Eventi e cultura
Il flamenco di Eduardo Guerrero in esclusiva nazionale al Teatro Fusco di Taranto
Lo spettacolo il prossimo 25 gennaio
Puglia - martedì 18 gennaio 2022
13.23
Nel flamenco è il colpo ruvido, secco, che conclude una sequenza di passi. Si chiama «Desplante», come il titolo dello spettacolo che il ballerino andaluso Eduardo Guerrero presenta in esclusiva nazionale al Teatro Fusco di Taranto, martedì 25 gennaio (ore 21), per la 78esima Stagione degli Amici della Musica «Arcangelo Speranza», la storica associazione pugliese che quest'anno compie un secolo di vita. Affiancato dal cantaor Manuel Soto e dal chitarrista Javier Ibanez, Guerrero presenta il recital di danza, canto e musica con il quale nel 2013 vinse il primo premio al Festival de las Minas de La Unión Mines. Uno spettacolo intimo, di grande forza e drammaticità, nel quale Guerrero passa in rassegna diversi stili di flamenco, da quello puro, senza artifici, ad alcune derivazioni contemporanee, reinterpretate dal bailor di Cadice con un'estetica molto personale nella quale è iscritta l'essenza stessa della danza flamenca.
Aspetto curioso, Guerrero proporrà una sequenza di danze comprendente Mineras, Soleá, Malagueña, Abandolao, Alegrías, Zambra e Tango nella quale è presente anche una celebre forma gitana chiamata Taranto, il cui nome rimanda direttamente al tarantismo, un fenomeno molto conosciuto nella penisola iberica se, come ha spiegato lo studioso Vincenzo Santoro, divenne il tema centrale di opere teatrali composte da autori spagnoli quali Pedro Calderón de la Barca e Louis Vélez de Guevara.
Il Taranto fa parte dei Cantes de las Minas della zona di Almeria ed è un baile più malinconico e sentimentale che drammatico del ballo gitano, la manifestazione più plateale e spettacolarizzata del flamenco, con cui s'intende tutto ciò che rientra nella cultura gitana, dal linguaggio alla musica, dalla poesia alla danza, per l'appunto, ma anche dai costumi al modo di vivere. Eduardo Guerrero González, andaluso classe 1983, ha iniziato a ballare nella scuola di Carmen Guerrero quando aveva solo sei anni. Qui pose le basi del flamenco, continuando a lavorare con maestri della statura di Mario Maya, Antonio Canales e Manolo Marín. Ha anche studiato danza spagnola al Conservatorio di danza di Cadice e successivamente ha ampliato la sua conoscenza della danza classica e contemporanea. Dal 2002 ha iniziato a lavorare con grandi artisti della scena nazionale che hanno riconosciuto e apprezzato le sue indubbie qualità, la sua capacità fisica e la tecnica raffinata. Riconoscimenti che hanno portato Guerrero a diventare protagonista nelle produzioni delle compagnie di Aida Gómez, Eva Yerbabuena, Rocío Molina, nel Balletto Nazionale di Spagna e, ancora, alla corte di Javier Latorre e Rafael Aguilar. Nel 2011, dopo aver vinto con la sua coreografia «Mayo» il primo premio al Concorso coreografico dei Conservatori professionali, Guerrero ha dato vita alla propria compagnia, realizzando numerosi spettacoli e vincendo numerosi premi, non solo al Festival de las Minas de la Unión, ma anche al Festival di Jerez, oltre a conquistare il «Gaditano» dell'anno nel 2016, il Premio Pata Negra nel 2018 e il Premio Fiver all'Internacional Dance Film Festival nel 2019. Guerrero ha anche approfondito il lavoro sul rapporto tra danza e arti plastiche con la creazione dell'opera «Sombra Efímera» che ha presentato con una prima parte in anteprima alla Bienal de Flamenco di Siviglia nel 2018 all'interno di una bolla realizzata dallo studio di architettura Plastique Fantastique.
La 78ª Stagione organizzata dagli Amici della Musica di Taranto è organizzata sotto l'egida del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Taranto.
Aspetto curioso, Guerrero proporrà una sequenza di danze comprendente Mineras, Soleá, Malagueña, Abandolao, Alegrías, Zambra e Tango nella quale è presente anche una celebre forma gitana chiamata Taranto, il cui nome rimanda direttamente al tarantismo, un fenomeno molto conosciuto nella penisola iberica se, come ha spiegato lo studioso Vincenzo Santoro, divenne il tema centrale di opere teatrali composte da autori spagnoli quali Pedro Calderón de la Barca e Louis Vélez de Guevara.
Il Taranto fa parte dei Cantes de las Minas della zona di Almeria ed è un baile più malinconico e sentimentale che drammatico del ballo gitano, la manifestazione più plateale e spettacolarizzata del flamenco, con cui s'intende tutto ciò che rientra nella cultura gitana, dal linguaggio alla musica, dalla poesia alla danza, per l'appunto, ma anche dai costumi al modo di vivere. Eduardo Guerrero González, andaluso classe 1983, ha iniziato a ballare nella scuola di Carmen Guerrero quando aveva solo sei anni. Qui pose le basi del flamenco, continuando a lavorare con maestri della statura di Mario Maya, Antonio Canales e Manolo Marín. Ha anche studiato danza spagnola al Conservatorio di danza di Cadice e successivamente ha ampliato la sua conoscenza della danza classica e contemporanea. Dal 2002 ha iniziato a lavorare con grandi artisti della scena nazionale che hanno riconosciuto e apprezzato le sue indubbie qualità, la sua capacità fisica e la tecnica raffinata. Riconoscimenti che hanno portato Guerrero a diventare protagonista nelle produzioni delle compagnie di Aida Gómez, Eva Yerbabuena, Rocío Molina, nel Balletto Nazionale di Spagna e, ancora, alla corte di Javier Latorre e Rafael Aguilar. Nel 2011, dopo aver vinto con la sua coreografia «Mayo» il primo premio al Concorso coreografico dei Conservatori professionali, Guerrero ha dato vita alla propria compagnia, realizzando numerosi spettacoli e vincendo numerosi premi, non solo al Festival de las Minas de la Unión, ma anche al Festival di Jerez, oltre a conquistare il «Gaditano» dell'anno nel 2016, il Premio Pata Negra nel 2018 e il Premio Fiver all'Internacional Dance Film Festival nel 2019. Guerrero ha anche approfondito il lavoro sul rapporto tra danza e arti plastiche con la creazione dell'opera «Sombra Efímera» che ha presentato con una prima parte in anteprima alla Bienal de Flamenco di Siviglia nel 2018 all'interno di una bolla realizzata dallo studio di architettura Plastique Fantastique.
La 78ª Stagione organizzata dagli Amici della Musica di Taranto è organizzata sotto l'egida del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Taranto.