Attualità
Natale: Coldiretti Puglia, 270mln spesi dai pugliesi a tavola
Con il pranzo del 26 dicembre si chiudono le festività natalizie, aspettando il cenone di fine anno
Puglia - giovedì 26 dicembre 2024
13.15
I pugliesi hanno speso oltre 270 milioni di euro per i cibi e le bevande da portare in tavola tra la cena della vigilia, i pranzi di Natale e Santo Stefano che oltre nove pugliesi su dieci (88%) hanno deciso di trascorrere a casa con parenti o amici. E' questo il bilancio stimato dalla Coldiretti Puglia, con la spesa per la tavola dei pugliesi per la lunga maratona a tavola per le festività natalizie.
Se nel menu della vigilia – continua la Coldiretti Puglia – è stato scelto di servire soprattutto il pesce presente in 7 tavole su 10 (71%), per il pranzo di Natale prevale la carne con bolliti, arrosti e fritti, ma anche paste ripiene, tortellini in brodo, pizze rustiche, calzoni e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 3 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti.
Con il pranzo di Santo Stefano si chiude il periodo delle festività natalizie, con l'immancabile lasagna o la variante della pasta al forno, verdure fritte e salumi e formaggi, ma anche con tante ricette antispreco della tradizione, aspettando i festeggiamenti per il cenone di fine anno ed il pranzo di capodanno.
Lo spumante si conferma un prodotto imprescindibile sull'83% delle tavole, assieme alla frutta locale di stagione, scelta dall'88% degli intervistati. Il panettone, con il 77%, supera largamente il pandoro, fermo al 55%, ma ben il 56% ha optato anche per i dolci tradizionali locali. Inoltre, un 47% ha deciso di mettersi alla prova in cucina, preparando personalmente il dolce delle feste con farina e mattarello.
Per la maggioranza delle tavole stato scelto un menu a base di prodotti o ingredienti locali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 105milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 47 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 26 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 54 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 20 per pasta e pane e 18 milioni di euro per formaggi e uova.
Se nel menu della vigilia – continua la Coldiretti Puglia – è stato scelto di servire soprattutto il pesce presente in 7 tavole su 10 (71%), per il pranzo di Natale prevale la carne con bolliti, arrosti e fritti, ma anche paste ripiene, tortellini in brodo, pizze rustiche, calzoni e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 3 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti.
Con il pranzo di Santo Stefano si chiude il periodo delle festività natalizie, con l'immancabile lasagna o la variante della pasta al forno, verdure fritte e salumi e formaggi, ma anche con tante ricette antispreco della tradizione, aspettando i festeggiamenti per il cenone di fine anno ed il pranzo di capodanno.
Lo spumante si conferma un prodotto imprescindibile sull'83% delle tavole, assieme alla frutta locale di stagione, scelta dall'88% degli intervistati. Il panettone, con il 77%, supera largamente il pandoro, fermo al 55%, ma ben il 56% ha optato anche per i dolci tradizionali locali. Inoltre, un 47% ha deciso di mettersi alla prova in cucina, preparando personalmente il dolce delle feste con farina e mattarello.
Per la maggioranza delle tavole stato scelto un menu a base di prodotti o ingredienti locali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 105milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 47 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 26 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 54 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 20 per pasta e pane e 18 milioni di euro per formaggi e uova.