Cronaca
Lavoro in nero, rilevate dalla Guardia di Finanza di Trani 58 posizioni irregolari
Inoltrate anche tre proposte di chiusura temporanea di attività imprenditoriali
Puglia - giovedì 13 ottobre 2022
10.03
Finanzieri della Compagnia di Trani, nell'ambito del controllo economico del territorio, negli ultimi mesi, hanno eseguito mirate attività finalizzate al contrasto del "sommerso da lavoro" che hanno consentito di individuare 58 posizioni irregolari, di cui 40 in nero.
I controlli, che hanno interessato supermercati, attività di commercio al dettaglio di mobili, di abbigliamento, calzature, officine e carrozzerie, imprese di costruzione, strutture ricettive, ristoranti, gelaterie, bar e lidi balneari hanno permesso di recuperare la contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei lavoratori, nonché di elevare sanzioni amministrative ai datori di lavoro.
Sono state altresì inoltrate tre proposte di chiusura temporanea delle attività imprenditoriali al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bari, alla luce della normativa che prevede che il provvedimento debba essere adottato in caso di impiego di personale "in nero" in misura pari o superiore al 10% del totale dei lavoratori regolarmente occupati nonché in caso di gravi violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro espressamente individuate dal legislatore.
L'attività eseguita rappresenta testimonianza della costante attenzione riservata dalla Guardia di Finanza al fenomeno del "lavoro nero" che costituisce piaga per l'intero sistema economico perché sottrae risorse all'erario, mina gli interessi dei lavoratori spesso sfruttati e consente una competizione sleale con le imprese oneste.
I controlli, che hanno interessato supermercati, attività di commercio al dettaglio di mobili, di abbigliamento, calzature, officine e carrozzerie, imprese di costruzione, strutture ricettive, ristoranti, gelaterie, bar e lidi balneari hanno permesso di recuperare la contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei lavoratori, nonché di elevare sanzioni amministrative ai datori di lavoro.
Sono state altresì inoltrate tre proposte di chiusura temporanea delle attività imprenditoriali al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bari, alla luce della normativa che prevede che il provvedimento debba essere adottato in caso di impiego di personale "in nero" in misura pari o superiore al 10% del totale dei lavoratori regolarmente occupati nonché in caso di gravi violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro espressamente individuate dal legislatore.
L'attività eseguita rappresenta testimonianza della costante attenzione riservata dalla Guardia di Finanza al fenomeno del "lavoro nero" che costituisce piaga per l'intero sistema economico perché sottrae risorse all'erario, mina gli interessi dei lavoratori spesso sfruttati e consente una competizione sleale con le imprese oneste.