Attualità
Omicidio a Barletta, Messina: «Una delle pagine più drammatiche della città»
«Urgente e improcrastinabile avviare una profonda riflessione collettiva»
Puglia - martedì 2 novembre 2021
20.37
Anche il Sottosegretario di Stato pugliese, la senatrice Assuntela Messina ha voluto dire la sua sul tremendo fatto di cronaca avvenuto a Barletta. Di seguito la nota integrale:
«L'omicidio di Claudio Lasala, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, segna una delle pagine più drammatiche della città di Barletta.
Claudio aveva solo 24 anni e quella sera festeggiava con alcuni amici il superamento della prova per entrare nella Guardia di Finanza.
Un importante traguardo raggiunto, una scelta lavorativa e di vita che ci fa capire molto di Claudio, dei suoi desideri e dei valori di legalità, servizio e giustizia che voleva incarnare e difendere.
Esattamente in nome di questi valori dobbiamo immediatamente rendere ancora più solida la risposta delle Istituzioni, accompagnare la collettività e sostenerla in un percorso di ulteriore responsabilizzazione.
Accanto alle azioni già messe in atto dalle Forze dell'Ordine a cui va il mio ringraziamento, per ristabilire la giustizia è anche urgente e improcrastinabile avviare una profonda riflessione collettiva sulle radici di questo tragico episodio.
Una riflessione che coinvolga l'intera nostra comunità, e le sue componenti istituzionali, civili e religiose.
Così come sottolineato dal Presidente della Regione Michele Emiliano e da me condiviso con il Prefetto Dott. Valiante e il Commissario Prefettizio Dott. Alecci, di fronte alla recrudescenza di fenomeni criminali nei nostri territori bisogna opporre un'azione istituzionale coordinata, condivisa in tutti i suoi passaggi, che solleciti ulteriormente un rafforzamento dei presidi di legalità a garanzia della sicurezza dei cittadini.
Al contempo, però, è improrogabile indagare sull'origine sociale di quel malessere da cui nascono tragedie come quella che piangiamo oggi e a fronte delle quali ancora permangono, come sottolineato dal Procuratore Nitti, reticenze e resistenze, chiaro sintomo di omertà.
In questa direzione, va ribadito come sia necessario e urgente l'impegno di tutti, per rinsaldare azioni e condotte che aiutino e rafforzino il rispetto delle regole del vivere civile, il senso di comunità, l'orgoglio civico di appartenenza ad una collettività che merita fiducia e gratificazione.
E, attraverso quello, riprendere a costruire tutti i possibili argini sociali e culturali alla violenza, levando spazio e ossigeno alle organizzazioni criminali, mettendo in campo politiche riconoscibili all'insegna dell'inclusione e della legalità.
Rendendo sempre più salda e concreta la percezione dello Stato Alleato dei cittadini, garante di sicurezza e benessere diffuso.
Alla famiglia di Claudio e ai suoi cari, a Barletta tutta, la mia vicinanza, il mio abbraccio, il mio impegno».
«L'omicidio di Claudio Lasala, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, segna una delle pagine più drammatiche della città di Barletta.
Claudio aveva solo 24 anni e quella sera festeggiava con alcuni amici il superamento della prova per entrare nella Guardia di Finanza.
Un importante traguardo raggiunto, una scelta lavorativa e di vita che ci fa capire molto di Claudio, dei suoi desideri e dei valori di legalità, servizio e giustizia che voleva incarnare e difendere.
Esattamente in nome di questi valori dobbiamo immediatamente rendere ancora più solida la risposta delle Istituzioni, accompagnare la collettività e sostenerla in un percorso di ulteriore responsabilizzazione.
Accanto alle azioni già messe in atto dalle Forze dell'Ordine a cui va il mio ringraziamento, per ristabilire la giustizia è anche urgente e improcrastinabile avviare una profonda riflessione collettiva sulle radici di questo tragico episodio.
Una riflessione che coinvolga l'intera nostra comunità, e le sue componenti istituzionali, civili e religiose.
Così come sottolineato dal Presidente della Regione Michele Emiliano e da me condiviso con il Prefetto Dott. Valiante e il Commissario Prefettizio Dott. Alecci, di fronte alla recrudescenza di fenomeni criminali nei nostri territori bisogna opporre un'azione istituzionale coordinata, condivisa in tutti i suoi passaggi, che solleciti ulteriormente un rafforzamento dei presidi di legalità a garanzia della sicurezza dei cittadini.
Al contempo, però, è improrogabile indagare sull'origine sociale di quel malessere da cui nascono tragedie come quella che piangiamo oggi e a fronte delle quali ancora permangono, come sottolineato dal Procuratore Nitti, reticenze e resistenze, chiaro sintomo di omertà.
In questa direzione, va ribadito come sia necessario e urgente l'impegno di tutti, per rinsaldare azioni e condotte che aiutino e rafforzino il rispetto delle regole del vivere civile, il senso di comunità, l'orgoglio civico di appartenenza ad una collettività che merita fiducia e gratificazione.
E, attraverso quello, riprendere a costruire tutti i possibili argini sociali e culturali alla violenza, levando spazio e ossigeno alle organizzazioni criminali, mettendo in campo politiche riconoscibili all'insegna dell'inclusione e della legalità.
Rendendo sempre più salda e concreta la percezione dello Stato Alleato dei cittadini, garante di sicurezza e benessere diffuso.
Alla famiglia di Claudio e ai suoi cari, a Barletta tutta, la mia vicinanza, il mio abbraccio, il mio impegno».