Cronaca
Minaccia una donna con coltello: 48enne arrestata in provincia di Taranto
L'aggressione è avvenuta a Carosino. Il motivo sarebbe sentimentale
Puglia - sabato 15 aprile 2023
14.19
Una donna di 48 anni è stata arrestata a Carosino, in provincia di Taranto: al culmine dell'ennesima lite ha puntato una pistola scacciacani al petto di una 40enne ritenuta una rivale in amore.
La persona fermata si sarebbe resa responsabile anche di atti persecutori nei confronti della vittima. E' stato un passante a notare la violenta lite tra le due donne e a chiamare i militari. Secondo quanto ricostruito dai miliari, la 48enne avrebbe trascinato per i capelli la 40enne, un donna albanese, puntandole una pistola contro il petto.
Ne sarebbe seguita una colluttazione che ha consentito alla 40enne di strappare l'arma dalle mani della 48enne. Quest'ultima ha però sfilato dalla tasca un coltellino a scatto, puntandoglielo alla gola e lasciandolo cadere solo alla vista dei carabinieri che l'hanno arrestata e posta ai domiciliari.
Dai successivi accertamenti è emerso che l'aggressione rappresenta l'ultimo episodio di una serie di minacce, offese e pedinamenti che la donna albanese sarebbe stata costretta a subire negli ultimi anni e che prima non aveva mai trovato il coraggio di denunciare, tenendo nascosta la situazione anche a parenti ed amici.
La persona fermata si sarebbe resa responsabile anche di atti persecutori nei confronti della vittima. E' stato un passante a notare la violenta lite tra le due donne e a chiamare i militari. Secondo quanto ricostruito dai miliari, la 48enne avrebbe trascinato per i capelli la 40enne, un donna albanese, puntandole una pistola contro il petto.
Ne sarebbe seguita una colluttazione che ha consentito alla 40enne di strappare l'arma dalle mani della 48enne. Quest'ultima ha però sfilato dalla tasca un coltellino a scatto, puntandoglielo alla gola e lasciandolo cadere solo alla vista dei carabinieri che l'hanno arrestata e posta ai domiciliari.
Dai successivi accertamenti è emerso che l'aggressione rappresenta l'ultimo episodio di una serie di minacce, offese e pedinamenti che la donna albanese sarebbe stata costretta a subire negli ultimi anni e che prima non aveva mai trovato il coraggio di denunciare, tenendo nascosta la situazione anche a parenti ed amici.