Cronaca
Furti di energia elettrica: 57 denunce in due mesi a Taranto
Danno stimato di circa 200mila euro
Puglia - mercoledì 7 dicembre 2022
10.13
In due mesi, fra ottobre e novembre, i carabinieri di Taranto hanno denunciato 57 persone ritenute responsabili di furto aggravato di energia elettrica per un danno stimato di circa 200mila euro.
I militari, coadiuvati in fase esecutiva dal personale tecnico di E-Distribuzione, hanno setacciato diverse aree della città, ispezionando sia private abitazioni che attività commerciali ed intervenendo in caso di irregolarità.
Nel corso dei controlli sono stati trovati marchingegni ed espedienti studiati per modificare il funzionamento dei contatori: da semplici bypass all'utilizzo di magneti posizionati per rallentare il movimento, ad articolati cablaggi che traevano in inganno il sistema di controllo. I trasgressori individuati, uomini e donne di età comprese tra i 20 e gli 80 anni, con precedenti di polizia ma anche incensurati, appartengono a diverse classi sociali.
Uno dei principali obiettivi alla base dell'operazione di contrasto è stato quello di ripristinare la sicurezza dei luoghi in quanto le manomissioni messe in atto creavano forti rischi di dispersione di elettricità con possibili folgorazioni, esplosioni ed incendi.
I militari, coadiuvati in fase esecutiva dal personale tecnico di E-Distribuzione, hanno setacciato diverse aree della città, ispezionando sia private abitazioni che attività commerciali ed intervenendo in caso di irregolarità.
Nel corso dei controlli sono stati trovati marchingegni ed espedienti studiati per modificare il funzionamento dei contatori: da semplici bypass all'utilizzo di magneti posizionati per rallentare il movimento, ad articolati cablaggi che traevano in inganno il sistema di controllo. I trasgressori individuati, uomini e donne di età comprese tra i 20 e gli 80 anni, con precedenti di polizia ma anche incensurati, appartengono a diverse classi sociali.
Uno dei principali obiettivi alla base dell'operazione di contrasto è stato quello di ripristinare la sicurezza dei luoghi in quanto le manomissioni messe in atto creavano forti rischi di dispersione di elettricità con possibili folgorazioni, esplosioni ed incendi.