Politica
Scontro Regione Puglia-Governo sui medici No Vax, Emiliano contro Gemmato
Il sottosegretario alla Salute: «La legge regionale verrà impugnata». Il presidente: «Deve dimettersi, è inadeguato»
Puglia - giovedì 3 novembre 2022
17.49
La legge regionale della Puglia che impedisce l'impiego dei medici non vaccinati contro il Covid-19 nei reparti più a rischio «Verrà impugnata». Lo ha annunciato Marcello Gemmato, deputato di Fratelli d'Italia e neo sottosegretario alla Salute del governo Meloni.
«Quella legge regionale parla di obbligo di vaccini, che non c'è più. Quindi verrà impugnata evidentemente», ha detto Gemmato.
Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, risponde: «Gemmato è un politico di lungo corso e dovrebbe sapere che tra leggi nazionali e leggi regionali nelle materie concorrenti come la sanità non c'è un rapporto di gerarchia che fa prevalere le prime sulle seconde, salvo che ci sia una lesione delle attribuzioni del Parlamento. Ma queste ultime devono essere impugnate tempestivamente dal Governo, fatto questo non avvenuto nel nostro caso, essendo la legge in questione del 2021. Prendo atto che Gemmato, farmacista, si cimenta in arditi ragionamenti giuridici annunciando l'impugnazione della legge pugliese, e così facendo fa fare al Governo del quale fa parte da qualche ora una pessima figura. I termini per l'impugnativa infatti sono ampiamente scaduti. Uno cosi dovrebbe immediatamente dimettersi per la sua inadeguatezza».
«In Puglia sono solo 10 i medici del sistema sanitario regionale a non aver ricevuto la vaccinazione anti Covid. E 103 sono i non vaccinati tra operatori sanitari e infermieri. La situazione di questo personale sanitario è regolata dalla legge regionale, che consente solo agli operatori che si sono vaccinati, secondo le indicazioni del Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente, di poter accedere a determinati reparti ospedalieri. Questo a tutela dei pazienti e degli stessi operatori. La legge regionale è e rimane in vigore». La precisazione dell'assessore alla Sanità, Rocco Palese, che dichiara: «La Regione Puglia ha consolidato nel tempo un quadro normativo regionale in materia di prevenzione vaccinale grazie alla professionalità, alla sensibilità e alle competenze presenti nel quadro dirigenziale regionale e dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali impegnati in prima linea nella prevenzione delle malattie infettive e nella protezione e sicurezza degli operatori».
«Quella legge regionale parla di obbligo di vaccini, che non c'è più. Quindi verrà impugnata evidentemente», ha detto Gemmato.
Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, risponde: «Gemmato è un politico di lungo corso e dovrebbe sapere che tra leggi nazionali e leggi regionali nelle materie concorrenti come la sanità non c'è un rapporto di gerarchia che fa prevalere le prime sulle seconde, salvo che ci sia una lesione delle attribuzioni del Parlamento. Ma queste ultime devono essere impugnate tempestivamente dal Governo, fatto questo non avvenuto nel nostro caso, essendo la legge in questione del 2021. Prendo atto che Gemmato, farmacista, si cimenta in arditi ragionamenti giuridici annunciando l'impugnazione della legge pugliese, e così facendo fa fare al Governo del quale fa parte da qualche ora una pessima figura. I termini per l'impugnativa infatti sono ampiamente scaduti. Uno cosi dovrebbe immediatamente dimettersi per la sua inadeguatezza».
«In Puglia sono solo 10 i medici del sistema sanitario regionale a non aver ricevuto la vaccinazione anti Covid. E 103 sono i non vaccinati tra operatori sanitari e infermieri. La situazione di questo personale sanitario è regolata dalla legge regionale, che consente solo agli operatori che si sono vaccinati, secondo le indicazioni del Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente, di poter accedere a determinati reparti ospedalieri. Questo a tutela dei pazienti e degli stessi operatori. La legge regionale è e rimane in vigore». La precisazione dell'assessore alla Sanità, Rocco Palese, che dichiara: «La Regione Puglia ha consolidato nel tempo un quadro normativo regionale in materia di prevenzione vaccinale grazie alla professionalità, alla sensibilità e alle competenze presenti nel quadro dirigenziale regionale e dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali impegnati in prima linea nella prevenzione delle malattie infettive e nella protezione e sicurezza degli operatori».