Scuola, troppi contagi per Covid in provincia di Foggia: 4 sindaci scelgono la DaD

Domani si tornerà a scuola in gran parte d'Italia e in quasi tutta la Puglia: non sono state emanate ordinanze regionali per cambiare le modalità di gestione dei casi Covid, dunque ci si attiene alle ultime regole del Governo in merito al conteggio dei positivi nelle classi, cercando di dare priorità alle lezioni in presenza. Non sarà ovunque così, però, in quanto la situazione di estrema diffusione del virus ha portato alla scelta di alcuni sindaci della provincia di Foggia di imporre momentaneamente la DaD: in particolare, il provvedimento è stato assunto dai primi cittadini di Zapponeta, Stornara, Rodi Garganico e Orsara.

Così ha parlato Vincenzo Riontino, sindaco di Zapponetta: "Purtroppo, i casi di positività al Covid tendono giornalmente ad aumentare ed anche in maniera molto rapida. L'ultimo bollettino della Prefettura di Foggia si riferisce alla giornata di giovedì e ci segnala 92 casi, ma da informazioni ufficiose abbiamo superato di gran lunga i 100, un dato superiore alla media nazionale. Nella mia decisione, ho cercato di coniugare il più possibile la tutela della salute con il diritto allo studio. Per questo, ho appena firmato un'ordinanza che sospende le attività didattiche in presenza da lunedì 10 gennaio fino a mercoledì 12 gennaio 2022 incluso".

Si andrà regolarmente a scuola invece in altri comuni che comunque stanno facendo registrare molti contagi, come San Marco in Lamis e San Nicandro Garganico. Michele Merla, sindaco di San Marco, si è così espresso: "Nella nostra città si registrano attualmente 134 casi di persone positive al Covid-19 e 27 in quarantena ed isolamento fiduciario, come da aggiornamento della Prefettura di Foggia. Il numero dei contagi è ancora in crescita nella nostra città e l'incremento si è concentrato nei giorni delle ultime festività natalizie. Quanto alla riapertura delle scuole, preciso che, allo stato attuale, non vi sono le condizioni per disporre la didattica a distanza, come confermato dall'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Sebastiano Leo e dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano".