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LA PUGLIA NEL PALLONE - Week end tra pesanti mazzate, grossi rimpianti e qualche sorriso
Pesantissimi ko per Lecce e Cerignola. Occasioni sciupate per Bari, Foggia e Taranto. Bene Team Altamura, Casarano e Fidelis Andria
Puglia - mercoledì 23 ottobre 2024
13.04
L'appena trascorso week end di calcio per le squadre pugliesi passa agli archivi come un week end caratterizzato da alcune note positive (Team Altamura), rimpianti e occasioni mancate (Bari, Foggia e Taranto) e crolli rovinosi, con i pesanti rovesci di Audace Cerignola e soprattutto Lecce. Ed è proprio dalla pesantissima disfatta dei giallorossi salentini contro la Fiorentina che parte la nostra analisi. Quando si perde per 0-6 dinanzi al proprio pubblico cade qualsiasi discorso volto, seppur molto parzialmente, a concedere qualsivoglia attenuante, compresa quella di essere incappati soltanto nella classica giornata da dimenticare e da archiviare quanto prima, come tante ce ne sono state nella storia del calcio: si pensi ad esempio alla meravigliosa Under 21 di Cesare Maldini dei primi anni Novanta, il cui percorso verso il primo di tre titoli europei consecutivi fu "funestato" dal vergognoso 0-6 subito in Norvegia durante le qualificazioni; oppure alla cavalcata vincente della Roma di Mourinho in Conference League 2022, dove è rimasto agli annali il rovinoso 1-6 subito dai giallorossi in casa del Bodo Glimt. Rovesci casuali (anche se dolorosi) figli della classica giornata nera.
Quanto invece a Lecce-Fiorentina 0-6 di causale purtroppo c'è ben poco, in quanto la tremenda mazzata patita dalla squadra di Gotti contro la Viola era stata ampiamente preannunciata dai tre gol in meno di dieci minuti presi in casa di un Milan non certo irresistibile, e dalla sconfitta di Udine, molto, ma molto più netta dal punto di vista della prestazione di quanto non dica lo scarno 0-1 finale.
Certo, il reparto arretrato dei salentini sembra allo stato attuale il pallido ologramma di quello ammirato prima con Baroni e poi con D'Aversa, ma anche quello offensivo (vittoria sul Cagliari esclusa) stenta a dare segnali di vita con Krstovic e Banda molto al di sotto dei loro standard abituali, e con Rebic che al momento è lontano parente di quello visto al Milan di Pioli, per un rendimento sin qui decisamente insufficiente e non certo giustificabile con la sola partenza di Almqvist. E poi, naturalmente, c'è la posizione di Gotti, che per il momento resta al suo posto. Lungi da noi l'improvvisarci processa-allenatori (mestiere ultimamente abbastanza remunerativo, e che lasciamo volentieri ad altri e ben più conosciuti personaggi con tesserino da giornalista e senza), facciamo già molta fatica a metter su quattro parole in croce in un italiano più o meno corretto. Quel che però ci chiediamo, conoscendo come funziona il calcio, è se ha senso confermare un tecnico (il cui esonero, fidatevi, è solo rimandato) dopo una serie di pesanti sconfitte, con all'orizzonte la trasferta in casa del Napoli del leccese Conte primo in classifica.
Non solo pesanti mazzate (vedasi anche in Serie C la batosta subita dall'Audace Cerignola a Trapani), ma anche grossi rimpianti nel week end di calcio made in Puglia, a partire dal Bari, che dopo una partita quasi dominata contro il Catanzaro, e messa di binari giusti dal gol di un ritrovato Dorval, viene punito nel finale da un vero e proprio colpo da biliardo di Pietro Iemmello, tanto per rimarcare la differenza tra uno spietato attaccante "di categoria", e un reparto offensivo, quello barese, che tante occasioni ha sprecato per egoismo e leziosità.
La saga dei rimpianti si estende anche alla Serie C, con la sfortunata sconfitta (1-2) subita in rimonta dal Taranto a Crotone, e maturata grazie a una fortunosa deviazione del crotonese Tumminello su tiro di Jonathan Silva, autore quest'ultimo del primo gol dei calabresi.
Discorso a parte naturalmente quello di Foggia-Catania, vista l'atmosfera di grande rispetto e commozione nella quale si è giocato il match. Le premesse per i rossoneri per una domenica dai forti significati c'erano tutti: il doppio vantaggio firmato Tascone con commossa dedica a Gaetano, Michele e Samuel; e il rigore del catanese D'Andrea, parato stupendamente da De Lucia. Poi purtroppo, come troppo spesso accade, il Foggia si spegne improvvisamente e subisce nel finale l'insperata rimonta dei siciliani.
Per quanto riguarda le altre pugliesi di Serie C, già detto del brutale 1-5 subìto dall' Audace Cerignola in casa del forte Trapani di mister Aronica, vi sono da registrare il buon pari del Monopoli a Messina (0-0), e la terza importante vittoria esterna della Team Altamura, che ha meritatamente espugnato il "Francioni " di Latina grazie ai gol nella ripresa di Leonetti e d'Amico. Gol costati la panchina al tecnico ciociaro Padalino.
Per quanto riguarda infine la Serie D, la notizia del week end è indubbiamente la prima sconfitta della Virtus Francavilla, che superata per 1-2 alla "Nuovarredo Arena" dalla Palmese perde anche la testa della classifica a vantaggio della Nocerina che ha battuto per 2-1 il Gravina. Tiene il passo invece il Casarano, vittorioso a Matera per 2-1, mentre continua la risalita della Fidelis Andria (letteralmente rigenerata da mister Scaringella), che vince 2-0 a Nardò nonostante l'ennesimo scempio arbitrale.
Nulla di nuovo invece in zona salvezza, con Fasano e Martina che si annullano a vicenda (1-1), con un'altra sconfitta per Ugento (1-3 in casa con l'Ischia) e Manfredonia (0-2 a Francavilla in Sinni) e con il Brindisi, costretto allo zero a zero al "Fanuzzi" dal Costa d'Amalfi, che proprio non riesce a risollevarsi e che oggi sarebbe ultimo in classifica anche senza i dodici punti di penalizzazione.
Quanto invece a Lecce-Fiorentina 0-6 di causale purtroppo c'è ben poco, in quanto la tremenda mazzata patita dalla squadra di Gotti contro la Viola era stata ampiamente preannunciata dai tre gol in meno di dieci minuti presi in casa di un Milan non certo irresistibile, e dalla sconfitta di Udine, molto, ma molto più netta dal punto di vista della prestazione di quanto non dica lo scarno 0-1 finale.
Certo, il reparto arretrato dei salentini sembra allo stato attuale il pallido ologramma di quello ammirato prima con Baroni e poi con D'Aversa, ma anche quello offensivo (vittoria sul Cagliari esclusa) stenta a dare segnali di vita con Krstovic e Banda molto al di sotto dei loro standard abituali, e con Rebic che al momento è lontano parente di quello visto al Milan di Pioli, per un rendimento sin qui decisamente insufficiente e non certo giustificabile con la sola partenza di Almqvist. E poi, naturalmente, c'è la posizione di Gotti, che per il momento resta al suo posto. Lungi da noi l'improvvisarci processa-allenatori (mestiere ultimamente abbastanza remunerativo, e che lasciamo volentieri ad altri e ben più conosciuti personaggi con tesserino da giornalista e senza), facciamo già molta fatica a metter su quattro parole in croce in un italiano più o meno corretto. Quel che però ci chiediamo, conoscendo come funziona il calcio, è se ha senso confermare un tecnico (il cui esonero, fidatevi, è solo rimandato) dopo una serie di pesanti sconfitte, con all'orizzonte la trasferta in casa del Napoli del leccese Conte primo in classifica.
Non solo pesanti mazzate (vedasi anche in Serie C la batosta subita dall'Audace Cerignola a Trapani), ma anche grossi rimpianti nel week end di calcio made in Puglia, a partire dal Bari, che dopo una partita quasi dominata contro il Catanzaro, e messa di binari giusti dal gol di un ritrovato Dorval, viene punito nel finale da un vero e proprio colpo da biliardo di Pietro Iemmello, tanto per rimarcare la differenza tra uno spietato attaccante "di categoria", e un reparto offensivo, quello barese, che tante occasioni ha sprecato per egoismo e leziosità.
La saga dei rimpianti si estende anche alla Serie C, con la sfortunata sconfitta (1-2) subita in rimonta dal Taranto a Crotone, e maturata grazie a una fortunosa deviazione del crotonese Tumminello su tiro di Jonathan Silva, autore quest'ultimo del primo gol dei calabresi.
Discorso a parte naturalmente quello di Foggia-Catania, vista l'atmosfera di grande rispetto e commozione nella quale si è giocato il match. Le premesse per i rossoneri per una domenica dai forti significati c'erano tutti: il doppio vantaggio firmato Tascone con commossa dedica a Gaetano, Michele e Samuel; e il rigore del catanese D'Andrea, parato stupendamente da De Lucia. Poi purtroppo, come troppo spesso accade, il Foggia si spegne improvvisamente e subisce nel finale l'insperata rimonta dei siciliani.
Per quanto riguarda le altre pugliesi di Serie C, già detto del brutale 1-5 subìto dall' Audace Cerignola in casa del forte Trapani di mister Aronica, vi sono da registrare il buon pari del Monopoli a Messina (0-0), e la terza importante vittoria esterna della Team Altamura, che ha meritatamente espugnato il "Francioni " di Latina grazie ai gol nella ripresa di Leonetti e d'Amico. Gol costati la panchina al tecnico ciociaro Padalino.
Per quanto riguarda infine la Serie D, la notizia del week end è indubbiamente la prima sconfitta della Virtus Francavilla, che superata per 1-2 alla "Nuovarredo Arena" dalla Palmese perde anche la testa della classifica a vantaggio della Nocerina che ha battuto per 2-1 il Gravina. Tiene il passo invece il Casarano, vittorioso a Matera per 2-1, mentre continua la risalita della Fidelis Andria (letteralmente rigenerata da mister Scaringella), che vince 2-0 a Nardò nonostante l'ennesimo scempio arbitrale.
Nulla di nuovo invece in zona salvezza, con Fasano e Martina che si annullano a vicenda (1-1), con un'altra sconfitta per Ugento (1-3 in casa con l'Ischia) e Manfredonia (0-2 a Francavilla in Sinni) e con il Brindisi, costretto allo zero a zero al "Fanuzzi" dal Costa d'Amalfi, che proprio non riesce a risollevarsi e che oggi sarebbe ultimo in classifica anche senza i dodici punti di penalizzazione.