
Cronaca
Molfetta ha dato ieri il suo ultimo saluto a Davide Farinola
La chiesa di Sant'Achille gremita per il commiato dal 16enne
Puglia - venerdì 7 febbraio 2025
10.11
Molfetta si è stretta ieri nell'ultimo saluto a Davide Farinola in un pomeriggio carico di emozione e silenzio. La chiesa di Sant'Achille era gremita di amici, compagni di squadra, conoscenti e cittadini, tutti accomunati da un dolore profondo, difficile da esprimere a parole.
La cerimonia funebre non è stata solo un addio, ma anche un omaggio alla vita di Davide, breve ma intensa, segnata dall'amore per il calcio, dal suo carattere solare e dalla capacità di lasciare un segno in chiunque lo incontrasse. Le parole dell'omelia hanno risuonato con forza tra le navate, evocando non solo il dramma presente, ma anche la ferita ancora aperta per la perdita del padre di Davide avvenuta anni fa. Un destino crudele che ha colpito duramente la stessa famiglia.
All'esterno della chiesa, il silenzio diceva più di mille parole. Occhi bassi, lacrime a stento trattenute, una comunità intera raccolta in un dolore condiviso, presente non per dovere, ma per autentica vicinanza. Anche il mondo del calcio locale ha voluto rendere omaggio a Davide: striscioni, sciarpe e palloncini bianchi liberati nel cielo hanno testimoniato l'affetto e il ricordo di un giovane che continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto.
Il luogo dell'incidente è diventato un punto di raccoglimento spontaneo, con fiori, lettere e messaggi che ne tengono viva la memoria. Ma il vero lascito di Davide non è solo in quei simboli, bensì nei legami che ha saputo creare tra le persone. Perché quando una comunità si stringe con tanta intensità attorno a chi soffre, significa che nei momenti più bui resta ancora la capacità di riconoscere il valore della vita e dell'amore.
Ora è il tempo della riflessione. Oltre al dolore, c'è la necessità di capire, prevenire e fare in modo che tragedie simili non si ripetano. Ma oggi, più di ogni altra cosa, rimane il silenzio colmo di significato lasciato da Davide nel cuore di chi gli ha voluto bene.
La cerimonia funebre non è stata solo un addio, ma anche un omaggio alla vita di Davide, breve ma intensa, segnata dall'amore per il calcio, dal suo carattere solare e dalla capacità di lasciare un segno in chiunque lo incontrasse. Le parole dell'omelia hanno risuonato con forza tra le navate, evocando non solo il dramma presente, ma anche la ferita ancora aperta per la perdita del padre di Davide avvenuta anni fa. Un destino crudele che ha colpito duramente la stessa famiglia.
All'esterno della chiesa, il silenzio diceva più di mille parole. Occhi bassi, lacrime a stento trattenute, una comunità intera raccolta in un dolore condiviso, presente non per dovere, ma per autentica vicinanza. Anche il mondo del calcio locale ha voluto rendere omaggio a Davide: striscioni, sciarpe e palloncini bianchi liberati nel cielo hanno testimoniato l'affetto e il ricordo di un giovane che continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto.
Il luogo dell'incidente è diventato un punto di raccoglimento spontaneo, con fiori, lettere e messaggi che ne tengono viva la memoria. Ma il vero lascito di Davide non è solo in quei simboli, bensì nei legami che ha saputo creare tra le persone. Perché quando una comunità si stringe con tanta intensità attorno a chi soffre, significa che nei momenti più bui resta ancora la capacità di riconoscere il valore della vita e dell'amore.
Ora è il tempo della riflessione. Oltre al dolore, c'è la necessità di capire, prevenire e fare in modo che tragedie simili non si ripetano. Ma oggi, più di ogni altra cosa, rimane il silenzio colmo di significato lasciato da Davide nel cuore di chi gli ha voluto bene.