Cronaca
Bari, truffa 14 anziani e disabili. Condannata a 6 anni una falsa dottoressa
La 60enne Teresa Maria Guerra si sarebbe spacciata in dipendente Asl, Inps o assistente sociale
Puglia - lunedì 12 agosto 2024
11.17
Sei anni di reclusione, 800 euro di multa e interdizione perpetua dai pubblici uffici: è la condanna del Tribunale di Bari a carico della 60enne Teresa Maria Guerra, presunta truffatrice seriale e accusata di furto aggravato e di sostituzione di persona. Avrebbe, infatti, raggirato 14 persone, impossessando di circa 8mila euro.
I fatti, stando alle indagini coordinate dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Bruna Manganelli, risalgono al 2013 - nel periodo incluso fra luglio e ottobre -, quando la donna, spacciandosi per una dottoressa dell'Asl, dipendente dell'Inps e assistente sociale, avrebbe preso di mira anziane donne sole o conviventi con familiari disabili, riuscendo a introdursi in casa per sottrarre loro denaro. Dieci gli episodi per i quali è stata processata, nel rito di primo grado.
Il primo colpo accertato risale al 31 luglio 2013, quando, dopo essere entrata in casa di una 80enne qualificandosi come la "dottoressa Colucci", dipendente della Asl, avrebbe finto un controllo documentale finalizzato a migliorare la situazione economico-personale dell'anziana, riuscendo a portar via la somma di 800 euro. Qualche mese dopo, il 14 settembre, dopo avere convinto una 90enne a farla entrare in casa, si sarebbe appropriata con l'identico sistema di ulteriori 200 euro.
E così per altre otto volte sino ad ottobre, portando via centinaia di euro. Con un decreto di citazione diretta a giudizio, la donna è finita alla sbarra. Dopo poco più di un decennio è arrivato il verdetto: la 60enne, assistita dall'avvocato Marco Vignola, è stata ritenuta colpevole di tutti gli episodi. Le motivazioni entro 90 giorni.
I fatti, stando alle indagini coordinate dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Bruna Manganelli, risalgono al 2013 - nel periodo incluso fra luglio e ottobre -, quando la donna, spacciandosi per una dottoressa dell'Asl, dipendente dell'Inps e assistente sociale, avrebbe preso di mira anziane donne sole o conviventi con familiari disabili, riuscendo a introdursi in casa per sottrarre loro denaro. Dieci gli episodi per i quali è stata processata, nel rito di primo grado.
Il primo colpo accertato risale al 31 luglio 2013, quando, dopo essere entrata in casa di una 80enne qualificandosi come la "dottoressa Colucci", dipendente della Asl, avrebbe finto un controllo documentale finalizzato a migliorare la situazione economico-personale dell'anziana, riuscendo a portar via la somma di 800 euro. Qualche mese dopo, il 14 settembre, dopo avere convinto una 90enne a farla entrare in casa, si sarebbe appropriata con l'identico sistema di ulteriori 200 euro.
E così per altre otto volte sino ad ottobre, portando via centinaia di euro. Con un decreto di citazione diretta a giudizio, la donna è finita alla sbarra. Dopo poco più di un decennio è arrivato il verdetto: la 60enne, assistita dall'avvocato Marco Vignola, è stata ritenuta colpevole di tutti gli episodi. Le motivazioni entro 90 giorni.