Cronaca
Maxi-sequestro di prodotti contraffatti in provincia di Taranto
Rinvenuti oltre 215mila prodotti contraffatti e potenzialmente pericolosi
Puglia - martedì 19 novembre 2024
14.57
La Guardia di Finanza del comando provinciale di Taranto hanno sequestrato oltre 215mila prodotti contraffatti e potenzialmente pericolosi per i consumatori in 6 esercizi commerciali nel capoluogo, Grottaglie, San Giorgio Ionico, Ginosa, Sava e Manduria.
Tra i prodotti sequestrati capi di abbigliamento contraffatti, luci a led per addobbi natalizi riportanti il falso contrassegno "Made in Italy", nonché cancelleria e articoli per la casa come 600 piatti in plastica sulle cui confezioni era indebitamente impresso il logo Moca (materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti) pur in assenza del certificato di conformità prescritto per legge.
Tutti gli articoli erano privi delle informazioni previste dal Codice del Consumo.
Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all'identità del produttore, all'eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.All'esito degli approfondimenti investigativi, i titolari delle 6 rivendite interessate dai controlli sono stati segnalati all'autorità amministrativa. Le indagini dei finanzieri ora sono finalizzate alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale della filiera, nonché al recupero a tassazione dei ricavi derivanti dalle condotte illecite.
Tra i prodotti sequestrati capi di abbigliamento contraffatti, luci a led per addobbi natalizi riportanti il falso contrassegno "Made in Italy", nonché cancelleria e articoli per la casa come 600 piatti in plastica sulle cui confezioni era indebitamente impresso il logo Moca (materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti) pur in assenza del certificato di conformità prescritto per legge.
Tutti gli articoli erano privi delle informazioni previste dal Codice del Consumo.
Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all'identità del produttore, all'eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.All'esito degli approfondimenti investigativi, i titolari delle 6 rivendite interessate dai controlli sono stati segnalati all'autorità amministrativa. Le indagini dei finanzieri ora sono finalizzate alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale della filiera, nonché al recupero a tassazione dei ricavi derivanti dalle condotte illecite.