore a 100.000 euro, verosimilmente provento di reato.
L'altra persona arrestata è un uomo che aveva mostrato i propri genitali innanzi le telecamere di "Striscia". Quest'ultimo è gravemente indiziato anche dell'aggressione, avvenuta all'interno del Pronto Soccorso di San Severo, ove la troupe televisiva si era recata per ricevere le cure mediche, allorquando colpì con un pugno la telecamera di un operatore, intimandogli di eliminare le immagini registrate e provocandogli delle lesioni.
Accanto alle misure restrittive della libertà personale, sono state applicate anche alcune misure di prevenzione, sia nei confronti delle persone catturate ieri, che di quelle arrestate il giorno dell'aggressione. A ciò si aggiunga che, pochi giorni addietro, la Questura di Foggia aveva disposto il divieto di ritorno, per la durata di tre anni, a carico del rapper PANEMA che, attraverso un video musicale pubblicato sul web il 10 novembre, aveva indirizzato gravi minacce all'inviato di "Striscia", accompagnando le parole con chiari gesti che imitano l'esplosione di colpi d'arma da fuoco. Ulteriori "Avvisi Orali" sono stati notificati anche ad alcuni pregiudicati che avevano partecipato attivamente alla realizzazione del suddetto filmato.
Lo stesso giorno del grave episodio, la Polizia di Stato aveva tratto in arresto due pregiudicati del posto: l'autore del violento pugno sferrato al viso del suddetto inviato, nonché una persona sottoposta agli arresti domiciliari che era evasa dalla propria abitazione per partecipare ai disordini.
Pochi giorni dopo, la Polizia di Stato ha sequestrato l'abitazione nella quale il predetto inviato aveva documentato l'attività di spaccio di stupefacenti, nonché un box adibito abusivamente a coffe-shop, munito di diversi accessori per l'uso ed il consumo di sostanze stupefacenti. Nell'occasione sono state sequestrate numerose telecamere posizionate all'esterno delle abitazioni di alcuni pregiudicati del luogo.
Successivamente, il 27 ottobre, la Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento restrittivo della libertà personale emesso a carico di 11 persone, la maggior parte delle quali operanti nel quartiere San Berardino, dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti nonché per reati in materia di armi.
Infine, nella giornata di ieri, a conclusione di una intensa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, la Squadra Mobile di Foggia ed il Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Severo hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei riguardi di altri due pregiudicati, gravemente indiziati di violenza privata nei riguardi del citato inviato televisivo e di un operatore cameramen che lo accompagnava.
In particolare, è stato arrestato l'uomo che, istigando i residenti del quartiere San Berardino ad opporsi alle operazioni di polizia, aveva tentato di scagliare una pietra all'indirizzo della troupe televisiva e che, fortunatamente, è stato bloccato in tempo dai poliziotti. A costui, al momento dell'arresto, è stata sequestrata un'autovettura di lusso, del valore superiore a 100.000 euro, verosimilmente provento di reato.
L'altra persona arrestata è un uomo che aveva mostrato i propri genitali innanzi le telecamere di "Striscia". Quest'ultimo è gravemente indiziato anche dell'aggressione, avvenuta all'interno del Pronto Soccorso di San Severo, ove la troupe televisiva si era recata per ricevere le cure mediche, allorquando colpì con un pugno la telecamera di un operatore, intimandogli di eliminare le immagini registrate e provocandogli delle lesioni.
Accanto alle misure restrittive della libertà personale, sono state applicate anche alcune misure di prevenzione, sia nei confronti delle persone catturate ieri, che di quelle arrestate il giorno dell'aggressione. A ciò si aggiunga che, pochi giorni addietro, la Questura di Foggia aveva disposto il divieto di ritorno, per la durata di tre anni, a carico del rapper PANEMA che, attraverso un video musicale pubblicato sul web il 10 novembre, aveva indirizzato gravi minacce all'inviato di "Striscia", accompagnando le parole con chiari gesti che imitano l'esplosione di colpi d'arma da fuoco. Ulteriori "Avvisi Orali" sono stati notificati anche ad alcuni pregiudicati che avevano partecipato attivamente alla realizzazione del suddetto filmato.