Cronaca
Indagine sui bandi di concorso di Adisu Puglia: perquisizioni a Bari, Napoli e Trani
Si cercano documenti necessari ad accertare l’esistenza di eventuali accordi tra gli indagati
Puglia - giovedì 16 giugno 2022
10.23
I carabinieri del Comando provinciale di Bari hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, per la ricerca di database, titoli abilitativi o altri documenti volti a riscontrare l'esistenza di accordi delittuosi che sarebbero stati posti in essere in occasione della pubblicazione dei vari bandi di concorso idonei ad alterare le procedure di gara.
In particolare, i militari dell'Arma sono stati incaricati dall'autorità giudiziaria di ricercare, nell'eventuale disponibilità del direttore generale dell'Adisu, documenti necessari ad accertare l'esistenza di un'eventuale collusione o di accordi preesistenti tra gli indagati, relativi alla citate procedure concorsuali e a riscontare le modalità con le quali sarebbero stati precostituiti, presso un'università telematica, dei titoli e dei requisiti per la partecipazione da parte dei vari candidati alla predette selezioni.
Secondo l'impostazione accusatoria della Procura della Repubblica di Bari (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), infatti, il direttore generale della menzionata agenzia regionale, docente di Economia presso un'università telematica e relativo direttore amministrativo sino a pochi anni fa, avrebbe turbato le procedure di gara volte all'assegnazione di talune posizioni di rilievo in quell'ambito, nonché, attestando il falso, nominato quale legale per la difesa dell'agenzia in un giudizio di appello il direttore scientifico dell'università.
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In particolare, i militari dell'Arma sono stati incaricati dall'autorità giudiziaria di ricercare, nell'eventuale disponibilità del direttore generale dell'Adisu, documenti necessari ad accertare l'esistenza di un'eventuale collusione o di accordi preesistenti tra gli indagati, relativi alla citate procedure concorsuali e a riscontare le modalità con le quali sarebbero stati precostituiti, presso un'università telematica, dei titoli e dei requisiti per la partecipazione da parte dei vari candidati alla predette selezioni.
Secondo l'impostazione accusatoria della Procura della Repubblica di Bari (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), infatti, il direttore generale della menzionata agenzia regionale, docente di Economia presso un'università telematica e relativo direttore amministrativo sino a pochi anni fa, avrebbe turbato le procedure di gara volte all'assegnazione di talune posizioni di rilievo in quell'ambito, nonché, attestando il falso, nominato quale legale per la difesa dell'agenzia in un giudizio di appello il direttore scientifico dell'università.
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