Cronaca
Furti, spaccate e baby gang a Bari: in arrivo più controlli e identificazioni
In prefettura il vertice chiesto dal viceministro: «Imbarazzante difficoltà con i livelli di sicurezza. Intollerabile»
Puglia - martedì 14 febbraio 2023
«Ho chiesto questo incontro perché è intollerabile che in una città che si propone di essere leader nei rapporti con il Mediterraneo, punto di riferimento per tutte le situazioni economiche del Mezzogiorno, ci sia, però, imbarazzante difficoltà a garantire livelli minimi di sicurezza. Quando gli episodi si reiterano in zone diverse vuol dire che c'è un malessere generale su cui bisogna intervenire». Lo ha detto il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, che ha chiesto e ottenuto un incontro urgente in prefettura a Bari, per discutere dei diversi episodi di violenza, aggressione e furti avvenuti nel capoluogo negli ultimi tempi.
Si prepara, quindi, una vera e propria "mappa" della criminalità cittadina, per presidiare i luoghi più a rischio. Il prefetto di Bari Antonia Bellomo «Emanerà una circolare in cui darà dei target, dei punti di riferimento alle pattuglie dei vari corpi di polizia con l'obiettivo di identificare i soggetti, meritevoli di essere immediatamente identificati: questo significa dare al cittadino la sensazione che c'è una sicurezza incrementata in città - ha spiegato Sisto. Il viceministro assicura che da parte di tutti «Vi è la presa d'atto che la città ha bisogno di qualche cosa di più sul piano della sicurezza – ha detto Sisto. Se questi reati crescono, se le spaccate e i fenomeni di baby gang incrementano, ci vuole un argine». Per questo sono stati fissati anche nuovi incontri: «Uno con la procura minorile» e l'altro «Con gli esponenti del mondo della scuola», al fine di contrastare i fenomeni delle baby gang.
All'incontro oltre al prefetto, Antonia Bellomo, hanno presenziato il sindaco Antonio Decaro e i vertici delle forze dell'ordine, insieme ai rappresentanti di alcuni movimenti cittadini. Tra gli ultimi episodi ci sono il tentato furto in un ristorante al quartiere Carrassi, il furto in un game shop e la spaccata con il furto della cassa in un bar in corso Cavour. A questi si aggiungono l'aggressione per rapina di cui è stata vittima una donna di 84 anni in via De Giosa e il fenomeno delle baby gang, registrati specie nel quartiere San Paolo con un gruppo che si sarebbe reso responsabile di aggressioni e atti vandalici di vario tipo. L'ultimo è avvenuto su un bus Amtab, dove una ragazzina prima è stata offesa, poi le avrebbero sputato addosso e in ultimo sarebbe stata palpeggiata.
«Chiederò di mettere sul tavolo alcune proposte concrete – ha detto Sisto: riguarderanno il presidio continuo in zone critiche della città, ma con un obbligo continuo di identificazione dei soggetti che le forze dell'ordine riterranno opportuno. Perché la continuità del presidio di sicurezza, dissuade coloro che vogliono violare le regole. Proporrò di valutare attentamente se tutte le videocamere in città funzionano, se l'uso dei droni è stato regolamentato e in che zone della città funzionano», oltre a chiedere «Quante sono le forze dell'ordine in servizio dalle ore 20 alle 6 del mattino, con distribuzione geografica».
Tra le proposte da fare all'amministrazione comunale compare anche l'introduzione di un «Agente di polizia locale di quartiere o di agglomerati, perché possa garantire sicurezza attiva e passiva. Come anche dare il compito ai Servizi Sociali, laddove i componenti di baby gang siano individuati, di intervenire pesantemente su questi contesti sociali» per comprendere il perché «In questi contesti possano maturare degli episodi di tale gravità ed evitare aggressività». Da ultimo, è emersa la volontà di «Ripercorrere i percorsi formativi e informativi fin dalle scuole elementare contro il bullismo, perché si comprenda che è un fenomeno da mettere all'indice e soprattutto percorsi di legalità, perché sono sempre stato convinto – ha aggiunto Sisto - che se insegnata sin da piccoli allontana i nostri ragazzi da fenomeni criminali».
Sisto continua: «Sono tanti i cittadini che denunciano i reati sui social e non presso i commissariati di polizia o le stazioni dei carabinieri: questo dà l'idea di come nei confronti delle istituzioni si è perso un po' il punto di riferimento" ed è un "fenomeno che mi ha molto preoccupato». Sembra «Più naturale, semplice, denunciare un reato sui social: un segnale molto preoccupante che ci deve indurre ad un intervento credo ancora più concreto e immediato».
«Ci hanno assicurato che, in questi giorni, sono state arrestate le persone che avevano fatto le spaccate e i ragazzi che avevano creato dei problemi in alcune aree di socializzazione cittadina, in particolare i parchi - spiega Decaro. Ci sarà una direttiva prefettizia che aumenterà i controlli e le verifiche sulle persone che sono presenti in alcune zone della città, in continuità su quello che stavamo facendo negli ultimi mesi».
I dati dei reati «Ci dicono – ha aggiunto il sindaco - che c'è una riduzione dei reati e c'è, invece, un piccolo incremento dei reati da parte dei minori che, però, non sono organizzati in maniera criminale, ma gruppi di ragazzi che in maniera pervicace affrontano altri ragazzi in alcune parti della città. Ho continuato a dare la disponibilità della polizia locale, che come tutti sappiamo non si occupa di ordine pubblico, però sotto il coordinamento del questore, così come stiamo facendo in alcune zone della città, c'è la disponibilità delle forze di polizia locale a partecipare a delle azioni congiunte». In ultimo, il primo cittadino ha spiegato come sia necessario «Un maggior numero di presenza delle forze dell'ordine, perché gli organici si sono ridotti e in questi mesi ci sarà una ulteriore riduzione entro la metà di quest'anno e si arriverà all'assunzione di altro personale».
Si prepara, quindi, una vera e propria "mappa" della criminalità cittadina, per presidiare i luoghi più a rischio. Il prefetto di Bari Antonia Bellomo «Emanerà una circolare in cui darà dei target, dei punti di riferimento alle pattuglie dei vari corpi di polizia con l'obiettivo di identificare i soggetti, meritevoli di essere immediatamente identificati: questo significa dare al cittadino la sensazione che c'è una sicurezza incrementata in città - ha spiegato Sisto. Il viceministro assicura che da parte di tutti «Vi è la presa d'atto che la città ha bisogno di qualche cosa di più sul piano della sicurezza – ha detto Sisto. Se questi reati crescono, se le spaccate e i fenomeni di baby gang incrementano, ci vuole un argine». Per questo sono stati fissati anche nuovi incontri: «Uno con la procura minorile» e l'altro «Con gli esponenti del mondo della scuola», al fine di contrastare i fenomeni delle baby gang.
All'incontro oltre al prefetto, Antonia Bellomo, hanno presenziato il sindaco Antonio Decaro e i vertici delle forze dell'ordine, insieme ai rappresentanti di alcuni movimenti cittadini. Tra gli ultimi episodi ci sono il tentato furto in un ristorante al quartiere Carrassi, il furto in un game shop e la spaccata con il furto della cassa in un bar in corso Cavour. A questi si aggiungono l'aggressione per rapina di cui è stata vittima una donna di 84 anni in via De Giosa e il fenomeno delle baby gang, registrati specie nel quartiere San Paolo con un gruppo che si sarebbe reso responsabile di aggressioni e atti vandalici di vario tipo. L'ultimo è avvenuto su un bus Amtab, dove una ragazzina prima è stata offesa, poi le avrebbero sputato addosso e in ultimo sarebbe stata palpeggiata.
«Chiederò di mettere sul tavolo alcune proposte concrete – ha detto Sisto: riguarderanno il presidio continuo in zone critiche della città, ma con un obbligo continuo di identificazione dei soggetti che le forze dell'ordine riterranno opportuno. Perché la continuità del presidio di sicurezza, dissuade coloro che vogliono violare le regole. Proporrò di valutare attentamente se tutte le videocamere in città funzionano, se l'uso dei droni è stato regolamentato e in che zone della città funzionano», oltre a chiedere «Quante sono le forze dell'ordine in servizio dalle ore 20 alle 6 del mattino, con distribuzione geografica».
Tra le proposte da fare all'amministrazione comunale compare anche l'introduzione di un «Agente di polizia locale di quartiere o di agglomerati, perché possa garantire sicurezza attiva e passiva. Come anche dare il compito ai Servizi Sociali, laddove i componenti di baby gang siano individuati, di intervenire pesantemente su questi contesti sociali» per comprendere il perché «In questi contesti possano maturare degli episodi di tale gravità ed evitare aggressività». Da ultimo, è emersa la volontà di «Ripercorrere i percorsi formativi e informativi fin dalle scuole elementare contro il bullismo, perché si comprenda che è un fenomeno da mettere all'indice e soprattutto percorsi di legalità, perché sono sempre stato convinto – ha aggiunto Sisto - che se insegnata sin da piccoli allontana i nostri ragazzi da fenomeni criminali».
Sisto continua: «Sono tanti i cittadini che denunciano i reati sui social e non presso i commissariati di polizia o le stazioni dei carabinieri: questo dà l'idea di come nei confronti delle istituzioni si è perso un po' il punto di riferimento" ed è un "fenomeno che mi ha molto preoccupato». Sembra «Più naturale, semplice, denunciare un reato sui social: un segnale molto preoccupante che ci deve indurre ad un intervento credo ancora più concreto e immediato».
«Ci hanno assicurato che, in questi giorni, sono state arrestate le persone che avevano fatto le spaccate e i ragazzi che avevano creato dei problemi in alcune aree di socializzazione cittadina, in particolare i parchi - spiega Decaro. Ci sarà una direttiva prefettizia che aumenterà i controlli e le verifiche sulle persone che sono presenti in alcune zone della città, in continuità su quello che stavamo facendo negli ultimi mesi».
I dati dei reati «Ci dicono – ha aggiunto il sindaco - che c'è una riduzione dei reati e c'è, invece, un piccolo incremento dei reati da parte dei minori che, però, non sono organizzati in maniera criminale, ma gruppi di ragazzi che in maniera pervicace affrontano altri ragazzi in alcune parti della città. Ho continuato a dare la disponibilità della polizia locale, che come tutti sappiamo non si occupa di ordine pubblico, però sotto il coordinamento del questore, così come stiamo facendo in alcune zone della città, c'è la disponibilità delle forze di polizia locale a partecipare a delle azioni congiunte». In ultimo, il primo cittadino ha spiegato come sia necessario «Un maggior numero di presenza delle forze dell'ordine, perché gli organici si sono ridotti e in questi mesi ci sarà una ulteriore riduzione entro la metà di quest'anno e si arriverà all'assunzione di altro personale».