Cronaca
In auto con 5 chili di droga e a casa altri 12, arrestate due donne a Bari
I Carabinieri le hanno fermate lungo la strada statale 100
Puglia - venerdì 20 settembre 2024
12.07
Sulla strada statale 100 con 5 chili di eroina. E non è tutto. A casa di una delle due fermate, c'erano altri 12 chili. È un colpo grosso quello dell'Arma a due donne, una 55enne di Bari (D.C.T.) e una 45enne rumena di Modugno (C.L.): entrambe sono state arrestate per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Le due donne, nella tarda serata dello scorso 11 settembre, si trovavano a bordo di una Fiat Panda, lungo la strada statale 100, in direzione di Taranto. All'altezza dell'uscita per Cellamare e la zona industriale di Capurso, dopo «un sorpasso pericoloso», una gazzella del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bari si è parata davanti, intimando l'alt al conducente. Identificate e subito perquisite dalla testa ai piedi, è spuntata «una grande quantità di sostanza stupefacente».
Una partita di droga suddivisa in 10 panetti da 500 grammi, per un totale di 5,317 chili, sui quali «non hanno saputo fornire giustificazioni in merito». E questo era solo l'inizio della storia. Quando è giunta in via Fanelli, dove ha sede il reparto, la comunicazione che le donne erano in manette, è scattato il sopralluogo nelle abitazioni di entrambe, fra il rione San Paolo di Bari e Modugno. Ed è soprattutto a carico delle 55enne che sono emerse le sorprese aggiuntive. E che sorprese.
Di lì a poco sarebbe sbucata altra droga. Le auto dei militari, attraverso un «articolato dispositivo di uomini e mezzi, messo in campo nell'immediatezza dei fatti», hanno quindi raggiunto il San Paolo. La ricerca degli investigatori è stata lunga, fino a quando hanno scovato «un ulteriore ingente quantitativo di droga nascosto, materiale utilizzato per il confezionamento e una pressa idraulica, artigianalmente adattata per compattare e pressare lo stupefacente in blocchi rettangolare».
In totale sono stati sequestrati più di 17 chilogrammi di droga, grezza e lavorata, che da accertamenti speditivi, tramite reagenti narcotest, hanno dato positività all'eroina e una somma di denaro di 1.090 euro. Le due donne sono state condotte nella sezione femminile del carcere di Trani: dopo la convalida, per la 55enne, «ritenuta aver allestito nella propria casa un autentico deposito di droga pesante», è stata disposta la custodia in carcere, mentre la 45enne è tornata in libertà.
Ora, però, qualcuno dovrà fornire un po' di risposte a tanti interrogativi che si sommano in queste ore. Per conto di chi era gestito quel traffico di droga, in modo particolare di eroina? E soprattutto dov'era diretto con precisione? Gli investigatori, quasi sicuramente, un'idea già l'avranno. E l'inchiesta sembra solo all'inizio.
Le due donne, nella tarda serata dello scorso 11 settembre, si trovavano a bordo di una Fiat Panda, lungo la strada statale 100, in direzione di Taranto. All'altezza dell'uscita per Cellamare e la zona industriale di Capurso, dopo «un sorpasso pericoloso», una gazzella del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bari si è parata davanti, intimando l'alt al conducente. Identificate e subito perquisite dalla testa ai piedi, è spuntata «una grande quantità di sostanza stupefacente».
Una partita di droga suddivisa in 10 panetti da 500 grammi, per un totale di 5,317 chili, sui quali «non hanno saputo fornire giustificazioni in merito». E questo era solo l'inizio della storia. Quando è giunta in via Fanelli, dove ha sede il reparto, la comunicazione che le donne erano in manette, è scattato il sopralluogo nelle abitazioni di entrambe, fra il rione San Paolo di Bari e Modugno. Ed è soprattutto a carico delle 55enne che sono emerse le sorprese aggiuntive. E che sorprese.
Di lì a poco sarebbe sbucata altra droga. Le auto dei militari, attraverso un «articolato dispositivo di uomini e mezzi, messo in campo nell'immediatezza dei fatti», hanno quindi raggiunto il San Paolo. La ricerca degli investigatori è stata lunga, fino a quando hanno scovato «un ulteriore ingente quantitativo di droga nascosto, materiale utilizzato per il confezionamento e una pressa idraulica, artigianalmente adattata per compattare e pressare lo stupefacente in blocchi rettangolare».
In totale sono stati sequestrati più di 17 chilogrammi di droga, grezza e lavorata, che da accertamenti speditivi, tramite reagenti narcotest, hanno dato positività all'eroina e una somma di denaro di 1.090 euro. Le due donne sono state condotte nella sezione femminile del carcere di Trani: dopo la convalida, per la 55enne, «ritenuta aver allestito nella propria casa un autentico deposito di droga pesante», è stata disposta la custodia in carcere, mentre la 45enne è tornata in libertà.
Ora, però, qualcuno dovrà fornire un po' di risposte a tanti interrogativi che si sommano in queste ore. Per conto di chi era gestito quel traffico di droga, in modo particolare di eroina? E soprattutto dov'era diretto con precisione? Gli investigatori, quasi sicuramente, un'idea già l'avranno. E l'inchiesta sembra solo all'inizio.