Politica
Consiglio regionale: respinta la mozione di sfiducia nei confronti del presidente Emiliano
Con 19 voti favorevoli, 30 contrari e due assenti, respinta la mozione presentata dal centrodestra
Puglia - mercoledì 8 maggio 2024
10.55
on 19 voti favorevoli, 30 contrari e due assenti, è stata respinta la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Giunta regionale presentata dai consiglieri regionali del centrodestra, ai sensi dell'articolo 22 comma 3 dello Statuto della Regione Puglia.
Le motivazioni che hanno indotto i consiglieri del centrodestra a presentare la mozione di sfiducia, sono state illustrate dal capogruppo di FdI, evidenziando che in questi ultimi anni di legislatura si è prodotto il proliferare di agenzie, cda, direttori generali, commissari ed incarichi intuitu personae, ivi compresi i consiglieri del presidente ed il vice capo di gabinetto che hanno fatto emergere una serie di criticità nel funzionamento e nella gestione delle risorse pubbliche, oltre che gravare su tutti i pugliesi.
È stato rilevato che in ogni settore, a partire da quello sanitario sino alla gestione dei rifiuti, si è registrato una mancanza di visione politica e scelte effettuate che hanno peggiorato i servizi resi ai cittadini pugliesi. Con riferimento al sistema sanitario costruito dall'attuale amministrazione, si sono registrate chiusure e ridimensionamenti di ospedali, ritardi nel costruirne di nuovi (San Cataldo a Taranto ed il Monopoli-Fasano, più volte oggetto di annunciate inaugurazioni considerate farsa), il mancato avvio di altri tre nuovi ospedali come quello di Andria, del Nord-Barese e di Maglie-Melpignano. A questo è stato aggiunto il riferimento al dramma delle lunghissime liste d'attesa ed al disastro nel sistema di accreditamento delle strutture sanitarie private.
Tra le criticità evidenziate nella mozione anche quella relativa alla gestione dei rifiuti per l'assenza di impianti pubblici, programmati nel Piano e rimasti inattuati determinando negli anni un costante e continuo aumento della Tari a carico dei cittadini pugliesi.
Le motivazioni che hanno indotto i consiglieri del centrodestra a presentare la mozione di sfiducia, sono state illustrate dal capogruppo di FdI, evidenziando che in questi ultimi anni di legislatura si è prodotto il proliferare di agenzie, cda, direttori generali, commissari ed incarichi intuitu personae, ivi compresi i consiglieri del presidente ed il vice capo di gabinetto che hanno fatto emergere una serie di criticità nel funzionamento e nella gestione delle risorse pubbliche, oltre che gravare su tutti i pugliesi.
È stato rilevato che in ogni settore, a partire da quello sanitario sino alla gestione dei rifiuti, si è registrato una mancanza di visione politica e scelte effettuate che hanno peggiorato i servizi resi ai cittadini pugliesi. Con riferimento al sistema sanitario costruito dall'attuale amministrazione, si sono registrate chiusure e ridimensionamenti di ospedali, ritardi nel costruirne di nuovi (San Cataldo a Taranto ed il Monopoli-Fasano, più volte oggetto di annunciate inaugurazioni considerate farsa), il mancato avvio di altri tre nuovi ospedali come quello di Andria, del Nord-Barese e di Maglie-Melpignano. A questo è stato aggiunto il riferimento al dramma delle lunghissime liste d'attesa ed al disastro nel sistema di accreditamento delle strutture sanitarie private.
Tra le criticità evidenziate nella mozione anche quella relativa alla gestione dei rifiuti per l'assenza di impianti pubblici, programmati nel Piano e rimasti inattuati determinando negli anni un costante e continuo aumento della Tari a carico dei cittadini pugliesi.