Cronaca
Droga nascosta nella ruota del trattore: 5 arresti a San Pietro Vernotico
Le dosi erano vendute a cifre tra i 30 e i 50 euro
Puglia - martedì 23 aprile 2024
0.59
Utilizzavano lo spazio interno alla grande ruota di un trattore per nascondere della droga e l'officina da gommista come base per le attività di spaccio.
Avrebbero utilizzato questo stratagemma le cinque persone arrestate all'alba dai carabinieri a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, nell'ambito dell'operazione denominata 'Full service'. In carcere, in esecuzione di un'ordinanza del gip del tribunale di Brindisi richiesta della Procura, sono finiti i fratelli Michele e Monica Frassanito, di 46 e 41 anni; e il 34enne Emanuele Pierri.
Nel corso delle indagini, durate quasi sei mesi, i militari avrebbero accertato quasi 50 cessioni di droga, in particolare cocaina, marijuana e hashish, vendute dai 30 ai 50 euro. Secondo l'accusa, la droga veniva nascosta anche in una nicchia per il contatore dell'acqua, ricavata nel muro perimetrale della stessa officina, da dove le dosi venivano prese dai clienti che ricevevano l'ok al telefono.
Ai domiciliari invece si trovano il 40enne Giovanni Greco e la 54enne Elisabetta Balsamo. I cinque sono accusati a vario titolo di reiterata detenzione, trasporto, occultamento, cessione e vendita di sostanze stupefacenti.
Avrebbero utilizzato questo stratagemma le cinque persone arrestate all'alba dai carabinieri a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, nell'ambito dell'operazione denominata 'Full service'. In carcere, in esecuzione di un'ordinanza del gip del tribunale di Brindisi richiesta della Procura, sono finiti i fratelli Michele e Monica Frassanito, di 46 e 41 anni; e il 34enne Emanuele Pierri.
Nel corso delle indagini, durate quasi sei mesi, i militari avrebbero accertato quasi 50 cessioni di droga, in particolare cocaina, marijuana e hashish, vendute dai 30 ai 50 euro. Secondo l'accusa, la droga veniva nascosta anche in una nicchia per il contatore dell'acqua, ricavata nel muro perimetrale della stessa officina, da dove le dosi venivano prese dai clienti che ricevevano l'ok al telefono.
Ai domiciliari invece si trovano il 40enne Giovanni Greco e la 54enne Elisabetta Balsamo. I cinque sono accusati a vario titolo di reiterata detenzione, trasporto, occultamento, cessione e vendita di sostanze stupefacenti.