Bologna-Lecce
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LA PUGLIA NEL PALLONE - Il weekend delle occasioni perse e un 19enne dai gol decisivi

Il Lecce che cade finale a Bologna, i cinque minuti di follia del Bari

Eccezion fatta per il Taranto (di cui tratteremo in seguito), il primo week end di novembre 2024 del calcio professionistico pugliese passerà agli archivi come il week end delle occasioni perse. A partire dal Lecce, che a cinque minuti dalla fine si arrende alla zampata del bolognese Orsolini al termine di una gara rivelatasi in tutto e per tutto come la copia carbone di quella di Udine, con il Bologna di Vincenzo Italiano sin dal primo minuto a stringere d'assedio la squadra di Gotti. Una squadra, il Lecce, che se dal punto di vista della tenuta difensiva pare aver svoltato decisamente in meglio dopo l'armageddon contro la Fiorentina, continua invece a manifestare gravi lacune in fase offensiva, con Banda che fa quel che può, con Krstovic che sembra un lontanissimo parente del giocatore dello scorso anno, e con un Rebic ancora in versione Godot.

Certo, il Bologna è squadra che gioca la Champions League e certe difficoltà sono persino fisiologiche, ma anche nel pur vittorioso turno infrasettimanale contro il Verona le carenze in fase offensiva sono parse palesi ed evidenti, con il povero Dorgu che in sostanza ha cantato, segnato due gol annullati dal VAR, portato la croce, e poi realizzato il gol della vittoria. Vittoria che per altro nel finale aveva più volte rischiato di sfumare contro un avversario in inferiorità numerica.

Ma se Lecce piange, Bari di certo non ride. Il doppio turno casalingo in quattro giorni contro Carrarese e Reggiana rappresentava per la squadra di Longo una più che ghiotta occasione per issarsi in zona play-off. I risultato? Due pareggi figli di due prestazioni diverse ma con due punti in comune: il finale horror, e la delusione mista a rassegnazione del popolo biancorosso. Il primo, lo zero a zero con la Carrarese, è giunto al termine di un "boring-match" dalla rara bruttezza, che nel finale il Bari ha per giunta seriamente rischiato di perdere. Il secondo, quello con la Reggiana, con un Bari che meritatamente in vantaggio i due gol, grazie all'uno-due firmato Benali-Novakovich, getta letteralmente al vento una vittoria quasi in archivio, prima grazie al solito colpo di sonno difensivo di fine partita che ha permesso al reggiano Lucchesi di accorciare, e poi grazie alla doppia colossale frittata del portiere Radunovic, materializzatasi in un erroraccio da "costruzione dal basso", e nel conseguente fallo da rigore dello stesso portiere barese su Vergara. Rigore poi realizzato da Gondo.

Per il Bari, vista anche la lunga serie positiva, dovevano arrivare sei punti in quattro giorni, non tanto per chissà quali ambizioni, quanto per iniziare con largo anticipo ad esorcizzare quei fantasmi che lo scorso campionato furono esorcizzati solo da un immenso Valerio Di Cesare in un calda serata di maggio in terra umbra. Uno scenario ora lontano e che naturalmente tutti ci auguriamo di non rivivere, a patto che questo Bari ponga quanto prima fine a questa altalena di pareggi e inizi sul serio a fare punti.

In Serie C rallentano la loro corsa al vertice Cerignola e Monopoli, entrambi fermati sul 1-1 casalingo rispettivamente da Crotone e Picerno, e mentre ci sembra sostanzialmente giusto il risultato del match del "Veneziani", qualche rimpianto in più deve averlo l'Audace Cerignola, a cui solo una serie di occasioni sprecate sotto porta, e uno strepitoso gol dalla distanza del crotonese Giron, hanno impedito di portare a casa una ben meritata vittoria.

Finisce in parità (2-2) anche fra Team Altamura e Potenza, che al "San Nicola" hanno dato vita a un match combattuto e divertente, oltre che caratterizzato da una vera e propria sagra del "tiro a giro" con gli splendidi gol prima dell'altamurano Leonetti, e poi del potentino D'Auria, autore quest'ultimo di una doppietta. Di Minesso infine il gol del pari definitivo della Team Altamura. Male, invece, ancora una volta il Foggia, uscito sconfitto (1-2) anche dalla trasferta di Cava dè Tirreni al culmine di una prestazione per certi versi neanche così negativa, coi "satanelli" che ancora una volta pagano gravi amnesie difensive, e che con soli due punti nelle ultime cinque partite (ultima vittoria nel derby col Taranto del 4 ottobre) sono precipitati in zona play out.

Dalla Serie A alla Serie C, unica nota veramente positiva del week end di calcio pugliese viene da Avellino dove - tra certificati di malattia (ancora…), closing (o presunti tali), scarpette appese al chiodo (o presunte tali), "Stadio "Iacovone" ormai ridotto a un rudere, deferimenti e probabili penalizzazioni e non ultimo lo 0-5 di Potenza - un Taranto completamente nel caos, salito al "Partenio" come sparring partner annunciato dei biancoverdi irpini, riesce a compiere una vera e propria impresa. Di quelle da raccontare un domani ai nipotini… Cosa che tra svariati decenni sicuramente farà Giuseppe Battimelli. Napoletano, classe 2005, ruolo punta centrale, Battimelli è già al secondo gol da tre punti per il Taranto, avendo già deciso nel finale la partita contro il Picerno dello scorso 13 ottobre allo "Iacovone".

Certo, al momento non è dato sapere se queste due prodezze del giovane attaccante rossoblù si riveleranno in futuro utili a salvare la categoria. Fatto sta che nell'attuale situazione del Taranto potrebbero rappresentare, non solo in campo, una poderosa iniezione di fiducia e uno stimolo alla società e alle istituzioni locali a porre rimedio quanto prima a un stato di cose che francamente sta facendo sghignazzare mezza penisola. Uno stato di cose che la città che vide le gesta sportive dei vari Erasmo Iacovone, Franco Selvaggi, Zelico Petrovic, Nicola Cassano, Totò Lopez e Pietro Maiellaro non merita di certo.

Per quanto riguarda il turno di Serie D girone H, la notizia del week end è la prima vittoria in campionato del Brindisi, che si è aggiudicato per 2-0 il derby del fanuzzi contro il Fasano. La situazione della squadra di Ragno resta comunque difficilissima, avendo al momento annullato solo otto dei dodici punti di penalizzazione.

Per quanto riguarda le posizioni di vertice, tutto resta sostanzialmente invariato con il Casarano che batte l'Angri per 2-0, rispondendo così alla vittoria in rimonta della capolista Nocerina ad Acerra, la Fidelis Andria, che ottiene il quinto successo consecutivo battendo per 1-0 al "Degli Ulivi" il Francavilla in Sinni, e il sorprendente Gravina che ne fa cinque all'Ugento e si issa in piena zona playoff.
Ancora uno stop invece per la Virtus Francavilla, che perde di misura a Martina Franca certificando una crisi di risultati che dura ormai da qualche settimana:
Pareggi esterni infine per Nardò (2-2 ad Ischia), e Manfredonia (1-1 ad Angri contro il Costa d'Amalfi).


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