Attualità
Inflazione sulla spesa, calano i consumi ma i pugliesi non rinunciano ai prodotti tipici
Al Food Summit Puglia presentata una ricerca di mercato NIQ sullo scenario del comparto agroalimentare
Puglia - venerdì 15 settembre 2023
14.42 Comunicato Stampa
Nonostante l'aumento dei prezzi dei prodotti tipici del territorio (olio d'oliva, pasta, pane, mozzarella, taralli, passate di pomodoro) e il calo dei volumi generalizzato, i consumatori pugliesi dimostrano un particolare attaccamento alle loro eccellenze.
Infatti, le quantità acquistate in Puglia diminuiscono di meno rispetto al resto d'Italia: l'olio d'oliva risulta campione con un trend di crescita a valore di +31,4% (rispetto alla media nazionale del +19%) e un impatto minore sul calo dei volumi (-2,8% in Puglia rispetto al -10,7% su scala nazionale).
È quanto emerso da una ricerca condotta da NIQ, presentata durante il Food Summit Puglia, l'evento di Gruppo Food svoltosi giovedì 14 settembre presso il Teatro Petruzzelli di Bari, che ha messo in evidenza l'impatto dell'inflazione sulla capacità di acquisto dei consumatori.
Secondo la ricerca dell'Istituto (aggiornata ad agosto 2023), si registra un maggior incremento del fatturato di vendita nei supermercati e ipermercati pugliesi rispetto al dato nazionale soprattutto per l'olio di oliva in crescita del 31,4% contro il 19%. Trend positivo anche per la mozzarella (+15,4%), pasta (+8,5%) e pane (+7,2%), conserve di pomodoro (+27%).
Questi risultati dimostrano come, nonostante la crisi, i pugliesi non rinunciano alla qualità dei loro prodotti e si fidano della filiera agroalimentare sul territorio.
Complessivamente si compra meno e si spende di più. "La sensazione di essere in recessione è comune in tutto il mondo, ma in Italia il calo dei volumi è ormai un trend consolidato che riflette la crescente difficoltà di una percentuale sempre più alta di famiglie", ha commentato Marco Pellicci di NIQ.
Dalla ricerca emerge un clima di preoccupazione, soprattutto per gli effetti dell'inflazione: il 95% delle famiglie cercherà di risparmiare sulla spesa al supermercato e lo farà principalmente riducendo gli acquisti e comprando marche meno care (68%), ma anche andando al discount o comprando in promozione (27%).
Nell'ottica della creazione di valore, la ricerca ha evidenziato l'importanza della raccolta dei dati come parte integrante dello scambio fra distributori e produttori, e l'opportunità di adottare strategie a livello di microterritorio, con azioni diverse a seconda dei bacini di utenza dei punti vendita a livello di assortimento, prezzo, promozioni e volantino.
In questo scenario, la scommessa per le filiere alimentari passa dalla capacità di interpretare i cambiamenti in atto e proporre un'offerta innovativa e un approccio evoluto al mercato, che garantisca competitività senza trascurare la dimensione etica del business.
Al Food Summit Puglia si è aperto un tavolo di confronto tra istituzioni, produzione, servizi e distribuzione, che ha sottolineato l'importanza degli accordi di filiera e la necessità di continuare ad investire in innovazione e sostenibilità, per garantire un'equa remunerazione a tutti gli attori della filiera e un prezzo giusto.
Un ruolo fondamentale nell'agroalimentare pugliese assume la collaborazione tra impresa e università, con l'obiettivo di innalzare competenza e qualità all'interno delle industrie del territorio. Con queste premesse è stato avviato all'inizio del 2023 il progetto Agrifood Hub, un polo di ricerca che sarà attivo nel 2025 con una nuova sede a Corato, nel complesso degli ex Molini e Pastifici Basile.
ll progetto è stato finanziato in ambito PNRR sulla base di una proposta del Politecnico di Bari, capofila di un raggruppamento pubblico-privato tra università, imprese e istituzioni: Molino Casillo spa, proprietario dell'ex Molino Basile, le Università di Bari "Aldo Moro" e del Salento, la Federazione Regionale Coldiretti Puglia, l'Istituto di Istruzione Superiore "Oriani- Tandoi", il Comune di Corato e B.F. spa, una holding attiva nella filiera agroindustriale italiana.
«Il progetto – ha spiegato Vito Gallo, Responsabile scientifico di Agrifood Hub - vedrà la nascita di varie accademie, come quella per l'agricoltura sostenibile e di precisione, tecnica molitoria, panificazione e pastificazione, tracciabilità e valorizzazione dell'origine dei cereali. L'Agrifood Hub si occuperà di offrire alta formazione specialistica nel settore agroalimentare, e sarà un punto di riferimento, nazionale e internazionale, per la collaborazione tra impresa e mondo accademico».
Al Food Summit Puglia, oltre alle istituzioni rappresentate dall'Assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci sono intervenuti alcuni tra i principali player dell'industria, della grande distribuzione e dei servizi pugliesi: Pasquale Casillo, Presidente e AD Molino Casillo; Lucia Forte, AD Oropan; Michele Andriani, Presidente Andriani; Giovanni D'Ambruoso, CEO Delizia; Vincenzo Divella, AD Divella; Gianmarco Laviola, Managing Director Princes Industrie Alimentari; Grazia De Gennaro, Responsabile comunicazione e pari opportunità Maiora; Grégoire Kaufman, Direttore Generale Crai; Annalucia Macripò, Direttore Merci Supercentro.
Infatti, le quantità acquistate in Puglia diminuiscono di meno rispetto al resto d'Italia: l'olio d'oliva risulta campione con un trend di crescita a valore di +31,4% (rispetto alla media nazionale del +19%) e un impatto minore sul calo dei volumi (-2,8% in Puglia rispetto al -10,7% su scala nazionale).
È quanto emerso da una ricerca condotta da NIQ, presentata durante il Food Summit Puglia, l'evento di Gruppo Food svoltosi giovedì 14 settembre presso il Teatro Petruzzelli di Bari, che ha messo in evidenza l'impatto dell'inflazione sulla capacità di acquisto dei consumatori.
Secondo la ricerca dell'Istituto (aggiornata ad agosto 2023), si registra un maggior incremento del fatturato di vendita nei supermercati e ipermercati pugliesi rispetto al dato nazionale soprattutto per l'olio di oliva in crescita del 31,4% contro il 19%. Trend positivo anche per la mozzarella (+15,4%), pasta (+8,5%) e pane (+7,2%), conserve di pomodoro (+27%).
Questi risultati dimostrano come, nonostante la crisi, i pugliesi non rinunciano alla qualità dei loro prodotti e si fidano della filiera agroalimentare sul territorio.
Complessivamente si compra meno e si spende di più. "La sensazione di essere in recessione è comune in tutto il mondo, ma in Italia il calo dei volumi è ormai un trend consolidato che riflette la crescente difficoltà di una percentuale sempre più alta di famiglie", ha commentato Marco Pellicci di NIQ.
Dalla ricerca emerge un clima di preoccupazione, soprattutto per gli effetti dell'inflazione: il 95% delle famiglie cercherà di risparmiare sulla spesa al supermercato e lo farà principalmente riducendo gli acquisti e comprando marche meno care (68%), ma anche andando al discount o comprando in promozione (27%).
Nell'ottica della creazione di valore, la ricerca ha evidenziato l'importanza della raccolta dei dati come parte integrante dello scambio fra distributori e produttori, e l'opportunità di adottare strategie a livello di microterritorio, con azioni diverse a seconda dei bacini di utenza dei punti vendita a livello di assortimento, prezzo, promozioni e volantino.
In questo scenario, la scommessa per le filiere alimentari passa dalla capacità di interpretare i cambiamenti in atto e proporre un'offerta innovativa e un approccio evoluto al mercato, che garantisca competitività senza trascurare la dimensione etica del business.
Al Food Summit Puglia si è aperto un tavolo di confronto tra istituzioni, produzione, servizi e distribuzione, che ha sottolineato l'importanza degli accordi di filiera e la necessità di continuare ad investire in innovazione e sostenibilità, per garantire un'equa remunerazione a tutti gli attori della filiera e un prezzo giusto.
Un ruolo fondamentale nell'agroalimentare pugliese assume la collaborazione tra impresa e università, con l'obiettivo di innalzare competenza e qualità all'interno delle industrie del territorio. Con queste premesse è stato avviato all'inizio del 2023 il progetto Agrifood Hub, un polo di ricerca che sarà attivo nel 2025 con una nuova sede a Corato, nel complesso degli ex Molini e Pastifici Basile.
ll progetto è stato finanziato in ambito PNRR sulla base di una proposta del Politecnico di Bari, capofila di un raggruppamento pubblico-privato tra università, imprese e istituzioni: Molino Casillo spa, proprietario dell'ex Molino Basile, le Università di Bari "Aldo Moro" e del Salento, la Federazione Regionale Coldiretti Puglia, l'Istituto di Istruzione Superiore "Oriani- Tandoi", il Comune di Corato e B.F. spa, una holding attiva nella filiera agroindustriale italiana.
«Il progetto – ha spiegato Vito Gallo, Responsabile scientifico di Agrifood Hub - vedrà la nascita di varie accademie, come quella per l'agricoltura sostenibile e di precisione, tecnica molitoria, panificazione e pastificazione, tracciabilità e valorizzazione dell'origine dei cereali. L'Agrifood Hub si occuperà di offrire alta formazione specialistica nel settore agroalimentare, e sarà un punto di riferimento, nazionale e internazionale, per la collaborazione tra impresa e mondo accademico».
Al Food Summit Puglia, oltre alle istituzioni rappresentate dall'Assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci sono intervenuti alcuni tra i principali player dell'industria, della grande distribuzione e dei servizi pugliesi: Pasquale Casillo, Presidente e AD Molino Casillo; Lucia Forte, AD Oropan; Michele Andriani, Presidente Andriani; Giovanni D'Ambruoso, CEO Delizia; Vincenzo Divella, AD Divella; Gianmarco Laviola, Managing Director Princes Industrie Alimentari; Grazia De Gennaro, Responsabile comunicazione e pari opportunità Maiora; Grégoire Kaufman, Direttore Generale Crai; Annalucia Macripò, Direttore Merci Supercentro.