
Cronaca
Agricoltore ucciso a Galatone: arrestato il suo vicino di podere
Al momento, però, il 45enne non avrebbe ancora ammesso la sua responsabilità
Puglia - mercoledì 12 febbraio 2025
10.55
Cosimo Loiola, 45 anni, è stato arrestato con l'accusa di aver ucciso Sebastiano Danieli, 66enne, trovato senza vita ieri con una grave ferita alla testa nel suo terreno a Galatone, in provincia di Lecce. Il movente del delitto sembra essere legato a controversie sui confini delle terre.
Loiola è il vicino di Danieli. In passato, i due avevano avuto già dei contrasti. Al momento, il 45enne non avrebbe ancora ammesso la sua responsabilità. L'arma utilizzata per il delitto è stata rinvenuta: un'ascia, che era custodita nella casa di Loiola. L'arresto è stato ordinato dal pubblico ministero Rosaria Petrolo.
I familiari della vittima, ascoltati dai carabinieri, hanno dichiarato che Loiola aveva minacciato Danieli in passato, anche di recente. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Gallipoli, sotto la direzione del capitano Alessandro Monti, e dal nucleo investigativo provinciale, guidato dal tenente colonnello Cristiano Marella.
A supportare le indagini ci sono anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza delle case vicine alla scena del crimine, che hanno ripreso il percorso seguito dal presunto colpevole sia prima che dopo l'omicidio. Loiola, che non ha fornito alcuna spiegazione in merito, è stato trasferito in carcere.
Loiola è il vicino di Danieli. In passato, i due avevano avuto già dei contrasti. Al momento, il 45enne non avrebbe ancora ammesso la sua responsabilità. L'arma utilizzata per il delitto è stata rinvenuta: un'ascia, che era custodita nella casa di Loiola. L'arresto è stato ordinato dal pubblico ministero Rosaria Petrolo.
I familiari della vittima, ascoltati dai carabinieri, hanno dichiarato che Loiola aveva minacciato Danieli in passato, anche di recente. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Gallipoli, sotto la direzione del capitano Alessandro Monti, e dal nucleo investigativo provinciale, guidato dal tenente colonnello Cristiano Marella.
A supportare le indagini ci sono anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza delle case vicine alla scena del crimine, che hanno ripreso il percorso seguito dal presunto colpevole sia prima che dopo l'omicidio. Loiola, che non ha fornito alcuna spiegazione in merito, è stato trasferito in carcere.