Cronaca
Si erano perse le sue tracce: trovato morto il regista Carlo Formigoni
Il corpo è stato ritrovato in località Savelletri, a Fasano
Puglia - giovedì 8 febbraio 2024
Il corpo senza vita del regista Carlo Formigoni, di cui si erano perse le tracce da ieri, è stato trovato sugli scogli a Savelletri di Fasano, in provincia di Brindisi, dai vigili del fuoco.
Il corpo era a qualche chilometro di distanza dal luogo dove ieri erano stati trovati alcuni suoi effetti personali. Le ricerche erano cominciate nel pomeriggio e sono state condotte dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco, da personale della capitaneria di porto e dai carabinieri della compagnia di Fasano.
Questi ultimi, assieme al medico legale, stanno accertando le cause del decesso. Messaggio di cordoglio da parte del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi:
"Con la scomparsa di Carlo Formigoni, perdiamo un gigante del Teatro, la cui opera lascia un segno profondo nel tessuto culturale italiano e non solo, ispirato all'idea di un teatro che esce dal teatro e gira per le strade, che si veste di gioco e di improvvisazione. Mentre ci uniamo nel cordoglio, il suo ricordo e il suo lascito artistico continuano a brillare e illuminare. Ricordiamo il suo ultimo viaggio, una corsa verso l'orizzonte del mare come verso un sipario destinato a non chiudersi mai. Alle sue spalle i fogli agitati dal vento e un segnalibro fermo su una poesia di Mario Luzi. Addio Maestro e grazie per averci insegnato che il Teatro è, prima di tutto, un atto d'amore".
Il corpo era a qualche chilometro di distanza dal luogo dove ieri erano stati trovati alcuni suoi effetti personali. Le ricerche erano cominciate nel pomeriggio e sono state condotte dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco, da personale della capitaneria di porto e dai carabinieri della compagnia di Fasano.
Questi ultimi, assieme al medico legale, stanno accertando le cause del decesso. Messaggio di cordoglio da parte del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi:
"Con la scomparsa di Carlo Formigoni, perdiamo un gigante del Teatro, la cui opera lascia un segno profondo nel tessuto culturale italiano e non solo, ispirato all'idea di un teatro che esce dal teatro e gira per le strade, che si veste di gioco e di improvvisazione. Mentre ci uniamo nel cordoglio, il suo ricordo e il suo lascito artistico continuano a brillare e illuminare. Ricordiamo il suo ultimo viaggio, una corsa verso l'orizzonte del mare come verso un sipario destinato a non chiudersi mai. Alle sue spalle i fogli agitati dal vento e un segnalibro fermo su una poesia di Mario Luzi. Addio Maestro e grazie per averci insegnato che il Teatro è, prima di tutto, un atto d'amore".