Cronaca
Ferimento degli agenti a Taranto. L'arrestato: «Non ricordo nulla»
Il 42enne è stato interrogato dal Gip
Puglia - martedì 25 gennaio 2022
14.33
Leo Varallo, il 42enne di Taranto che sabato scorso ha ferito con colpi di pistola due agenti di Polizia, si è avvalso della facoltà di non rispondere prima di fornire al Gip una breve dichiarazione spontanea dichiarando di non ricordare nulla di quanto accaduto in quella circostanza, dopo che aveva cercato di impossessarsi di un'auto di lusso da una concessionaria.
Il tarantino, come riportato dall'Ansa, è stato interrogato in carcere dal gip Francesco Maccagnano nell'ambito dell'udienza di convalida: presente anche il pm Maria Grazia Anastasia. L'indagato è accusato di duplice tentativo di omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali nei confronti di altri sei poliziotti contro i quali si ea scagliato prima di essere catturato, tentata rapina, detenzione e porto illegale di pistola e munizioni e minaccia armata a un agente libero dal servizio.
Varallo ha sparato ad altezza d'uomo contro il parabrezza e il finestrino anteriore sinistro dell'auto di servizio con a bordo i due agenti, di 38 e 44 anni, originari di Martina Franca, con prognosi di 15 e 30 giorni. Stando quanto emerso dalle prime analisi, l'uomo avrebbe agito sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
Il tarantino, come riportato dall'Ansa, è stato interrogato in carcere dal gip Francesco Maccagnano nell'ambito dell'udienza di convalida: presente anche il pm Maria Grazia Anastasia. L'indagato è accusato di duplice tentativo di omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali nei confronti di altri sei poliziotti contro i quali si ea scagliato prima di essere catturato, tentata rapina, detenzione e porto illegale di pistola e munizioni e minaccia armata a un agente libero dal servizio.
Varallo ha sparato ad altezza d'uomo contro il parabrezza e il finestrino anteriore sinistro dell'auto di servizio con a bordo i due agenti, di 38 e 44 anni, originari di Martina Franca, con prognosi di 15 e 30 giorni. Stando quanto emerso dalle prime analisi, l'uomo avrebbe agito sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.