Cronaca
Prima la rapina, poi l'omicidio: arrestato a Bitonto il boss del clan Cipriano
I fatti nel 2017: la vittima, un 33enne appartenente allo stesso clan, fu uccisa in un agguato
Puglia - domenica 1 dicembre 2024
16.44
Dopo 7 anni dal fatto, i carabinieri hanno arrestato un 37enne di Bitonto per l'omicidio dell'albanese Edvin Sadiku, ritenuto appartenente al clan Cipriano di Bitonto. Sadiku, all'epoca 33enne, fu ritrovato morto in un agro di Binetto nel 2017.
L'arrestato è indagato per omicidio volontario premeditato, detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dal metodo e dall'agevolazione mafiosa. Secondo la ricostruzione del Gip, la sera del 3 febbraio 2017, intorno alle 19.00, Sadiku aveva commesso con l'indagato una rapina a mano armata ai danni di un uomo, il quale è stato prima tamponato e fatto scendere dall'auto, poi è stato colpito con il calcio di una pistola alla testa e privato della propria vettura.
Subito dopo, i rapinatori si sono allontanati con entrambe le auto raggiungendo l'agro di Binetto, dove l'indagato ha colto di sorpresa il suo complice, sparando almeno 12 colpi di arma da fuoco contro Sadiku e raggiungendolo in sei punti diversi al collo e alla testa. La decisione di uccidere Edvin Sadiku era stata assunta dal capo dell'organizzazione criminale Cipriano, il 37enne arrestato, per scongiurare il rischio che lo stesso potesse collaborare con la giustizia e rendere dichiarazioni anche sui fatti di sangue commessi dai vertici del sodalizio criminale.
Il rischio sarebbe stato di ricevere condanne a pene perpetue, se non l'estinzione del clan di appartenenza. Per questa ragione, il Gip ha ritenuto sussistente la circostanza aggravante del metodo mafioso.
L'arrestato è indagato per omicidio volontario premeditato, detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dal metodo e dall'agevolazione mafiosa. Secondo la ricostruzione del Gip, la sera del 3 febbraio 2017, intorno alle 19.00, Sadiku aveva commesso con l'indagato una rapina a mano armata ai danni di un uomo, il quale è stato prima tamponato e fatto scendere dall'auto, poi è stato colpito con il calcio di una pistola alla testa e privato della propria vettura.
Subito dopo, i rapinatori si sono allontanati con entrambe le auto raggiungendo l'agro di Binetto, dove l'indagato ha colto di sorpresa il suo complice, sparando almeno 12 colpi di arma da fuoco contro Sadiku e raggiungendolo in sei punti diversi al collo e alla testa. La decisione di uccidere Edvin Sadiku era stata assunta dal capo dell'organizzazione criminale Cipriano, il 37enne arrestato, per scongiurare il rischio che lo stesso potesse collaborare con la giustizia e rendere dichiarazioni anche sui fatti di sangue commessi dai vertici del sodalizio criminale.
Il rischio sarebbe stato di ricevere condanne a pene perpetue, se non l'estinzione del clan di appartenenza. Per questa ragione, il Gip ha ritenuto sussistente la circostanza aggravante del metodo mafioso.