Cronaca
Contrabbando di olio dall'Albania. Maxi-sequestro nel porto di Brindisi
Intervento della Guardia di Finanza: trovate 110 taniche non sterilizzate
Puglia - venerdì 27 gennaio 2023
14.33
Ben tre tonnellate di olio proveniente dall'Albania, nascoste tra i bagagli negli autobus adibiti solo al trasporto di persone, sono state poste sotto sequestro a Brindisi durante alcuni controlli ai varchi dogana. Il carico è stato scoperto dai funzionari dell'Agenzia delle accise, dogane e Monopoli e dai militari della Guardia di Finanza.
Le forze dell'ordine hanno verificato che il carico di olio, presente nell'autobus, era contenuto all'interno di 110 taniche non sterilizzate di materiale plastico ed era privo di ogni certificazione sanitaria, oltre a non essere accompagnato da alcuna documentazione commerciale o doganale.
Questa pratica avrebbe permesso l'introduzione in Italia, di un prodotto che non ha le caratteristiche di idoneità al consumo e avrebbe sottratto l'importazione di olio al pagamento dei tributi dovuti per legge. Si tratterebbe quindi, di un tentativo di contrabbando in quanto teso ad evitare per la merce il pagamento dei diritti doganali e dell'Iva dovuta, in violazione degli articoli 282, 293 del Testo Unico delle Leggi Doganali e degli articoli 1 e 70 del Decreto presidenziale del 1972 in materia di Imposta sul Valore Aggiunto. Quindi, le Fiamme Gialle e i Funzionari doganali hanno dato esecuzione al sequestro amministrativo della merce.
I reati, segnalati all'Ufficio delle Dogane di Brindisi, prevedono una sanzione amministrativa pecuniaria pari da due a dieci volte l'ammontare dei diritti di confine evasi. Nell'ultimo mese l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza hanno sequestrato ben 9 tonnellate di olio d'oliva che proveniva dall'Albania, recuperando, così, oltre 13.000 euro di tributi evasi.
Le forze dell'ordine hanno verificato che il carico di olio, presente nell'autobus, era contenuto all'interno di 110 taniche non sterilizzate di materiale plastico ed era privo di ogni certificazione sanitaria, oltre a non essere accompagnato da alcuna documentazione commerciale o doganale.
Questa pratica avrebbe permesso l'introduzione in Italia, di un prodotto che non ha le caratteristiche di idoneità al consumo e avrebbe sottratto l'importazione di olio al pagamento dei tributi dovuti per legge. Si tratterebbe quindi, di un tentativo di contrabbando in quanto teso ad evitare per la merce il pagamento dei diritti doganali e dell'Iva dovuta, in violazione degli articoli 282, 293 del Testo Unico delle Leggi Doganali e degli articoli 1 e 70 del Decreto presidenziale del 1972 in materia di Imposta sul Valore Aggiunto. Quindi, le Fiamme Gialle e i Funzionari doganali hanno dato esecuzione al sequestro amministrativo della merce.
I reati, segnalati all'Ufficio delle Dogane di Brindisi, prevedono una sanzione amministrativa pecuniaria pari da due a dieci volte l'ammontare dei diritti di confine evasi. Nell'ultimo mese l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza hanno sequestrato ben 9 tonnellate di olio d'oliva che proveniva dall'Albania, recuperando, così, oltre 13.000 euro di tributi evasi.