Attualità
Il pullman della solidarietà da Molfetta a Leopoli: partito il viaggio umanitario
L'obiettivo è portare in Puglia circa 50 civili ucraini
Puglia - mercoledì 9 marzo 2022
14.56
Nella serata di ieri è partito da Molfetta il pullman della solidarietà per la missione umanitaria che punta a portare in Puglia circa 50 civili in fuga dalla guerra. A bordo un medico, un'infermiera che conosce il russo, e don Gino Samarelli, il parroco del Duomo. Viaggeranno per un giorno e mezzo percorrendo oltre duemila chilometri, sfidando il freddo e le bombe sui "crinali dell'audacia" come diceva don Tonino Bello.
L'obiettivo è raggiungere Leopoli, in Ucraina, per portare beni di prima necessità e medicinali ma soprattutto per portare a Molfetta il maggior numero di profughi. Per trarli in salvo. Ecco il cuore di Molfetta, nel solco della grande storia civile della cità e spirituale segnato di don Tonino Bello. Il viaggio di don Gino, a nome della Diocesi di Molfetta, è realizzato con la collaborazione del Settore servizi sociali del Comune che, con il SerMolfett e le altre associazioni di volontariato, ha fornito supporto specie nella ricerca del personale sanitario, nelle operazioni di carico e scarico.
«Ci stiamo organizzando per accogliere tramite il Pis, il pronto intervento sociale, di cui ci siamo dotati da tempo, i profughi che – sottolinea il Sindaco, Tommaso Minervini - con don Gino arriveranno a Molfetta, per affidarli poi al servizio Sai, l'ex Sprar. Sappiamo che non sarà un viaggio semplice anche per il carico emotivo che porta con sé. Ma conosciamo la forza e la tempra di don Gino a cui tutti dobbiamo rinoscenza. Ringrazio, lo staff del Settore socialità, la dirigente De Leonardis, l'assessore alla socialità, Gianna Sgherza, ad uno ad uno, anche tutti coloro che hanno contribuito a raccogliere beni di prima necessità. Noi stiamo facendo la nostra parte ma sappiamo che tutta Molfetta si è mobilitata e si sta mobilitando. I semi buoni – conclude il Primo cittadino - germogliano sempre».
L'obiettivo è raggiungere Leopoli, in Ucraina, per portare beni di prima necessità e medicinali ma soprattutto per portare a Molfetta il maggior numero di profughi. Per trarli in salvo. Ecco il cuore di Molfetta, nel solco della grande storia civile della cità e spirituale segnato di don Tonino Bello. Il viaggio di don Gino, a nome della Diocesi di Molfetta, è realizzato con la collaborazione del Settore servizi sociali del Comune che, con il SerMolfett e le altre associazioni di volontariato, ha fornito supporto specie nella ricerca del personale sanitario, nelle operazioni di carico e scarico.
«Ci stiamo organizzando per accogliere tramite il Pis, il pronto intervento sociale, di cui ci siamo dotati da tempo, i profughi che – sottolinea il Sindaco, Tommaso Minervini - con don Gino arriveranno a Molfetta, per affidarli poi al servizio Sai, l'ex Sprar. Sappiamo che non sarà un viaggio semplice anche per il carico emotivo che porta con sé. Ma conosciamo la forza e la tempra di don Gino a cui tutti dobbiamo rinoscenza. Ringrazio, lo staff del Settore socialità, la dirigente De Leonardis, l'assessore alla socialità, Gianna Sgherza, ad uno ad uno, anche tutti coloro che hanno contribuito a raccogliere beni di prima necessità. Noi stiamo facendo la nostra parte ma sappiamo che tutta Molfetta si è mobilitata e si sta mobilitando. I semi buoni – conclude il Primo cittadino - germogliano sempre».