Cronaca
Operazione "Contro Fuoco", arrestato l'autore di 13 incendi boschivi
È accusato dei reati di incendio boschivo e combustione illecita di rifiuti
Puglia - giovedì 16 dicembre 2021
9.41 Comunicato Stampa
Due anni di indagini per individuare il materiale esecutore, tra il 2020 ed il 2021, di ben quindici azioni criminali seriali in danno del patrimonio boschivo e naturale del comune di Cassano delle Murge, in provincia di Bari, tratto oggi in arresto in attuazione di un Ordine di esecuzione di misura cautelare personale emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Bari.
L'indagine, condotta dai militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale, del Gruppo Carabinieri Forestale di Bari, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, a partire dal luglio/2020, ha permesso di ricostruire la matrice dolosa di tredici incendi boschivi e due incendi di rifiuti speciali e rifiuti solidi urbani, posti in essere dall'indagato, un uomo di Cassano delle Murge, con svariati precedenti penali, in varie località dell'agro di Cassano delle Murge, alcuni dei quali eventi non hanno prodotto conseguenze peggiori per l'ambiente e la pubblica incolumità, solo grazie al rapido intervento di mezzi e uomini degli Enti e delle associazioni preposte alla campagna antincendio boschivo.
In particolare, i Carabinieri forestali hanno ricostruito il profilo criminale dell'autore delle citate azioni, grazie all'impiego di tecniche operative ed investigative basate sul punto di individuazione della probabile insorgenza degli incendi, cosiddetto Metodo delle Evidenze Fisiche, associato all'utilizzo di tecnologie che hanno consentono il monitoraggio del territorio e l'identificazione del reo. Sono state, pertanto, repertate le aree percorse dagli incendi ed analizzate le modalità di propagazione degli stessi tenendo conto di una serie di elementi indiziari presenti sui luoghi e sulle cose, che hanno consentito di dimostrare il carattere doloso degli eventi nonché l'offesa arrecata al patrimonio boschivo.
L'indagine così condotta ha, dunque, consentito agli investigatori di ricostruire la scena del crimine e di risalire all'autore seriale delle azioni delittuose, identificato in un uomo già in passato dipendente della Regione Puglia, con incarico di addetto all'antincendio boschivo, dotato di particolare esperienza e destrezza nel non lasciare traccia alcuna delle proprie azioni e mosso da una volontà concreta e reiterata di colpire il bosco. Per le sopra descritte condotte criminose, l'incendiario è stato sottoposto alla citata misura cautelare personale per i reati di incendio boschivo e combustione illecita di rifiuti, tutti commessi con dolo.
L'esito della presente indagine si colloca al termine di una stagione estiva caratterizzata da 137 incendi boschivi che hanno colpito le province di Bari e BAT mandando in fumo oltre 1000 ettari di bosco, con un danno ingente al patrimonio naturalistico e ambientale, considerando anche l'inquinamento generato dallo smaltimento dei rifiuti mediante abbruciamento.
L'indagine, condotta dai militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale, del Gruppo Carabinieri Forestale di Bari, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, a partire dal luglio/2020, ha permesso di ricostruire la matrice dolosa di tredici incendi boschivi e due incendi di rifiuti speciali e rifiuti solidi urbani, posti in essere dall'indagato, un uomo di Cassano delle Murge, con svariati precedenti penali, in varie località dell'agro di Cassano delle Murge, alcuni dei quali eventi non hanno prodotto conseguenze peggiori per l'ambiente e la pubblica incolumità, solo grazie al rapido intervento di mezzi e uomini degli Enti e delle associazioni preposte alla campagna antincendio boschivo.
In particolare, i Carabinieri forestali hanno ricostruito il profilo criminale dell'autore delle citate azioni, grazie all'impiego di tecniche operative ed investigative basate sul punto di individuazione della probabile insorgenza degli incendi, cosiddetto Metodo delle Evidenze Fisiche, associato all'utilizzo di tecnologie che hanno consentono il monitoraggio del territorio e l'identificazione del reo. Sono state, pertanto, repertate le aree percorse dagli incendi ed analizzate le modalità di propagazione degli stessi tenendo conto di una serie di elementi indiziari presenti sui luoghi e sulle cose, che hanno consentito di dimostrare il carattere doloso degli eventi nonché l'offesa arrecata al patrimonio boschivo.
L'indagine così condotta ha, dunque, consentito agli investigatori di ricostruire la scena del crimine e di risalire all'autore seriale delle azioni delittuose, identificato in un uomo già in passato dipendente della Regione Puglia, con incarico di addetto all'antincendio boschivo, dotato di particolare esperienza e destrezza nel non lasciare traccia alcuna delle proprie azioni e mosso da una volontà concreta e reiterata di colpire il bosco. Per le sopra descritte condotte criminose, l'incendiario è stato sottoposto alla citata misura cautelare personale per i reati di incendio boschivo e combustione illecita di rifiuti, tutti commessi con dolo.
L'esito della presente indagine si colloca al termine di una stagione estiva caratterizzata da 137 incendi boschivi che hanno colpito le province di Bari e BAT mandando in fumo oltre 1000 ettari di bosco, con un danno ingente al patrimonio naturalistico e ambientale, considerando anche l'inquinamento generato dallo smaltimento dei rifiuti mediante abbruciamento.