Attualità
Bici elettriche, problema serio ad Andria: bambini piccoli sfiorati nelle aree pedonali
Martedì è accaduto ciò che nessuno si augura, una piccola di tre anni è stata investita in piazza Catuma
Puglia - giovedì 5 settembre 2024
10.33
Spesso si esce di casa con i bambini piccoli per una passeggiata in centro, approfittando dell'isola pedonale ma ala fine si torna per disperazione nella propria abitazione perché per tutta la durata della passeggiata bisogna tenere i bambini, soprattutto i più piccini, al riparo dalle sfreccianti bici elettriche. E martedì sera in piazza Catuma è accaduto esattamente ciò che tutti i genitori temono, una piccolina di tre anni che è stata investita da una bicicletta elettrica.
"Il problema delle bici elettriche che non rispettano le regole è un problema che affligge l'Amministrazione dal momento del suo insediamento.
Ieri sera una bambina di tre anni è stata investita in piazza Catuma da un uomo di 30 anni, che a 30 anni, appunto, non capisce il pericolo che può rappresentare a guidare quel mezzo fra i pedoni.
La cosa incredibile è che il fatto è successo ieri, (martedì ndr) in una delle giornate in cui ci sono stati più controlli sulle bici elettriche dall'inizio dell'anno. I controlli erano concentrati maggiormente in Villa Comunale perché lì c'era stata una segnalazione dei cittadini qualche giorno fa", spiega l'assessore Pasquale Colasuonno alla Polizia locale.
"Perché dico questo? Perché ciò che è accaduto ieri (martedì ndr) dimostra che per quanto i controlli siano al massimo (e ieri erano al massimo) l'incidente è successo lo stesso. Questo fenomeno del contrasto alle bici elettriche va oltre le nostre forze. Controlliamo in Villa e quelli sfrecciano nel centro storico, controlliamo nel centro storico e quelli sfrecciano in c.so Cavour. Controlliamo in c.so Cavour e quelli sfrecciano a Santa Maria Vetere.
La verità è che semplicemente in questa città i conducenti di questi mezzi dovrebbero rispettare le regole e i segnali stradali come succede in qualsiasi altra città d'Italia. Ma visto che ormai su questo punto sto perdendo l'ottimismo (e per fare perdere l'ottimismo a me ce ne vuole) bisogna semplicemente che il Governo compari finalmente questi veicoli ai motorini, obbligandoli a targa, assicurazione e bollo.
Detto questo, i miei più sinceri auguri di pronta guarigione vanno alla piccola investita e ai suoi genitori. Ho anch'io una nipotina di 3 anni e quest'estate l'ho vista un paio di volte sfiorata dai pazzi in bici elettrica. So bene cosa provocano certe scene.
Con la Polizia Municipale abbiamo fatto, facciamo e faremo il massimo. Ma non basta, e più di così difficilmente riusciamo", conclude.
"Il problema delle bici elettriche che non rispettano le regole è un problema che affligge l'Amministrazione dal momento del suo insediamento.
Ieri sera una bambina di tre anni è stata investita in piazza Catuma da un uomo di 30 anni, che a 30 anni, appunto, non capisce il pericolo che può rappresentare a guidare quel mezzo fra i pedoni.
La cosa incredibile è che il fatto è successo ieri, (martedì ndr) in una delle giornate in cui ci sono stati più controlli sulle bici elettriche dall'inizio dell'anno. I controlli erano concentrati maggiormente in Villa Comunale perché lì c'era stata una segnalazione dei cittadini qualche giorno fa", spiega l'assessore Pasquale Colasuonno alla Polizia locale.
"Perché dico questo? Perché ciò che è accaduto ieri (martedì ndr) dimostra che per quanto i controlli siano al massimo (e ieri erano al massimo) l'incidente è successo lo stesso. Questo fenomeno del contrasto alle bici elettriche va oltre le nostre forze. Controlliamo in Villa e quelli sfrecciano nel centro storico, controlliamo nel centro storico e quelli sfrecciano in c.so Cavour. Controlliamo in c.so Cavour e quelli sfrecciano a Santa Maria Vetere.
La verità è che semplicemente in questa città i conducenti di questi mezzi dovrebbero rispettare le regole e i segnali stradali come succede in qualsiasi altra città d'Italia. Ma visto che ormai su questo punto sto perdendo l'ottimismo (e per fare perdere l'ottimismo a me ce ne vuole) bisogna semplicemente che il Governo compari finalmente questi veicoli ai motorini, obbligandoli a targa, assicurazione e bollo.
Detto questo, i miei più sinceri auguri di pronta guarigione vanno alla piccola investita e ai suoi genitori. Ho anch'io una nipotina di 3 anni e quest'estate l'ho vista un paio di volte sfiorata dai pazzi in bici elettrica. So bene cosa provocano certe scene.
Con la Polizia Municipale abbiamo fatto, facciamo e faremo il massimo. Ma non basta, e più di così difficilmente riusciamo", conclude.