Attualità
Comuni ricicloni in Puglia: premiate a Bari le amministrazioni virtuose
La consegna dei riconoscimenti si è tenuta nel Palazzo dell'Acquedotto Pugliese
Puglia - venerdì 12 gennaio 2024
21.11
Le sfide dell'economia circolare e le buone pratiche che sempre più prendono piede sul territorio sono stati al centro della III edizione dell'Ecoforum Puglia dal titolo "Economia Circolare - lavori in corso", organizzato da Legambiente, con il patrocinio dell'Assessorato all'ambiente della Regione Puglia, con la collaborazione di Acquedotto Pugliese che ha ospitato l'evento presso la sede storica di via Cognetti a Bari.
Sebbene la Puglia sia una delle regioni relegata alla parte bassa della classifica nazionale quanto a percentuale di raccolta differenziata con una media del 58,6% (peggio fanno solo Molise, Liguria, Campania, Lazio, Calabria e Sicilia), molte realtà locali hanno colto l'importanza di questo impegno e lavorano incessantemente per migliorare i dati di raccolta e a ridurre i conferimenti di indifferenziato. Questo emerge dal rapporto in cui, oltre a fotografare lo stato dell'arte, fanno testo le performance in relazione all'anno precedente, con numerosi comuni che hanno mostrato incrementi importanti nelle percentuali di raccolta.
"L'economia circolare – spiega Daniela Salzedo, direttrice di Legambiente Puglia – ha bisogno della diffusione della raccolta differenziata domiciliare in tutti comuni, della tariffazione puntuale per premiare le utenze più virtuose, di maggiore attenzione sulla qualità per facilitare il riciclo successivo e di una impiantistica regionale valida e diffusa su tutto il territorio regionale. Fino ad oggi, purtroppo, le sindromi NIMTO degli eletti (non durante il mio mandato elettorale) e NIMBY dei cittadini (non nel mio giardino) hanno troppe volte condizionato le scelte delle amministrazioni facendo diventare una impresa titanica anche la creazione di un centro comunale di raccolta. Dobbiamo superare una volta per tutte questi pregiudizi per realizzare anche in Puglia gli impianti industriali dell'economia circolare¸ a partire dai digestori anaerobici per produrre compost e biometano".
Sebbene la Puglia sia una delle regioni relegata alla parte bassa della classifica nazionale quanto a percentuale di raccolta differenziata con una media del 58,6% (peggio fanno solo Molise, Liguria, Campania, Lazio, Calabria e Sicilia), molte realtà locali hanno colto l'importanza di questo impegno e lavorano incessantemente per migliorare i dati di raccolta e a ridurre i conferimenti di indifferenziato. Questo emerge dal rapporto in cui, oltre a fotografare lo stato dell'arte, fanno testo le performance in relazione all'anno precedente, con numerosi comuni che hanno mostrato incrementi importanti nelle percentuali di raccolta.
"L'economia circolare – spiega Daniela Salzedo, direttrice di Legambiente Puglia – ha bisogno della diffusione della raccolta differenziata domiciliare in tutti comuni, della tariffazione puntuale per premiare le utenze più virtuose, di maggiore attenzione sulla qualità per facilitare il riciclo successivo e di una impiantistica regionale valida e diffusa su tutto il territorio regionale. Fino ad oggi, purtroppo, le sindromi NIMTO degli eletti (non durante il mio mandato elettorale) e NIMBY dei cittadini (non nel mio giardino) hanno troppe volte condizionato le scelte delle amministrazioni facendo diventare una impresa titanica anche la creazione di un centro comunale di raccolta. Dobbiamo superare una volta per tutte questi pregiudizi per realizzare anche in Puglia gli impianti industriali dell'economia circolare¸ a partire dai digestori anaerobici per produrre compost e biometano".