Cronaca
Molfetta non si dà pace per la morte del giovane Davide Farinola
Il 16enne ha perso la vita venerdì sera in un incidente stradale
Puglia - domenica 2 febbraio 2025
9.49
Suo padre Luigi, all'età di 37 anni, aveva perso tragicamente la vita in un incidente al Truck Center nel marzo 2008, quando cinque persone rimasero vittime delle esalazioni tossiche di acido solfidrico sprigionate da una cisterna. Suo figlio Davide Farinola è cresciuto senza avere l'opportunità di conoscere davvero il padre, ma nonostante questa dolorosa assenza, ha sempre rappresentato un esempio per chi lo circondava, sia tra i banchi di scuola che sul campo da calcio.
Studente brillante del terzo anno al "Galileo Ferraris", riusciva con impegno e dedizione a bilanciare lo studio con la sua più grande passione: il calcio. La scuola ha espresso il proprio cordoglio con un messaggio sentito rivolto alla sua famiglia: «L'intera comunità scolastica è in lutto per la perdita di uno dei suoi ragazzi. Sono notizie che non vorremmo mai ricevere».
La sua quotidianità si divideva tra i libri e la borsa da calcio, fedele compagna delle sue giornate fatte di allenamenti e partite. Indossava con orgoglio la maglia della squadra under 17 del Molfetta, con cui solo pochi giorni fa aveva disputato il suo ultimo incontro a Bisceglie nella fase regionale del campionato. Silenzioso ma sempre presente per gli altri, Davide lascia un vuoto immenso tra coloro che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Anche il Molfetta Calcio ha voluto ricordarlo con affetto: la sua maglia numero 11, simbolo della sua determinazione e passione, resterà un'icona del suo percorso. «Il dolore che proviamo è indescrivibile. Non esistono parole per colmare la perdita di Davide – ha scritto la società in una nota – Un ragazzo che ha vissuto con noi la passione per il calcio, l'amicizia, i sogni e le emozioni di tante partite. Vederlo crescere con la nostra maglia, vederlo sorridere sul campo del "Paolo Poli" resterà per sempre nei nostri cuori».
Ieri, quello stesso stadio è stato silenzioso: la partita tra Molfetta e Manduria è stata rinviata in segno di rispetto. Perché Davide non era solo un giovane talento, ma un figlio amorevole, un amico sincero e un compagno su cui si poteva sempre contare, dentro e fuori dal campo.
Studente brillante del terzo anno al "Galileo Ferraris", riusciva con impegno e dedizione a bilanciare lo studio con la sua più grande passione: il calcio. La scuola ha espresso il proprio cordoglio con un messaggio sentito rivolto alla sua famiglia: «L'intera comunità scolastica è in lutto per la perdita di uno dei suoi ragazzi. Sono notizie che non vorremmo mai ricevere».
La sua quotidianità si divideva tra i libri e la borsa da calcio, fedele compagna delle sue giornate fatte di allenamenti e partite. Indossava con orgoglio la maglia della squadra under 17 del Molfetta, con cui solo pochi giorni fa aveva disputato il suo ultimo incontro a Bisceglie nella fase regionale del campionato. Silenzioso ma sempre presente per gli altri, Davide lascia un vuoto immenso tra coloro che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Anche il Molfetta Calcio ha voluto ricordarlo con affetto: la sua maglia numero 11, simbolo della sua determinazione e passione, resterà un'icona del suo percorso. «Il dolore che proviamo è indescrivibile. Non esistono parole per colmare la perdita di Davide – ha scritto la società in una nota – Un ragazzo che ha vissuto con noi la passione per il calcio, l'amicizia, i sogni e le emozioni di tante partite. Vederlo crescere con la nostra maglia, vederlo sorridere sul campo del "Paolo Poli" resterà per sempre nei nostri cuori».
Ieri, quello stesso stadio è stato silenzioso: la partita tra Molfetta e Manduria è stata rinviata in segno di rispetto. Perché Davide non era solo un giovane talento, ma un figlio amorevole, un amico sincero e un compagno su cui si poteva sempre contare, dentro e fuori dal campo.