Attualità
La comunità iraniana scende in piazza a Bari, la protesta contro il regime teocratico
Solidarietà alla manifestazione dall'assessore Bottalico: «Non possiamo restare indifferenti»
Puglia - domenica 9 ottobre 2022
10.31
La comunità iraniana della Puglia scende in piazza a Bari per manifestare contro il regime teocratico che opprime le donne in Iran. Questo pomeriggio, nei pressi della Prefettura, si è tenuto un sit-in di protesta, in seguito ai fatti del 16 settembre scorso, quando la 22enne Masha Amini è stata arrestata, torturata e uccisa in Iran dalla polizia religiosa per una ciocca di capelli che usciva dal velo.
In Iran, negli ultimi giorni, è partito un movimento di ribellione guidato dalle donne, al grido «Donna, vita, libertà»; alle proteste si stanno, pian piano, unendo anche le piazze delle più grandi città occidentali. A Bari, insieme alla comunità iraniana, è scesa in piazza anche Francesca Bottalico, assessore al Welfare, che ha tagliato una ciocca di capelli in pubblico; un gesto ormai diventato simbolo della protesta internazionale contro la feroce dittatura iraniana.
«Oggi, come assessora al Welfare e come parte de La Giusta Causa, sono in piazza al sit-in sostegno della comunità iraniana barese e pugliese e a quanti e quante sono arrivati e accolti nella nostra città come profughi, come segno di vicinanza alla lotta di liberazione delle donne iraniane - commenta Bottalico. Esprimiamo solidarietà alle donne e agli uomini, a studenti e attivisti, che stanno scendendo in piazza mettendo a rischio la propria vita. Il nostro impegno continuerà con la comunità iraniana, Giovedì 13 ottobre, nell'Esedra per la prima del film "Gli orsi non esistono", premio speciale della giuria all'ultima Mostra del cinema di Venezia, del regista iraniano Jafar Panahi, anch'egli vittima del regime e attualmente detenuto. L'opinione pubblica internazionale, l'Europa, il nostro Paese non possono restare indifferenti».
In Iran, negli ultimi giorni, è partito un movimento di ribellione guidato dalle donne, al grido «Donna, vita, libertà»; alle proteste si stanno, pian piano, unendo anche le piazze delle più grandi città occidentali. A Bari, insieme alla comunità iraniana, è scesa in piazza anche Francesca Bottalico, assessore al Welfare, che ha tagliato una ciocca di capelli in pubblico; un gesto ormai diventato simbolo della protesta internazionale contro la feroce dittatura iraniana.
«Oggi, come assessora al Welfare e come parte de La Giusta Causa, sono in piazza al sit-in sostegno della comunità iraniana barese e pugliese e a quanti e quante sono arrivati e accolti nella nostra città come profughi, come segno di vicinanza alla lotta di liberazione delle donne iraniane - commenta Bottalico. Esprimiamo solidarietà alle donne e agli uomini, a studenti e attivisti, che stanno scendendo in piazza mettendo a rischio la propria vita. Il nostro impegno continuerà con la comunità iraniana, Giovedì 13 ottobre, nell'Esedra per la prima del film "Gli orsi non esistono", premio speciale della giuria all'ultima Mostra del cinema di Venezia, del regista iraniano Jafar Panahi, anch'egli vittima del regime e attualmente detenuto. L'opinione pubblica internazionale, l'Europa, il nostro Paese non possono restare indifferenti».