Cronaca
Shock nel Brindisino: arrestato 20enne che avrebbe abusato di una bimba sua parente
Le molestie sessuali risalirebbero al 2018
Puglia - giovedì 2 marzo 2023
20.31
Avrebbe abusato per quattro anni di una bambina sua parente, a partire dal 2018 quando la piccola ne aveva appena 5 e lui 15: un ragazzo ora 20enne è stato arrestato oggi dai Carabinieri in provincia di Brindisi sulla base di un'ordinanza disposta dal gip del Tribunale dei Minori di Lecce.
Il 20enne è accusato di violenza sessuale con "abuso di relazioni domestiche, essendo l'uomo parente della minore, e con abuso del rapporto di coabitazione". Le indagini dei Carabinieri sono state attivate dopo la denuncia presentata dalla madre della bambina. La piccola avrebbe rivelato ad un'altra parente gli abusi subiti, confermando il racconto anche in sede di incidente probatorio.
Le dichiarazioni della bambina avrebbero permesso di accertare alle forze dell'ordine quanto, si legge nella nota della Procura, "era stata costretta a fare e a subire con la minaccia di non raccontare nulla a nessuno, cui aveva fatto seguito il sentimento di paura e di vergogna per quanto accadeva e che di fatto avevano consentito all'uomo di reiterare, indisturbatamente", le violenze "ai danni della congiunta nella certezza che non avrebbe mai parlato".
Il 20enne è accusato di violenza sessuale con "abuso di relazioni domestiche, essendo l'uomo parente della minore, e con abuso del rapporto di coabitazione". Le indagini dei Carabinieri sono state attivate dopo la denuncia presentata dalla madre della bambina. La piccola avrebbe rivelato ad un'altra parente gli abusi subiti, confermando il racconto anche in sede di incidente probatorio.
Le dichiarazioni della bambina avrebbero permesso di accertare alle forze dell'ordine quanto, si legge nella nota della Procura, "era stata costretta a fare e a subire con la minaccia di non raccontare nulla a nessuno, cui aveva fatto seguito il sentimento di paura e di vergogna per quanto accadeva e che di fatto avevano consentito all'uomo di reiterare, indisturbatamente", le violenze "ai danni della congiunta nella certezza che non avrebbe mai parlato".