Cronaca
Bombe d'acqua e il lepidottero "Cavolaia": in crisi ortaggi e capperi in provincia di Lecce
L'allarme lanciato da Coldiretti Puglia
Puglia - sabato 17 giugno 2023
11.01
Natura sconvolta dalle bombe d'acqua che si sono abbattute in Puglia e l'aumento dell'umidità, con il virulento attacco in provincia di Lecce della 'cavolaia', un lepidottero che sta colpendo gli ortaggi e i capperi. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento alla lunga ondata di maltempo inaspettato e fuori stagione che si è abbattuta da nord a sud della Puglia, con la previsione dello scoppio del caldo fino a 40 gradi sin dalla prossima settimana.
Il clima che ha caratterizzato tutto il mese di maggio e la metà di giugno – spiega Coldiretti Puglia - ha fatto proliferare la generazione della 'cavolaia' che sta arrecando gravi danni ad ortaggi e capperi in campo, con un aggravio dei costi per i trattamenti utili a non perdere l'intera produzione. Ma anche i vigneti sono pesantemente attaccati dalla peronospora, una malattia fungina che causa gravi danni alle viti e compromette la capacità produttiva dei vigneti e, con essa, la tenuta economica delle aziende e delle strutture cooperative che operano nel comparto. I tecnici sul territorio – afferma Coldiretti Puglia - stanno raccogliendo le segnalazioni in tutte le province, con una conta dei danni al momento a macchia di leopardo in alcuni vigneti del 60/70% con punte fino al 100% di prodotto perduto a causa degli attacchi della peronospora. In alcuni vigneti, tra l'altro, è tuttora impossibile procedere con i trattamenti – insiste Coldiretti Puglia - perché le campagne sono allagate e quindi impraticabili, mentre dove possibile si sta procedendo ad effettuare i rilievi tecnici in modo che la Regione Puglia possa attivare tutti gli strumenti idonei a sostenere le aziende vitivinicole in questo momento di grave criticità.
E' già andato perso in Puglia oltre il 60% del foraggio per alimentare gli animali nelle stalle – aggiunge Coldiretti Puglia - perché è stato allettato dalle violenti piogge e snaturato per cui risulta duro e privo delle sostanze nutritive, con ritardi di oltre 15 giorni nella raccolta. Il rischio è l'ulteriore aumento del costo dei mangimi, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi Ucraina – spiega Coldiretti Puglia – con gli allevatori che devono garantire scorte di cibo agli animali chiusi nelle stalle, mentre in provincia di Lecce una violenta grandinata ha colpito duramente la produzione di pomodori.
Frutta e ortaggi distrutti dalla grandine, teloni di uva da tavola strappati dal vento, foraggio per l'alimentazione degli animali perduto, trapianti in enorme ritardo per i campi resi impraticabili per le bombe d'acqua, colture affogate dai nubifragi, ma le recenti straordinarie e violente precipitazioni – dice Coldiretti Puglia - non hanno risparmiato il settore vitivinicolo creando un ambiente favorevole alla diffusione della peronospora,
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
Il clima che ha caratterizzato tutto il mese di maggio e la metà di giugno – spiega Coldiretti Puglia - ha fatto proliferare la generazione della 'cavolaia' che sta arrecando gravi danni ad ortaggi e capperi in campo, con un aggravio dei costi per i trattamenti utili a non perdere l'intera produzione. Ma anche i vigneti sono pesantemente attaccati dalla peronospora, una malattia fungina che causa gravi danni alle viti e compromette la capacità produttiva dei vigneti e, con essa, la tenuta economica delle aziende e delle strutture cooperative che operano nel comparto. I tecnici sul territorio – afferma Coldiretti Puglia - stanno raccogliendo le segnalazioni in tutte le province, con una conta dei danni al momento a macchia di leopardo in alcuni vigneti del 60/70% con punte fino al 100% di prodotto perduto a causa degli attacchi della peronospora. In alcuni vigneti, tra l'altro, è tuttora impossibile procedere con i trattamenti – insiste Coldiretti Puglia - perché le campagne sono allagate e quindi impraticabili, mentre dove possibile si sta procedendo ad effettuare i rilievi tecnici in modo che la Regione Puglia possa attivare tutti gli strumenti idonei a sostenere le aziende vitivinicole in questo momento di grave criticità.
E' già andato perso in Puglia oltre il 60% del foraggio per alimentare gli animali nelle stalle – aggiunge Coldiretti Puglia - perché è stato allettato dalle violenti piogge e snaturato per cui risulta duro e privo delle sostanze nutritive, con ritardi di oltre 15 giorni nella raccolta. Il rischio è l'ulteriore aumento del costo dei mangimi, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi Ucraina – spiega Coldiretti Puglia – con gli allevatori che devono garantire scorte di cibo agli animali chiusi nelle stalle, mentre in provincia di Lecce una violenta grandinata ha colpito duramente la produzione di pomodori.
Frutta e ortaggi distrutti dalla grandine, teloni di uva da tavola strappati dal vento, foraggio per l'alimentazione degli animali perduto, trapianti in enorme ritardo per i campi resi impraticabili per le bombe d'acqua, colture affogate dai nubifragi, ma le recenti straordinarie e violente precipitazioni – dice Coldiretti Puglia - non hanno risparmiato il settore vitivinicolo creando un ambiente favorevole alla diffusione della peronospora,
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.