Attualità
Puglia, docente firma in abito da sposa. Il dramma dei precari in uno scatto
Succede a Martina Franca, la foto è diventata virale in poco tempo e ha messo in luce i problemi dei docenti non di ruolo
Puglia - mercoledì 8 settembre 2021
11.35
Una convocazione a scuola che arriva al momento più imprevisto, e l'impossibilità di non presentarsi per la firma della presa in servizio. Succede a Martina Franca, all'IISS Maiorana, dove Carmela, docente di matematica precaria, è costretta a presentarsi a scuola in abito da sposa, nel giorno del suo matrimonio, per non rischiare di perdere l'incarico.
La legge in merito, infatti, è chiara. Se il docente viene chiamato da GPS o Gae deve presentarsi entro la data indicata nel decreto con cui viene assegnata la nomina. Mentre per i docenti convocati a tempo determinato per le supplenze brevi si parla di 24 ore di tempo per presentarsi a firmare. La possibilità di differimento della presa di servizio è possibile, secondo la normativa vigente, che però non parla di matrimonio, ma ad esempio di maternità, malattia, infortunio.
La foto di Carmela in abito da sposa ha fatto il giro del Web, ed è stata ripresa anche dalla pagina Facebook di Inchiostro di Puglia, ma molti sono stati i commenti "negativi", che hanno sottolineato come il precariato in ambito scolastico sia ancora una piaga da debellare. E, forse, in molti hanno anche commentato in modo non consono, al punto che l'istituto in cui la foto è stata scattata, dopo averla pubblicata, ha ora eliminato il post.
La legge in merito, infatti, è chiara. Se il docente viene chiamato da GPS o Gae deve presentarsi entro la data indicata nel decreto con cui viene assegnata la nomina. Mentre per i docenti convocati a tempo determinato per le supplenze brevi si parla di 24 ore di tempo per presentarsi a firmare. La possibilità di differimento della presa di servizio è possibile, secondo la normativa vigente, che però non parla di matrimonio, ma ad esempio di maternità, malattia, infortunio.
La foto di Carmela in abito da sposa ha fatto il giro del Web, ed è stata ripresa anche dalla pagina Facebook di Inchiostro di Puglia, ma molti sono stati i commenti "negativi", che hanno sottolineato come il precariato in ambito scolastico sia ancora una piaga da debellare. E, forse, in molti hanno anche commentato in modo non consono, al punto che l'istituto in cui la foto è stata scattata, dopo averla pubblicata, ha ora eliminato il post.