Politica
Elezioni comunali a Bari: sarà ballottaggio tra Leccese e Romito
Laforgia intanto conferma pubblicamente l'appoggio al candidato del PD
Puglia - martedì 11 giugno 2024
8.39
Pochi scossoni e più o meno tutto come previsto sin dagli exit poll. Vito Leccese è stato il candidato sindaco più suffragato al primo turno (poco sotto il 48%) e non è riuscito per un paio di punti percentuali a vincere al primo turno.
Il 23 giugno se la vedrà al ballottaggio con il candidato del centrodestra unito, Fabio Romito, che si è fermato poco sotto il 30%. Sopra il 21% il candidato primo cittadino dell'alleanza Verdi/Sinistra e del Movimento 5 Stelle, Michele Laforgia, che ha già dichiarato di essere pronto ad appoggiare Leccese.
Poche chance per Romito al secondo turno? A destra si sono tutti affrettati a ricordare che si riparte alla pari, ma l'impresa per il loro candidato è ardua. In primis, facendo un'analisi cruda, politicamente scorretta, perché si scontrerà nuovamente con l'ondata "decariana" e del potere che ormai è presente in città da 20 anni e che appoggia in massa Leccese; ed in secondo luogo perché a destra sembra tirare solo Fratelli d'Italia (flop forzista) e l'elettorato "laforgiano", 5 stelle esclusi, è molto militante: mi tappo il naso, metto da parte le differenze anche grandi e voto per una idea di nuovo spazio politico che altrimenti imploderebbe non appena nata. L'importante è che non vinca mai la destra. E c'è chi giura che c'è già accordo politico (e perché mai dovrebbe essere il contrario?).
E poi su Romito pesa quel simbolo da cui proviene: una città del sud che ha un candidato sindaco della Lega difficilmente dimentica le battaglie secessioniste del partito originario e lui rischia di essere agnello sacrificale su un altare ben apparecchiato.
Si vedrà, vedremo. Tra due settimane Bari avrà il suo nuovo primo cittadino e, chiunque esso sia, dovrà continuare a far crescere una città molto diversa da quella di 30 anni fa. Almeno in superficie.
Il 23 giugno se la vedrà al ballottaggio con il candidato del centrodestra unito, Fabio Romito, che si è fermato poco sotto il 30%. Sopra il 21% il candidato primo cittadino dell'alleanza Verdi/Sinistra e del Movimento 5 Stelle, Michele Laforgia, che ha già dichiarato di essere pronto ad appoggiare Leccese.
Poche chance per Romito al secondo turno? A destra si sono tutti affrettati a ricordare che si riparte alla pari, ma l'impresa per il loro candidato è ardua. In primis, facendo un'analisi cruda, politicamente scorretta, perché si scontrerà nuovamente con l'ondata "decariana" e del potere che ormai è presente in città da 20 anni e che appoggia in massa Leccese; ed in secondo luogo perché a destra sembra tirare solo Fratelli d'Italia (flop forzista) e l'elettorato "laforgiano", 5 stelle esclusi, è molto militante: mi tappo il naso, metto da parte le differenze anche grandi e voto per una idea di nuovo spazio politico che altrimenti imploderebbe non appena nata. L'importante è che non vinca mai la destra. E c'è chi giura che c'è già accordo politico (e perché mai dovrebbe essere il contrario?).
E poi su Romito pesa quel simbolo da cui proviene: una città del sud che ha un candidato sindaco della Lega difficilmente dimentica le battaglie secessioniste del partito originario e lui rischia di essere agnello sacrificale su un altare ben apparecchiato.
Si vedrà, vedremo. Tra due settimane Bari avrà il suo nuovo primo cittadino e, chiunque esso sia, dovrà continuare a far crescere una città molto diversa da quella di 30 anni fa. Almeno in superficie.