Politica
Dimissioni di massa dei consiglieri: cadono le amministrazioni di Gravina e San Ferdinando di Puglia
Alesio Valente e Salvatore Puttilli non concludono il mandato. Solo il secondo potrà ricandidarsi
Puglia - mercoledì 12 gennaio 2022
12.52
Si conclude anzitempo l'esperienza amministrativa dei sindaci Alesio Valente e Salvatore Puttilli, rispettivamente primi cittadini di Gravina in Puglia e San Ferdinando di Puglia.
Un destino comune per i due primi cittadini, sfiduciati quasi contemporaneamente dalla maggioranza dei consiglieri dei rispettivi Comuni che si sono dimessi. La dimissione contestuale della maggioranza dei consiglieri comunali, così come previsto dal Tuel, porta allo scioglimento dell'assemblea e al commissariamento dei comuni.
Per quanto attiene San Ferdinando di Puglia, l'atto delle dimissioni dei consiglieri comunali è stato conseguente alla comunicazione da parte di Puttilli di volersi ricandidare alla guida della città. Per il già sindaco del comune ofantino sarebbe la quarta candidatura.
Alesio Valente, invece, non potrà ricandidarsi, essendo al suo secondo mandato. «Un atto brutto, ma soprattutto incomprensibile e inopportuno, a soli quattro mesi dalle elezioni e in piena ondata pandemica» ha definito Valente la scelta di 13 consiglieri di dimettersi contestualmente portando al commissariamento del Comune. «Con tutti i problemi che abbiamo con la pandemia ma anche per il Pnrr, tanti fondi che proprio in questi giorni dovrebbero arrivare nelle nostre città, e poi tutti i cantieri che dobbiamo seguire in particolare per il Piaggio di cui vado orgoglioso» ha stigmatizzato l'ormai ex primo cittadino gravinese, che fu eletto da una coalizione di centrosinistra e civica.
Parole di solidarietà sono state espresse dai vertici del Partito Democratico regionale e dai parlamentari. Il deputato DEM Ubaldo Pagano ha definito le tredici firme come «un atto di vigliaccheria nei confronti di un'intera comunità». Per il segretario regionale Marco Lacarra, si tratta di «un atto scellerato, assurdo, incomprensibile: privare una città ben amministrata del suo governo civico a soli 4 mesi dal voto e nel mezzo della pandemia è davvero cosa fuori dal mondo».
A San Ferdinando di Puglia le dimissioni della maggioranza dei consiglieri sono arrivate all'indomani della conferenza stampa di annuncio della ricandidatura a sindaco di Salvatore Puttilli. In 24 ore i consiglieri della sua ex maggioranza lo hanno mandato a casa anzitempo.
«Il motivo? Il mio diritto a ricandidarmi ed il dovere (che avevo e che ho) di sottopormi al giudizio degli elettori alla fine del mandato, atteso che i patti iniziali sono stati via via infranti sull'altare di continui riposizionamenti e conseguente rottura degli equilibri. Tutto ciò e la delicatezza del momento che stiamo vivendo hanno portato a un mio legittimo ripensamento che, credetemi, non è stato frutto di decisioni prese a cuor leggero, ma piuttosto dettate dalla necessità di continuare a garantire alla nostra comunità una guida salda ed esperta. Sono sereno e pronto a servire nuovamente la comunità sanferdinandese e sarà il confronto democratico, ancora una volta, a decretare il finale» ha scritto l'ormai ex primo cittadino sul suo profilo Facebook..
Un destino comune per i due primi cittadini, sfiduciati quasi contemporaneamente dalla maggioranza dei consiglieri dei rispettivi Comuni che si sono dimessi. La dimissione contestuale della maggioranza dei consiglieri comunali, così come previsto dal Tuel, porta allo scioglimento dell'assemblea e al commissariamento dei comuni.
Per quanto attiene San Ferdinando di Puglia, l'atto delle dimissioni dei consiglieri comunali è stato conseguente alla comunicazione da parte di Puttilli di volersi ricandidare alla guida della città. Per il già sindaco del comune ofantino sarebbe la quarta candidatura.
Alesio Valente, invece, non potrà ricandidarsi, essendo al suo secondo mandato. «Un atto brutto, ma soprattutto incomprensibile e inopportuno, a soli quattro mesi dalle elezioni e in piena ondata pandemica» ha definito Valente la scelta di 13 consiglieri di dimettersi contestualmente portando al commissariamento del Comune. «Con tutti i problemi che abbiamo con la pandemia ma anche per il Pnrr, tanti fondi che proprio in questi giorni dovrebbero arrivare nelle nostre città, e poi tutti i cantieri che dobbiamo seguire in particolare per il Piaggio di cui vado orgoglioso» ha stigmatizzato l'ormai ex primo cittadino gravinese, che fu eletto da una coalizione di centrosinistra e civica.
Parole di solidarietà sono state espresse dai vertici del Partito Democratico regionale e dai parlamentari. Il deputato DEM Ubaldo Pagano ha definito le tredici firme come «un atto di vigliaccheria nei confronti di un'intera comunità». Per il segretario regionale Marco Lacarra, si tratta di «un atto scellerato, assurdo, incomprensibile: privare una città ben amministrata del suo governo civico a soli 4 mesi dal voto e nel mezzo della pandemia è davvero cosa fuori dal mondo».
A San Ferdinando di Puglia le dimissioni della maggioranza dei consiglieri sono arrivate all'indomani della conferenza stampa di annuncio della ricandidatura a sindaco di Salvatore Puttilli. In 24 ore i consiglieri della sua ex maggioranza lo hanno mandato a casa anzitempo.
«Il motivo? Il mio diritto a ricandidarmi ed il dovere (che avevo e che ho) di sottopormi al giudizio degli elettori alla fine del mandato, atteso che i patti iniziali sono stati via via infranti sull'altare di continui riposizionamenti e conseguente rottura degli equilibri. Tutto ciò e la delicatezza del momento che stiamo vivendo hanno portato a un mio legittimo ripensamento che, credetemi, non è stato frutto di decisioni prese a cuor leggero, ma piuttosto dettate dalla necessità di continuare a garantire alla nostra comunità una guida salda ed esperta. Sono sereno e pronto a servire nuovamente la comunità sanferdinandese e sarà il confronto democratico, ancora una volta, a decretare il finale» ha scritto l'ormai ex primo cittadino sul suo profilo Facebook..