Cronaca
Omicidio del 17enne di San Severo: spuntano altri dettagli dell'aggressione
Il ragazzo reo confesso del delitto avrebbe subito avvisato il fratello della vittima
Puglia - venerdì 22 luglio 2022
13.07
Avrebbe subito chiamato il fratello della vittima dicendo di venire a recuperarne il corpo: sarebbe stato questo il contenuto della drammatica videochiamata che il 16enne reo confesso dell'omicidio di Francesco Pio D'Augelli, ha fatto lunedì sera al fratello della vittima subito dopo aver colpito il 17enne con un fendente mortale al fianco sinistro.
Probabile movente del delitto la gelosia della vittima per alcuni messaggi che la fidanzatina si era scambiata mesi fa proprio con il suo futuro carnefice. Questo è un passaggio che l'indagato ha ribadito durante l'interrogatorio di convalida del fermo tenutosi davanti al Gip del Tribunale per i Minorenni di Bari. Nella circostanza il 16enne ha sostanzialmente confermato la confessione resa al pm martedì pomeriggio quando si è costituito in questura, a Foggia, aggiungendo il particolare di questa videochiamata che inizialmente non era emersa.
A quanto si apprende nella videochiamata l'adolescente avrebbe inquadrato la sua mano insanguinata. Il sedicenne ha anche affermato che tra lui e la fidanzatina del 17enne c'era stato solo uno scambio di messaggi via social e di non avere mai pensato di intraprendere una relazione con lei. Così come ha più volte evidenziato di essere andato armato di coltello all'appuntamento con la vittima, pur confidando in un chiarimento.
Al termine dell'interrogatorio il pm ha chiesto che il 16enne venga lasciato in carcere mentre i difensori dell'indagato hanno chiesto l'esclusione dei futili motivi (il 16enne è accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi) e la riqualificazione dell'accusa in omicidio preterintenzionale.
Probabile movente del delitto la gelosia della vittima per alcuni messaggi che la fidanzatina si era scambiata mesi fa proprio con il suo futuro carnefice. Questo è un passaggio che l'indagato ha ribadito durante l'interrogatorio di convalida del fermo tenutosi davanti al Gip del Tribunale per i Minorenni di Bari. Nella circostanza il 16enne ha sostanzialmente confermato la confessione resa al pm martedì pomeriggio quando si è costituito in questura, a Foggia, aggiungendo il particolare di questa videochiamata che inizialmente non era emersa.
A quanto si apprende nella videochiamata l'adolescente avrebbe inquadrato la sua mano insanguinata. Il sedicenne ha anche affermato che tra lui e la fidanzatina del 17enne c'era stato solo uno scambio di messaggi via social e di non avere mai pensato di intraprendere una relazione con lei. Così come ha più volte evidenziato di essere andato armato di coltello all'appuntamento con la vittima, pur confidando in un chiarimento.
Al termine dell'interrogatorio il pm ha chiesto che il 16enne venga lasciato in carcere mentre i difensori dell'indagato hanno chiesto l'esclusione dei futili motivi (il 16enne è accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi) e la riqualificazione dell'accusa in omicidio preterintenzionale.